17 Giugno 2024
Condividi su:
17 Giugno 2024

Intervista a Virginio: “La musica è un po’ più libera dall’altra parte dell’oceano”

Nel nuovo singolo, "Notte Nera", il racconto di una storia d'amore difficile e travagliata

Virginio Notte Nera
Condividi su:

Già disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le principali piattaforme di streaming e download, Notte Nera” / “Noche Negra” (Altafonte / Sony Music) è il nuovo singolo di Virginio, che torna con un brano up tempo che racconta di una storia d’amore difficile e travagliata, omaggiando l’elettro-pop degli anni ’80.

“Quando ho iniziato a scrivere questa canzone ho sentito subito che era arrivato un nuovo tassello nel mio percorso musicale e mi premeva parlare di una sensazione che ho provato io stesso quando non ho voluto accettare di essermi preso una cotta inaspettata per una persona che mi avrebbe cambiato la vita.

Ma siamo mai davvero pronti a farci cambiare la vita da qualcuno? Io mi sono buttato nella notte nera e questo ne è il racconto”.

“NOTTE NERA”, INTERVISTA A VIRGINIO

Ciao Virginio, bentrovato su All Music Italia. Come stai?

Molto bene, grazie!

Il 7 giugno è uscito il tuo nuovo singolo, “Notte Nera”. Ti ricordi le coordinate spazio-temporali di quando l’inchiostro ha iniziato a sporcare il foglio bianco?

Ero a Miami, mentre Andreew e Daniele Coro – coautori insieme a me – erano a Milano. Volevo scrivere qualcosa di forte e spesso mi capita di farlo a distanza, viaggiando spesso. Mi è venuta subito l’idea di questo racconto così particolare, perché stavolta non canto direttamente di accettazione, ma del momento che precede quel processo. Più nella specifico, racconto di una sorta di rivelazione che innesca un processo evolutivo.

Questo brano è un omaggio all’elettro-pop degli anni ’80. Cosa ti piacerebbe portare di quegli anni nella nostra quotidianità?

Vorrei portare quella malinconia bella che ti fa innamorare e ti fa stare bene e ti fa sperare nel futuro. Quando sento i racconti di quegli anni vedo sempre un sorriso sulla faccia delle persone e questo mi ha spinto a volerli esplorare anche musicalmente.

Dove affondano le tue radici musicali?

Oggi, col senno di poi, credo nel blues e nel jazz che ascoltava mio padre, come anche nelle grandi melodie cantate da Mina a Fossati, da Battisti a Pino Daniele. Io, personalmente, mi sono poi innamorato del brit-pop e ho iniziato a fondere quel tipo di scrittura con la mia voce, che ha venature più soul.

Notte Nera” racconta la voglia di essere se stessi. Avendo a disposizione un massimo di 10 parole per descrivere il te stesso di oggi, che frase comporresti?

Estremamente determinato, inguaribile sognatore con tanta voglia di divertirmi.

Raccontando un po’ questo brano, ti sei e, allo stesso tempo, ci hai posto un quesito: Siamo mai davvero pronti a farci cambiare la vita da qualcuno? Tu, oggi, credi di essere pronto?

La domanda è ovviamente retorica. Credo che nessuno sia davvero pronto a farsi cambiare la vita. Siamo un po’ tutti amanti della comfort zone, ma poi, quando arriva qualcosa che ci stravolge, forse nemmeno ce ne rendiamo conto. “Notte Nera” è un racconto col senno di poi.

Nel videoclip, invece, emerge un’altra tematica molto importante, che è quella del giudizio altrui. Volgendo per un attimo lo sguardo al passato, la paura di quello che potrebbero dire o pensare gli altri quanto e come ti ha condizionato?

Sono sempre stato una persona dal pensiero autonomo. Detto ciò, credo che il giudizio altrui condizioni tutti noi, soprattutto nell’era social. Per questo, secondo me, è fondamentale prendere consapevolezza. Questo ci aiuta a capire cosa vogliamo veramente e non quello che gli altri pensano dovremmo desiderare.

Attualmente ti dividi tra Italia, Miami e Mexico City, dove continui a farti strada nel mercato latino. Come sta la musica dall’altra parte dell’oceano? Come ti stai trovando?

Credo che la musica in questo momento sia forse un po’ più libera dall’altra parte dell’oceano o almeno questo è quello che vivo io. E sono ancora oggi incredulo per tutto l’amore che ricevo anche dal mondo latino. È emozionante vedere quanto amore poi hanno i latini per la nostra cultura. A volte, a noi questo entusiasmo manca un po’ ed è un peccato. Dovremmo lavorarci di più.

Guardando l’orizzonte, cosa intravedi? Con i prossimi singoli continuerai a percorrere la strada che hai iniziato a tracciare con “Notte Nera” o ti piacerebbe esplorare nuovi sentieri?

Certamente questo singolo è solo l’inizio di un progetto molto più ampio e multilingue. L’esperienza che sto facendo all’estero mi sta dando un’enorme consapevolezza, anche rispetto a dove voglio arrivare.

Virginio, grazie per il tuo tempo e buona musica!

Sempre!!! E grazie a voi.