In occasione del Giffoni Film Festival All Music Italia è presente alla manifestazione grazie ai giovani speaker di Teen Social Radio. Angelo Cattivelli, 13 anni, ha intervistato Francesco Gabbani attualmente è impegnato nel tour estivo che lo porterà a girare l’Italia, ma non poteva che rispondere positivamente all’invito del Festival di Giffoni quale primo ospite del Giffoni Music Concept.
Dal 21 al 30 luglio torna il Festival di Giffoni, il grande festival cinematografico per bambini e ragazzi. Torna anche il Giffoni Music Concept con grandi ospiti del panorama musicale italiano
All Music Italia sarà presente grazie alla collaborazione con i ragazzi di Teen Social Radio.
Saranno infatti Angelo, Matteo, Montra, Melissa e Sophia, ragazzi di età compresa tra i 13 e i 16 a intervistare molti degli ospiti presenti, raccontandoci le loro giornate alla cittadella.
Ma lasciamo la parola ad Angelo…
Giffoni Film Festival: Angelo Cattivelli intervista Francesco Gabbani
Intervistarlo per me è stata una grande emozione. Ho conosciuto il cantautore italiano grazie ad Amen, canzone che lo ha portato sul podio del Festival di Sanremo 2016 nella sezione Nuove Proposte, e da li ho iniziato ad apprezzare la sua musica e soprattutto i suoi testi. Le sue hit accompagnano la mia adolescenza e molte di loro le lego a momenti che ricorderò per sempre.
“Ti rivedremo in veste di conduttore televisivo?” è la domanda a cui tengo di più, perché devo ammettere che non se la cava per niente male…
Non lo so, quello che ti posso dire è che mi piacerebbe, perché l’esperienza che ho fatto con ‘Ci vuole un Fiore’ è stata molto divertente, è stata entusiasmante, soprattutto perché aveva un tema importante che si prova a trattare quello dell’ecosostenibilità, della transazione ecologico, un tema che io ho molto a cuore.
Mi sono divertito, l’ho presa con un grande entusiasmo e quindi come tutte le esperienze belle che uno fa nella vita, ovviamente la ripeterei. Attualmente non ti so dire quando, come e perché. Però magari si!
Abbiamo parlato di felicità, tema molto caro all’artista. Volevamo solo essere felici è infatti il titolo del suo ultimo album….
Il titolo dell’album è una frase che non ha la presunzione di definire il concetto di felicità. Felicità è qualcosa di talmente soggettivo e relativo che riuscire a definirla in modo universale è qualcosa di ambizioso, di utopico. Dietro questa frase c’è la convinzione che tutto ciò che noi facciamo nella vita ha come movente la ricerca della felicità come “nirvana dei sensi” […] attualmente non so cos’è ma so in cosa la cerco: nelle piccole cose.
Francesco Gabbani ci parla parla anche della sua gavetta, di quanto sia importante impegnarsi e di come “la soddisfazione si raggiunge con la gavetta perché il talento senza “manutenzione” non sboccia.” .
La risposta sui genitori, se hanno ostacolato o meno i suoi sogni, mi ha colpito particolarmente, anche perché è un tema molto presente tra noi giovani…
C’è stato ostruzionismo, e mi dispiace un po’ dirlo perché ho passato una fase rancorosa in gioventù, ma mia madre ha fatto tanto ostruzionismo dichiarato. Già quando ero alle superiori e in quella fase mia madre mi ha fatto ostruzionismo perché aveva delle preoccupazioni, che oggi capisco.
All’epoca le prendevo come un rifiuto, come una non collaborazione e oggi però ho capito il suo punto di vista. Nonostante avessi questo ostruzionismo da parte di mia madre, ha vinto la passione lo dimostra che oggi sono qui con voi.
Poi Gabbani ha incontrato noi giurati nella sala Truffaut, inutile dirvi che è stato letteralmente tempestato di domande a cui il cantante ha risposto con il suo solito entusiasmo, un’ora passata in un secondo. Tantissimi applausi e l’appuntamento al concerto serale.
Ed è proprio da li che vorrei chiudere la mia intervista, con una frase detta dall’artista durante il concerto serale, aperto proprio con Amen. “Tutti speriamo nel miracolo, quando vogliamo fortemente qualche cosa, lo invochiamo più e più volte. Ma il vero miracolo siamo noi.’’
Foto di Fabio Altobello