Per l’ultimo giorno il Giffoni Film Festival, che quest’anno per mancanza di fondi non ha potuto trasformare Piazza Lumiere nella sede del Music Contest con la conseguente mancanza sul carpet dei cantanti più amati dagli adolescenti, ci regala un ospite musicale d’eccezzione: Michele Bravi.
Nessun concerto, Michele Bravi è ospite della sezione IMPACT dove il pubblico ha l’occasione unica di assistere alla registrazione di una puntata di De Core Podcast con ospite appunto, Michele Bravi.
“De Core” perché l’ospite intervistato si racconta attraverso le cose che preferisce: cinema, viaggi, sport, cibo e tanto altro.
Michele Bravi, è l’ospite della puntata, e porta avanti una narrazione di sé senza filtri.
Parla al pubblico del suo posto de core Città di Castello: «Ci torno quando posso, mi piace tantissimo. Sento che il mio corpo cambia quando sto lì, sento delle vibrazioni che conosco».
Quanto al distacco tra la vita provinciale e l’inaspettata fama arrivata alla giovane età di diciotto anni, il cantante racconta:
«Mi sono disorientato chiaramente, non tanto per il successo, ma per il meccanismo che c’è attorno alla professione. Il mercato musicale è uno degli ambienti più cinici che esistano. Grazie alla provincia ho capito come gestire il successo. Mi ha disorientato il salto iniziale, ora che ho più stabilità capisco che il terreno dove cadere sempre è quello da cui sono partito».
«Qual è il tuo pensiero felice?». «Il respiro del mio cane che sbuffa mentre dorme», replica il cantante.
Angelo Cattivelli, giovane speaker di Teen Social Radio lo ha incontrato in sala stampa e lo ha intervistato per noi. Michele ha confermato che sta scrivendo, che da piccolo il suo sogno nel cassetto era diventare un cantante e ora che lo ha realizzato ha un altro sogno segreto…
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