Intervistare Arianna è una delle cose più semplici da fare, soprattutto poi quando l’intervista è in realtà un’amabile chiacchierata in cui la cantante, che è sempre un fiume in piena di aneddoti curiosi e voglia di fare sprigionata da tutti i pori, può raccontarsi liberamente e senza remore. L’occasione di tornare a chiacchierare con lei è l’uscita di questo singolo, che definire tale è in realtà molto limitativo; già perché Monnalisa Smile è un progetto vero e proprio del leader dei Black Eyed Peas, il producer Will.I.Am , la cui lavorazione è durata circa un anno e mezzo ed a cui la bella Arianna ha prestato la voce, scritto il testo in italiano e dato il volto, nell’esclusivissimo video, proprio alla Gioconda…
E già! Un anno e mezzo fatto di attese, telefonate. “Will”, dicevo, “ma il video è pronto, usciamo”? E lui mi dava sempre la stessa risposta e cioè che c’eravamo quasi. Quel quasi è arrivato solo adesso.
Credo però che una domanda che si facciano in tanti è come tu sia riuscita ad arrivare a queste produzioni così enormi: dopo Pitbull e Shaggy adesso Will.I.Am…
E’ accaduto ad una cena dopo la pubblicazione di Sexy People il brano che ho cantato per Pitbull. C’era anche Will e non solo. Ovviamente lui non sapeva chi io fossi e soprattutto che cantassi. Lo ha appreso in quella circostanza. Abbiamo chiacchierato un po’ e subito mi ha parlato di questo progetto.
Così su due piedi?
Si la chiacchierata è stata molto sciolta, tanto che pensavo fosse una di quelle cose di cui si parla ma poi… Invece qualche tempo dopo mi squilla il telefono ed è proprio Will che mi chiede se passassi per Los Angeles da li a breve che era tutto pronto e voleva incidere la mia parte.
Quindi, come si dice in giro, lui lo considera un progetto proprio, non un singolo e basta?
Si, me lo ha proprio presentato già così. Nascendo dall’omaggio ad un quadro italiano, il più conosciuto al mondo, non gli è sembrato vero di conoscere quasi per caso una cantante italiana. Chiaramente mi ha sentita cantare e da li la proposta è stata molto veloce e semplice, al contrario di quel che si può pensare da una produzione così enorme. Will vede questo brano come un’opera a se, rispetto alla sua discografia. Il lavoro fatto per il video è qualcosa che ha richiesto tutto questo tempo proprio perché minuzioso per riprodurre le meraviglie che ci sono nel Louvre.
Come è stato lavorare al video?
Ovviamente le riprese sono state realizzate in studio, davanti al classico telo verde su cui lavorare di computer grafica. Ero vestita e pettinata come Monnalisa ovviamente ed anche se non si vede, avevo talmente di quel trucco per cercare di rendere quanto più vicina l’immagine che durante una pausa lavoro,, raggiunti dei miei amici senza avere il tempo di cambiarmi, non mi hanno riconosciuta. Mi hanno risposta dandomi del lei!
Hai lavorato con tre grandi artisti e produttori, ma hai ancora un sogno non realizzato, uno di quelli inespressi?
Justin Timberlake! E lo dico ad alta voce: mi piace tutto di lui, non solo come artista ( e ride ndr ).
Ma Arianna, sei sposata!
Ed anche felicemente, così come sono felicemente mamma. Ma Justin… cosa gli vuoi dire? Ovviamente scherzo, e ci scherzo anche con mio marito. Certo lavorativamente mi piace tutto quel che fa e collaborare con lui sarebbe davvero un nuovo tassello enorme per la mia carriera. Per il resto però sono moglie e mamma appagata e sto bene così, non potrei chiedere di meglio. E poi, comunque, anche lui è coniugato felicemente e papà, quindi…
Torniamo per un attimo a Monnalisa Smile: colei che canta il brano nella versione in inglese è Nicole Scherzingher eppure sta facendo parlare di più la versione con te. Ti sei chiesta come mai?
