8 Luglio 2018
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8 Luglio 2018

Videointervista a Giuseppe Anastasi, vincitore della Targa Tenco come Migliore Opera Prima

Videointervista a Giuseppe Anastasi, che con l'album "Canzoni ravvicinate del vecchio tipo" ha vinto la Targa Tenco come miglior opera prima

Giuseppe Anastasi
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Giuseppe Anastasi ha vinto la Targa Tenco per la Miglior Opera Prima con l’album Canzoni ravvicinate del vecchio tipo (Qui l’articolo con tutti gli altri vincitori).

L’artista nato a Palermo ha sbaragliato l’agguerrita concorrenza proponendo un disco sincero e davvero ben scritto e interpretato. Ennesima e piacevole dimostrazione del fatto che i grandi autori della musica italiana possono avere una certa credibilità anche come cantautori.

Due vittorie, un secondo e un quarto posto in sei Festival di Sanremo è un risultato che avevano messo bene in risalto le qualità dell’artista docente al CET di Mogol. Ma in molti avevano storto il naso dopo l’annuncio di un disco da cantautore, e invece…

Ad ottobre Giuseppe Anastasi salirà sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per ritirare l’ambito premio e per esibirsi con alcuni brani dell’album e del suo repertorio,

VIDEOINTERVISTA A GIUSEPPE ANASTASI

Nell’attesa vi proponiamo un’intervista inedita a Giuseppe Anastasi realizzata qualche settimana fa, prima della proclamazione dei vincitori.

I RINGRAZIAMENTI

La vita è la più grande fonte di ispirazione che possa esserci! Per scrivere bisogna vivere“. Forse questo è il più grande e sincero insegnamento che Giuseppe Anastasi ha regalato a coloro che lo seguono. Ma, per confermare l’umiltà che un ‘artigiano delle sette note’ come lui conosce bene, ha voluto postare un messaggio sui social per dare importanza a tutti coloro che lo hanno supportato in questi anni di musica.

Bene,
E’ giusto, doveroso ed estremamente piacevole ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”.
Prima di tutto i miei produttori, che sono mia moglie Carla e mio figlio Vittorio, col loro amore mi danno la forza di un supereroe. Grazie a tutta la mia famiglia che ha sempre creduto in me, grazie al mio caro maestro Mogol che è stato, ormai 19 anni fa, il primo non consanguineo a credere in me.

Foto di Mirta Lipsi

 

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