Esce il nuovo disco degli Almamegretta, Senghe, e per l’occasione abbiamo realizzato una lunga video intervista con Raiz.
“Senghe“: un termine napoletano che significa etimologicamente “fessura”, “crepa”, ma che, come sempre nel parlato, assume più connotazioni. Ad esempio in napoletano si può usare la frase “arape ‘na senga”, che sta per apri uno spiraglio di finestra per far cambiare l’aria.
E’ con questa accezione che Raiz, inconfondibile voce di quel che è un vero e proprio consorzio aperto, più che una band, gli Almamegretta , identifica il termine.
C’è tanta ricerca nel loro nuovo lavoro, tante contaminazioni, tante “senghe” aperte da cui far entrare dei suoni, dei colori, dei sapori, che arrivano da paesi, culture, mondi musicali completamente diversi. E Raiz ci racconta del concetto appunto di band, di quel che ha ritrovato tornando a lavorare con i suoi compagni con cui ormai festeggia i 30 anni di carriera, del periodo solista in cui ha sbagliato molte cose, fra cui quella di non dirsi apertamente, con gli amici di sempre, cosa non andava.
E poi quel nuovo produttore, Paolo Baldini, bassista reggae di coprovata bravura, che qui ha deciso proprio anche di suonare, di metterci la faccia, a cui affidare anche quei no da dire che i tanti anni di rapporto hanno reso succubi del perbenismo, del non voler far prendere collera nessuno.
Ascoltate allora con noi questa bellissima e libera chiacchierata.