Credo per due motivi: il primo è che Nicole nella versione inglese del brano fa solo dell’ humming e non canta davvero, mentre la versione con me ha proprio la parte cantata e la cosa crea fascino perché comunque è in italiano, come è giusto che sia trattandosi di un quadro italiano. Poi anche perché l’arrangiamento è diverso. La versione con Nicole è stata prodotta in chiave più dance, mentre quella con me ha un arrangiamento più vicino forse a ciò che il progetto vuole esprimere che ha nell’arte la sua chiave di bellezza. Comunque Will non ha limitato solo all’Italia l’uscita con la mia voce.
Tra l’altro il testo in italiano lo hai scritto tu. Lui si è convinto subito?
Lui si è fidato. Chiaramente abbiamo provinato più che altro un’idea ma poiché si è convinto subito, mi ha chiesto di scrivere il testo definitivo, che si è fatto tradurre e gli è piaciuto.
All’estero stai muovendo passi enormi, ma da noi dopo quel Sanremo del 1999 hai fatto decisamente più fatica. Ci pensi mai?
Eccome. Sai la storia di Nemo profeta in patria? Comunque ci penso. Vorrei davvero tornare a Sanremo solo che mi sono ripromessa di non andarci con una canzone inutile. Mi proporrò solo quando sentirò di avere il brano giusto. Poi può non esserlo per gli altri, per carità, ma io devo crederci.
Ed in tutti questi anni possibile non ne abbia trovato uno?
Ma sai, non mi pare che in giro ci sia chissà che, non ti pare? ( Ride ndr )
Non c’è un autore che ti piacerebbe scrivesse per te, possibile mai?
Certo, stavo scherzando. Sicuro mi piacerebbe scrivesse per me Tiziano Ferro e poi una cantante che secondo me è quella che ha la scrittura più internazionale di tutti e cioè Elisa. E poi mi piace moltissimo la scrittura di Ermal Meta. Proprio l’altro giorno ad Amici ho sentito il brano scritto e cantato con Elisa, Piccola Anima, bellissimo davvero.
Quale canzone di qualche collega avresti voluto averla incisa tu?
Indubbiamente due momenti della carriera di Giorgia che sono E Poi e Come Saprei, anche se potrei dirne altre sue perché mi piace molto. Poi avrei inciso volentieri A Modo Tuo di Elisa, che come vedi torna, per la firma di Ligabue. Oggi che sono madre quella canzone e quelle emozioni le capisco appieno.
Cosa c’è di Arianna ragazzina che dava la voce alla Sirenetta Disney in Arianna la cantante di oggi?
Oddio precisiamo che io ero la voce italiana “promozionale” di Ariel, quella che girava le trasmissioni per pubblicità, ma non ero la voce del film. Meglio dirlo con chiarezza, non vorrei mi piombassero addosso gli avvocati della Disney. Detto questo c’è rimasta la voglia di sognare, quella è intatta.
Oltre alla voce per la Disney, a Sanremo, alle collaborazioni enormi all’estero, hai fatto anche il musical in teatro e la tv al fianco di un grande come Corrado. Se ti chiedessi quale sia la cosa che hai fatto in carriera che ti ha emozionato di più?
Non ci devo nemmeno pensare: Sanremo! Non si tratta di emozione sola, ma proprio di paura. Credimi la felicità e la paura in quella settimana si scambiano il posto con estrema facilità, tanto ce quando finisce ti chiedi chi ti abbia preso a schiaffi e lo abbia fatto per una settimana intera!
Perché la paura addirittura?
Guarda posso descriverti proprio l’attimo come se il 1999 fosse ieri: la green room! Quando sei li dietro e c’è in genere il cantante che deve esibirsi prima di te e qualcuno di quelli che vengono dopo. Vedi gli sguardi tra di noi di tensione e di supporto e nel frattempo tutti i discografici che davanti agli schermi borbottano tra loro sull’esibizione in corso e tu, l’unica cosa che riesci a pensare è: “non ce la faccio, me ne voglio andare”! Non so spiegare il perché. Eppure di cose enormi nella mia carriera ne ho fatte, non ultima ho fatto poco tempo fa il Columbus Day in America, dove ho preso il testimone da Lady Gaga & Tony Bennet. Ma non ero tesa e spaventata così.
Prima hai detto di sentirti “Nemo profeta in patria” ed allora ti chiedo: cosa manca alla carriera di Arianna in Italia ?
Forse proprio un altro Festival di Sanremo, fatto però con la canzone giusta. Anche perché in Italia non è che sia rimasto altro, a meno che non mi chiamano a fare il giudice in un talent!