In occasione del lancio di Immagini, nuovo singolo di Nesli disponibile nei digital stores e sulle piattaforme streaming a partire da oggi, abbiamo raggiunto telefonicamente il cantautore per farci raccontare la genesi di questa canzone, un brano che parla di bullismo, argomento a cui il nostro sito nell’ultimo periodo sta prestando particolare attenzione con il lancio dell’Hashtag #IoNonStoInSilenzio.
Ma Immagini è un brano molto più sfaccettato nel testo (ve lo abbiamo presentato in anteprima ieri qui) con un occhio rivolto verso tutti gli emarginati.
Nella chiacchierata con Simone Zani Nesli ci ha parlato dell’urgenza di far uscire questa canzone, ma anche delle nuove modalità di fruizione della musica e del nuovo disco.
Buona lettura.
Ciao Nesli e innanzitutto bentornato! Com’è nato il testo di Immagini?
Il testo è nato ad agosto, un mese dell’anno in cui scrivo tanto. In realtà è stato concepito in una maniera abbastanza naturale perchè sentita. Io ho sempre parlato di certe tematiche. Già in La Fine non trattavo temi consueti. Io mi sento un po’ emo, nel senso che sono emotivo e mi sento vicino a quel mondo.
Il brano è nato dall’esigenza di scrivere qualcosa di sentito e vero, un pezzo che mi sapesse emozionare. A meno che tu non sia un emergente, quando fai questo lavoro da tanto, rischi di diventare un po’ insensibile, nel senso che sei un po’ più distante dalla realtà. Questa canzone è pensata ed ero sicuro che mi avrebbe emozionato.
La mia esigenza era quella di scrivere una canzone che parlasse di persone che sono un po’ ai margini, infatti il brano parla di bullismo e anche di tutto quello che ci sta attorno. Parla di chi becchi al semaforo e ti chiede 2 euro. A volte capita che ne incontri tanti anche fasulli, ma succede che ce n’è uno in particolare che non sai per quale motivo ti colpisce. Magari perché ti ricorda un amico, un parente, un conoscente. Il brano arriva proprio da lì.
Io quando ero ragazzino subivo tantissimo l’angoscia quando vedevo la gente per strada. Ho sempre trovato assurdo che in un paese civile sia permesso che qualcuno non abbia un posto dove stare. Ormai siamo abituati anche a questo. Troppo spesso non facciamo nemmeno più caso alle persone che vivono queste situazioni. Un essere umano non può essere costretto all’emarginazione.
Sai, nella vita c’è chi va a farsi fare le carte per vedere com’è il futuro. In realtà è il mondo degli emarginati che mi fa le carte e mi fa vedere la realtà in prospettiva e mi fa sentire maledettamente in colpa. Poi mi fa dare un valore a ciò che io ho. La canzone parla di questo. Racconta di chi subisce e di quel senso di tristezza di chi appartiene a quel mondo di chi è un po’ dimenticato e senza voce.
Io nel brano ho trovato un testo crudo, ma allo stesso tempo poetico. Uno sguardo al passato, ma una consapevolezza positiva verso il futuro. Sei d’accordo?
Sì, la mia consapevolezza positiva è prenderne coscienza. Il motivo per cui ho scritto Immagini è far provare una sensazione di vuoto e di tristezza che fa reagire. Sai io ho scritto tanti pezzi, e questo pensiero l’ho condiviso in un post qualche giorno fa, ed è sempre difficile stupire. Questa volta ho solo pensato di voler e dover fare una bella canzone, perché un brano più è bello e più è ascoltato e ciò fa sì che la gente capisca quello che sto dicendo.
Questa volta mi sta particolarmente a cuore. Si tratta di un brano personale raccontato da fuori e non da dentro. Un racconto nel quale mi pongo come osservatore. Quindi di positivo c’è la speranza che il messaggio giri il più possibile, anche con me. Possiamo far finta quanto vogliamo, ma è assurdo che esistano dei figli di nessuno. La canzone nasce dalla volontà di parlarne.
La musica ha un ruolo importante, quindi gli artisti dovrebbero esporsi su determinate tematiche, ma ormai ciò è sempre meno frequente. Per esempio sul bullismo gli artisti che si sono schierati concretamente si contano sulla punta delle dita. Perchè secondo te?
In effetti la musica di oggi non si espone perché a parti rari casi è ipocrita. La musica contemporanea parla solo di quello che fa tendenza, fa moda attraverso una soglia d’attenzione del pubblico molto bassa che passa dalle storie di Instagram che durano 30 secondi. I contenuti sono sempre meno.
Sono cambiate anche le modalità di approcciarsi alla musica. Tutto è stato abbassato di livello ed è inflazionato. Quello che passa oggi su Youtube è talmente vario… E’ una macchina di intrattenimento che considera sullo stesso piano forme completamente eterogenee e che porta l’utente ad avere un’attenzione non più lunga di 30 secondi. La musica, essendo dovuta passare su questi canali, come anche Spotify, porta a un progressivo abbassamento della qualità dell’audio del prodotto e dell’attenzione.
Una volta Youtube e altri servizi on line erano un servizio aggiuntivo e ciò era una figata, ma da quando sono diventati il focus di tutto la situazione è precipitata. Oggi la musica deve essere consumata in fretta. Se noti le canzoni sono sempre più corte. Ora arrivano al massimo a 2’40, mentre prima non era così. Oggi non c’è più tempo per i contenuti. Non c’è più tempo neanche per produrre musica fatta bene, perché richiede un impegno anche economico notevole.
Oggi l’interlocutore ha una soglia di attenzione bassissima. Avere abbassato l’età dei giovani che ascoltano musica secondo me non è un bene. C’è una fascia d’età che deve anche imparare e fare esperienza. Essere fruitori di musica da giovanissimi prima era difficile. Un album te lo dovevi comprare e ora con il fatto che è possibile ascoltarla gratis si è persa progressivamente l’attenzione. Di conseguenza per permettere a buona parte del pubblico di capire gli argomenti trattati in un brano si è scelto di non trattarne più alcuni.
Dal punto di vista del sound si tratta di un brano dall’arrangiamento quasi minimale che si appoggia su una chitarra acustica. Un po’ tipo i cantautori vecchia maniera. Oggi qual è la strada di Nesli? Come sarà il nuovo album?
Non ti nego che questa è la strada che abbiamo trovato. Io ho un percorso molto strano e ho sempre cercato di creare un mio genere. Il vestito con cui viene presentata Immagini mette a fuoco la mia volontà attuale che non è legata a un classico pop. Un brano arrangiato come Immagini mette in risalto il testo e la mia voce e se lo hai notato significa che il messaggio può giungere a destinazione. Con questo vestito il brano può far capire in maniera più chiara quello che sto dicendo. Questo è il vestito giusto.
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