13 Dicembre 2016
di Interviste, Recensioni
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13 Dicembre 2016

INTERVISTA agli AUTORI: EMANUELE DABBONO “Ringrazio Tiziano Ferro per la mia nuova vita artistica.”

Oggi per le nostre interviste agli autori intervistiamo il cantautore Emanuele Dabbono, nuova punta di diamante del team di Tiziano Ferro

emanuele dabbono
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Una vita nella musica: band, esperienza solista, talent, nuovamente esperienza solista ed adesso autore di successo.
Dopo tanto inseguire Emanuele Dabbono arriva alla grande massa come autore di una hit mica da poco. Sua infatti Incanto, la celeberrima hit di platino co-firmata con Tiziano Ferro e da costui portata alla ribalta a cavallo tra il 2014 ed il 2015.
Ed essendo Tiziano un autore che quasi mai ( ultimo disco a parte ) si è avvalso di collaborazioni nella stesura dei pezzi, la cosa non poteva che fare notizia. E quel brano è piaciuto talmente tanto che lo stesso Ferro ha deciso di collaborare ancora con Emanuele e nel suo nuovissimo album, le tracce scritte assieme sono ben tre.

Incontriamo Emanuele quindi per farci raccontare un po’ di cose, come quando gli è nata la passione per la scrittura in musica…

Da bambino come a tanti. Il mio caso forse è un po’ particolare perché mio padre lavorava in una nota tipografia e spesso portava a casa dei “libri sbagliati”, se così li posso definire; sai quei libri che escono con le pagine bianche per mezzo? Io li, in quelle pagine iniziai ad abbozzare frasi, via via sempre più lunghe finché son diventate vere e proprie poesie.

E le poesie canzoni?

Dopo, quando a dodici anni ho iniziato a strimpellare la chitarra e poi a poco a poco tutti gli altri strumenti, mantenendo sempre un approccio ludico.

Quando è arrivata la prima canzone? Te la ricordi ancora?

Certo che me la ricordo. L’anno era il 92 o giù di li e si chiamava Love dreams. Non si poteva sentire!

Ma come? Si dice che ogni scarrafone è bello a mamma soia…

Si ma forse non era nemmeno così terribile…

Nel tempo il pubblico ti ha conosciuto come emergente solista, poi come voce dei Terraferma, fino a concorrente del primo storico X Factor, poi nuovamente solista ed ora autore. Quest’ultima veste è stata un ripiego?

E’ stata in realtà non così casuale. Già prima di diventare noto con X Factor in realtà avevo vinto un concorso per giovani autori Genova Per Voi, organizzato dalla Universal Music Italia. Poi certo, ho fatto cose in proprio, mi sono esibito in piazze con pubblico numeroso, come con il primo Cornetto Music Festival, ma non ho mai abbandonato la scrittura.

Come descriveresti questo mestiere?

Come una cosa bellissima di cui sottovalutavo la bellezza; non lo dico solo perché da quando Tiziano ha scelto la mia Incanto mi è cambiata la vita, ma proprio perché ho scoperto quanto sia bello che gli altri, folle insperate, cantino una tua canzone. Oggi lo dico con vero onore che faccio l’autore di canzoni.

E’ difficile accorgersi quando una canzone scritta è buona?

A dire il vero è difficile scrivere d’amore. E’ il sentimento più cantato eppure assicuro che non è facile comporre di questo sentimento universale con un piglio proprio ed originale. Poi se una cosa che hai scritto è buona non è che te ne accorgi subito e soprattutto da solo.
Magari stai mesi e cestini decine di cose, poi di colpo in due giorni ti vengono tre canzoni che nel cassetto non puoi proprio chiuderle.

Quale è la canzone che hai scritto a cui sei più legato?

Beh Incanto è stata quella che mi ha catapultato con convinzione in questo mondo, ma se dovessi scegliere senza pensare al successo ti risponderei Certe piccole voci che ho scritto per mia figlia e per cui ho realizzato anche un video privato, fatto di tanti piccoli fotogrammi. E’ una canzone molto personale; è la canzone di un padre.

Pur essendo fortemente legata al tuo vissuto, la daresti a qualche interprete?

Si la darei; è troppo bella per restare sempre li, tra ricordi solo miei.

Hai avuto già Tiziano Ferro, che è uno dei più grandi dell’attuale pop italiano. Se però potessi scegliere per chi altro scrivere chi mi diresti?

