Intervista video a Gianluca Grignani a cura di Fabio Fiume.
Dicevano che era rock quando non si sentiva rock. Lo volevano rassicurante e belloccio per un pubblico adolescenziale, quando lui non amava accettare ruoli precostituiti. Lo volevano a Sanremo quando per lui la promozione è esigenza del momento e non programmazione.
Insomma gestire Gianluca Grignani non è mai stato facile e questo lo ammette pure lui ed in maniera molto candida.
L’arte è qualcosa che vive di pulsioni non di marketing. Certo serve anche quello ma in genere è lui che dovrebbe andar dietro all’arte e non viceversa.
In questa lunga videointervista, arrivata a presentare la tappa milanese ( forse unicum ) del venticinquennale dell’album iconico La Fabbrica Di Plastica, Gianluca Grignani si racconta a me e a tutti voi senza nessuna impostazione, senza nessuno scudo. E’ sincero nel raccontare il turbine musicale che in questo periodo lo avvolge e che lo ha portato a comporre oltre 80 canzoni con cui è pronto a tornare. Nella sua casa che è praticamente anche meta di passaggio per i tanti amici musicisti con cui suonare, cercare, mettere a frutto le idee.
Nel mezzo ovviamente il racconto della sua quasi trentennale carriera, degli ostacoli, delle troppe dicerie sul suo conto, di incontri utili ma non indispensabili, a suo dire, per la sua storia musicale che parte dall’incontro con una chitarra, che suonava da mancino, poi messa via e poi ripresa in maniera folgorante due anni dopo.
Ed ancora Sanremo, le collaborazioni, l’amicizia sincera con Lucio Dalla che gli ha lasciato in essere quella con Ron, e ancora la Pausini che con la sua Destinazione Paradiso …
Insomma Gianluca racconta e si racconta e aspetta! Aspetta di pubblicare il suo nuovo disco ed invita ad un concerto che annuncia sarà bellissimo ad Ottobre nella sua Milano.
Intervista video a Gianluca Grignani