Si è svolta a Roma al Mercato Centrale la presentazione di Faber Nostrum, l’album tributo a Fabrizio De André al quale hanno preso parte numerosi artisti della nuova scena cantautorale italiana (Qui il nostro articolo sul progetto).
L’incontro è stato presentato e moderato da John Vignola, nota voce di Rai Radio1 che ha esordito dicendo:
“Faber Nostrum indica appartenenza. Si tratta di un viaggio dentro la ricchezza delle canzoni di Fabrizio De André. Una vera e propria relazione d’amore con le canzoni di Faber.”
Ha preso, poi, la parola Stefano Patara di Sony Music.
“Vorrei ringraziare gli artisti che hanno preso parte al disco.
All’inizio abbiamo avuto qualche risposta negativa da parte di artisti che non se la sentivano di confrontarsi con un maestro come Faber, ma poi abbiamo visto il grande entusiasmo che c’è da parte di tutti questi ragazzi. Noi saremmo anche pronti a creare un volume 2.
Ciò che mi colpisce è l’attenzione che i giovani hanno nei confronti di Fabrizio De André. La sua musica ha numeri importanti anche nello streaming. E’ ascoltato tra i giovani, che lo amano al di là di questo progetto.”
Parola, poi, a Massimo Bonelli di iCompany, che ha coordinato l’operazione insieme alla Fondazione Fabrizio De André Onlus.
“È stato un onore far parte di questo progetto di rilettura di Fabrizio De André. Spesso si dice che non ci sono contenuti nella musica italiana attuale, ma non è vero. È bello aver creato un fil rouge con un artista che è stato un punto si riferimento per molti.
Abbiamo scelto artisti rappresentativi di qualcosa. È un inizio importante. La musica italiana è cambiata, ma nei brani di Fabrizio ci sono i temi che oggi i ragazzi trattano.
Faber Nostrum è un progetto in cui si intercetta la musica anche con l’immagine, grazie alle rappresentazioni che si possono trovare in una pagina web creata appositamente da Sony.”
Parola, poi, agli Ex-Otago, che da genovesi hanno trovato nel loro lavoro una valenza ancor più importante.
“È difficile affrontare i propri padri, soprattutto quando, come in questo caso, hanno le spalle così larghe. Crediamo fortemente in Fabrizio De André e nella sua musica. Ma Fabrizio non va concervato come una reliquia. È giusto affrontarlo, anche perchè si può ancora fare buona musica. E siamo qui per dimostrarlo.”
VIDEOINTERVISTA A DORI GHEZZI
Dori Ghezzi, vedova di Fabrizio De André, ha parlato a cuore aperto del marito spiegandole alcune sfumature che ci regalano una testimonianza più vicina all’uomo che all’artista che tutti conosciamo.
“Fabrizio aveva fiducia nel futuro. Augurava a noi quel mondo in cui non è riuscito a vivere. Un futuro migliore. Faber Nostrum permette ai giovani di camminare verso Fabrizio. È stato bello scoprire queste nuove realtà musicali.
Loro hanno fatto preso una canzone di Fabrizio e se ne sono appropriati, se la sono portata nel mondo musicale più congeniale. Sono stati tutti coraggiosi e hanno capito l’intento. Un disco nato dall’amore per la musica.
Fabrizio ha cantato molti dei temi che sono ancora oggi attualissimi. Vorrei, però, che un giorno fossero anacronistici.
La canzone d’autore è servita a dar voce alla poesia contemporanea.”
In occasione del ventennale della scomparsa di Fabrizio De André, la Fondazione sta lavorando a un concerto che presumibilmente si terrà a settembre a Genova e vedrà coinvolti alcuni degli artisti che hanno preso parte a Faber Nostrum.
FABER NOSTRUM – TRACKLIST
Al termine dell’incontro, alcuni artisti presenti hanno suonato e presentato per la prima volta dal vivo la loro personale rivisitazione di un pezzo di Faber.
1. Gazzelle – Sally
2. Ex-Otago – Amore che vieni, amore che vai
3. Willie Peyote – Il bombarolo
4. Canova – Il suonatore Jones
5. CIMINI feat. Lo stato sociale – Canzone per l’estate
6. Ministri – Inverno
7. Colapesce – Canzone dell’amore perduto
8. The Leading Guy – Se ti tagliassero a pezzetti
9. Motta – Verranno a chiederti del nostro amore
10. La Municipàl – La canzone di Marinella
11. Fadi – Rimini
12. The Zen Circus – Hotel Supramonte
13. Pinguini Tattici Nucleari – Fiume Sand Creek
14. Artù – Cantico dei drogati
15. Vasco Brondi – Smisurata preghiera