A Giffoni Film Festival è arrivato anche Junior Cally che sul palcoscenico di Piazza Lumière, è salito con la maschera che lo ha reso famoso. Poi l’ha tolta e ha continuato il concerto a volto scoperto.
Grande appassionato di calcio, ma la musica è sempre una componente fondamentale della sua vita.
Ha da poco pubblicato il singolo ‘Miracolo’ e non nasconde di essere tornato in studio per produrre nuove canzoni: “Ho ritrovato la felicità nello stare in studio a lavorare. Non voglio più vedere questo lavoro come un’ossessione”.
“Ho sempre avuto due sogni, fare il calciatore o il cantante. Quando non ho potuto continuare a giocare a calcio, ho iniziato a modificare canzoni già esistenti, come ‘Non me lo so spiegare’ di Tiziano Ferro, di cui sono un grandissimo fan. Poi scrissi la mia prima canzone, era bruttissima ma era qualcosa di mio. La musica per me è sempre stata libertà di espressione”
Nella sua musica Junior Cally, con il più recente album ‘Deviazioni’, ha raccontato il periodo difficile che ha vissuto dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2020:
“Quando seppi di essere in gara mi trovavo su una sedia a rotelle dopo un incidente stradale. Quello fu un bel momento, anche se quel Sanremo in sé non è un bel ricordo”. La cura verso sé stessi e la propria mente, resta prioritaria: “Se avete bisogno di aiuto parlatene apertamente, con un amico o un familiare, è uguale. L’importante è sempre chiedere aiuto”. Per sottolineare il concetto, l’artista si rifà ad uno dei tatuaggi a cui è più legato ‘Necessità non è debolezza’. Alzare la voce, per uscire dal buio.
Angelo, giovane speaker di Teen Social Radio lo ha intervistato per AMI
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