E se Tiziano poi si arrabbia?

No che non si arrabbia! Sono sogni, mica ci si può impedire di sognare?

Vabè allora dico due donne così non si crea conflitto: Gianna Nannini ed Elisa.

Grandi nomi! Ma scriveresti anche per giovani leve?

E perché no? E’ molto stimolante.

Quale è il tuo più bel ricordo da autore?

Non vorrei risultare ripetitivo, ma indubbiamente é legato a Tiziano. Scelgo infatti il momento in cui, superospite a Sanremo, li su quello che è il palco più sognato d’Italia, lui all’annuncio di Incanto, interruppe e disse:  “di Ferro e Dabbono, Incanto. Canta Tiziano Ferro“. Può sembrare una stupidaggine ma quanti artisti dedicano spazio in un momento come quello ad un autore, al momento nemmeno troppo noto come me?

Secondo te perché molti giovani autori si perdono per cercare di emergere come artisti in proprio?

Per gli onori della copertina. Io invece consiglio vivamente di provare la bellezza di far parte di un lavoro anche se non c’è la tua faccia sulla copertina del disco. Provare che soddisfazione da sentire cantare una tua canzone. Sono convinto che molti se si dessero questa possibilità ne scorgerebbero il bello.

Domanda ovvia per un autore: quale canzone vorresti aver scritto?

Sicuramente Una lunga storia d’amore di Gino Paoli, che mi collega a quanto detto prima sulle canzoni d’amore; difficile da scrivere ma se trovi il tuo linguaggio sono eterne. E ne aggiungo anche una più recente che è Mentre dormi di Max Gazzè.

Ma non ci hai ancora detto con Tiziano come ti sei conosciuto?

Molto tempo fa, nel 1998. Facevamo assieme l’Accademia di Sanremo che non ci vide finalisti nessuno dei due. Poi anni dopo quando ho fatto X Factor ci ritrovammo perché lui aveva scritto il brano per Giusy Ferreri poi campione di vendite, Non ti scordar mai di me. In quell’occasione mi fece i complimenti per il mio brano e mi disse: “Ti tengo d’occhio“. Così è stato.

Scrivete assieme, oppure avviene tutto via posta elettronica?

Lui sta parecchio tempo a Los Angeles e quindi per ovvi motivi tante cose avvengono via email. Però quando torna in Italia ci vediamo molto, confrontandoci parecchio.

Tutto ciò che avevi scritto con lui è finito ne’ “Il Mestiere della vita”?

Assolutamente no! Io scrivo tantissimo, lui pure. Spesso poi le canzoni che uno scrive restano nei cassetti per anni, magari diventano semplici serbatoi di idee per canzoni che verranno poi. Per Il Mestiere della Vita in particolare, erano state quattro le canzoni che Tiziano mi aveva comunicato volere inserire nel disco. Poi con una successiva chiacchierata mi ha detto che forse una la eliminava per lasciare posto ad un’altra traccia più in linea con la scelta editoriale.

Intanto ha appena annunciato che il prossimo singolo sarà proprio la tua “Il Conforto”…

E’ una notizia che mi ha reso superfelice. E’ il brano cantato con Carmen ( Consoli ndr ). Assieme l’han resa davvero speciale.

Quali altri autori ti piacciono ?

Internazionali ti scelgo il Boss, Bruce Springsteen ed il giovane Damien Rice, il cui mondo è molto vicino al mio. Italiani ti scelgo invece Niccolò Fabi e Bungaro, che hanno una visione generale della vita il primo, ed una capacità di creare intimità il secondo come pochi. Come giovani colleghi invece ti scelgo Federica Abbate e poi Danilo Magro e Tony Maiello, che come me han fatto X Factor ( Tony era proprio nelle mia edizione ) e che come me hanno avuto fortuna che diversi artisti importanti si sono avvalsi della loro scrittura. Sono sicuro che continueranno ad ottenere riscontri perché scrivono proprio bene.
BRANI SCRITTI DA EMANUELE IN VESTE DI AUTORE

2014 Non aver paura mai – Michele Bravi
2015 Incanto – Tiziano Ferro
2016 Il Conforto – Tiziano Ferro e Carmen Consoli
2016 Valore assoluto – Tiziano Ferro
2016 Lento/Velove – Tiziano Ferro