Il giovane cantautore Maninni ha lanciato il nuovo singolo Caffè (Ghandi Dischi / Sony Music Italy) che segue a Vaniglia, Bari NY e Irene.
Maninni presenta così il brano:
“Caffè” è un up tempo spensierato, ma riflessivo allo stesso tempo. Sono stati due anni molto difficili, in cui abbiamo riscoperto il piacere di ritrovare la bellezza nelle piccole cose, come rivivere delle abitudini, incontrare degli amici, divertirsi insieme: ad esempio la citazione dello scivolo di plastica, rende l’idea di un pensiero giocoso, vivo, che ha il sapore di libertà.
Bere un caffè in compagnia, trasmettere un senso di condivisione, amore e allegria. Soprattutto in estate quando è tutto meravigliosamente magico”
Abbiamo raggiunto l’artista per un’intervista in cui, oltre a presentare il brano, ci ha raccontato i progetti futuri.
Intervista a Maninni
Ciao Maninni, da pochi giorni è uscito il tuo nuovo singolo Caffè, ce lo vuoi presentare?
Caffè è un up tempo, un brano diverso dalle mie precedenti uscite, che vuole farsi ascoltare con spensieratezza, senza troppe pretese. È una canzone che ho scritto con Luca Giura (Molla), e prodotta da me con Andrea Fusini.
Caffè segue a Vaniglia, Bari NY e Irene, c’è qualcosa che lega i tuoi brani?
Sicuramente la cosa che lega i miei brani è il sound, cerco sempre di portare un sound che possa legarsi alle precedenti uscite, testualmente parlando cerco sempre di essere coerente con l’età che ho e con quello che vivo.
Il brano è un up tempo spensierato con riferimenti alla gioia di divertirsi e incontrare amici in libertà. è una reazione agli ultimi anni “difficili”?
La prima versione è stata scritta qualche settimana prima del primo lockdown, poi durante la pandemia ho deciso di produrla in “smart working” con Andrea, idea folle perché solitamente preferisco essere in studio fisicamente, abbiamo passato tre giorni in videochiamata, ho sistemato la mia camera da letto in uno studio di registrazione per registrare le voci, tutto questo pur di rompere la monotonia di quelle giornate, per “evadere”.
La domanda che mi ponevo spesso quei giorni era “fuori come va?”, quindi si, è una reazione agli ultimi anni, che ci hanno insegnato che a volte le cose semplici, come bere un caffè in compagnia, sono le cose che rendono le giornate uniche.
Bere un caffè è un’abitudine quotidiana che molti di noi vivono velocemente, in solitario o in condivisione. Un momento della giornata in cui raccontarsi e confrontarsi; con chi ti piacerebbe prendere un caffè?
Mi piacerebbe prendere un caffè con Cesare Cremonini, uno dei miei punti di riferimento soprattutto nella scrittura. Avrei tante cose da chiedergli, ad esempio cosa aveva in testa quando ha scritto Marmellata 25.
In Caffè passi dal cantare “ti ricordi era bello volare leggeri, sentirsi bambini, giocare su uno scivolo di plastica” a “la vita è soltanto un viaggio che prenoti ora”, ricordi e coscienza che si fondono in musica?
I ricordi di quanto era bello vivere le cose semplici con leggerezza e capire che nella vita conta il presente. Spesso ci focalizziamo sul passato e futuro, circondandoci di ansie e paure, e tutto questo non ci permette di vivere il presente a pieno, ma a volte è giusto ricordarsi che la vita è un viaggio che prenoti ora.
Leggendo la tua biografia noto che tra i tuoi beniamini ci sono gli U2, Oasis, Radiohead, Pink Floyd, Vasco Rossi, Ligabue e Cesare Cremonini. Chi di loro ha influenzato maggiormente il tuo percorso artistico?
Gli u2 sono la band per eccellenza che mi ha fatto avvicinare alla musica, alla chitarra nello specifico, nasco come chitarrista. Loro mi hanno accompagnato tanto musicalmente, poi mi sono avvicinato al cantautorato italiano, principalmente Ligabue è stato colui che mi ha dato il LA per la scrittura, ma ovviamente tutti loro giocano un ruolo importante nelle mie influenze musicali.
Con chi ti piacerebbe collaborare in futuro e perchè?
Questa è una domanda sempre complicata, perché mi piacerebbe collaborare con tanti artisti, la musica è condivisione, si possono imparare tante cose da tutti gli artisti. Per non citare gli artisti che abbiamo citato prima, mi piacerebbe collaborare con Franco126 , della nuova scena è quello che mi piace dì più. Mi piacerebbe però anche collaborare con Fabri Fibra, due mondi diversi che si incontrano.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Un album che raccolga i tuoi singoli e nuovi brani?
Stiamo lavorando ai nuovi brani, l’intenzione dì fare un disco c’è, ma cerco sempre dì fare le cose con calma, perché un album per me è molto importante, e le canzoni devono esserlo altrettanto, altrimenti sarebbe solo racchiudere canzoni già uscite.
Porterai avanti anche la tua carriera di produttore? C’è qualche giovane artista emergente che trovi interessante a cui vorresti produrre un brano?
Assolutamente si, è la mia seconda passione. D’altronde nasco principalmente come musicista, poi come cantautore. Ci sono un paio dì artisti emergenti che mi piacerebbe produrre come Dile, Napoleone, Assurditè o chiamamifaro.
Ti ringraziamo per la disponibilità
Grazie a voi!!