8 Maggio 2020
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8 Maggio 2020

Intervista a Dani Faiv: “Lo sport e l’arte non si fermeranno mai”

All Music Italia ha incontrato il giovane artista per parlare della sua nuova musica, di quella in arrivo molto presto e dell'attuale situazione italiana

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E’ uscito il 30 aprile il pre-album di Dani Faiv Scusate, 7 tracce che anticipano Scusate se Esistiamo che sarà disponibile dal 29 maggio (ne abbiamo parlato Qui).

I due singoli che hanno lanciato il progetto sono In Peggio e Cioilflow (feat. Salmo) che non hanno minimamente svelato il mood del disco.

INTERVISTA A DANI FAIV SCUSATE SE ESISTO

Abbiamo contattato Dani Faiv per parlare di Scusate e di Scusate Se Esistiamo. Ecco la nostra intervista.

Come hai trascorso la quarantena?

Ho scritto, cucinato parecchio, ma ho anche giocato alla Playstation.

E’ passato poco più di un anno dall’uscita di “Fruit Joint + Gusto”. Qual è l’aspetto di quel disco di cui sei più orgoglioso?

Sono contento che si sia avvertita la diversità di suono che c’è e che ho voluto portare senza omologare per forza qualcosa. La gente vociferava che avrei fatto solo roba happy, mentre poi è uscita Pollo… E’ proprio questo.

Il 29 maggio uscirà “Scusate se esistiamo”. Curiosa la scelta di proporre la preview di 7 brani “Scusate”. Come mai?

Perchè in un periodo dove parlano più i personaggi che la musica e contano di più le parole dei fatti, abbiamo deciso di fare esattamente il contrario. Quindi dare più sostanza e meno chiacchiere. Invece di fare hype in mille modi assurdi, abbiamo preferito farlo con un disco stesso. C’erano tanti featuring nelle 18 tracce e il miglior modo era dividerlo in due prendendo un po’ in giro i fans non facendogli capire tutto subito. Devo dire che è piaciuto, la gente è impazzita, quindi sono contento.

Quello che colpisce è la diversità di approccio. “Scusate” ci fa capire che “Scusate se esistiamo” sarà la tua prova di maturità…

Sono d’accordo! E’ un fatto di esperienza. Più cresci e più maturi e puoi anche scrivere cose diverse. Ci sono anche periodi e periodi. Un conto è quando riesci a fare il primo disco d’oro o il primo tour e sei felice e hai voglia di urlarlo. Un altro conto è quando capisci che c’è anche tutto un altro aspetto dietro. Avevo bisogno di sfogarmi e con questo disco l’ho fatto. La differenza, quindi, si nota in base all’età e all’esperienza che si fa.

A proposito di “Scusate” sui social hai scritto: “C’è dentro una parte di me.” Come mai? In passato i dischi e i brani erano meno autobiografici?

E’ vero… infatti avrei dovuto scrivere:
“C’è una parte di me come non c’è stata negli altri lavori.”
La mia personalità c’è stata in tutti i dischi, ma qui ne mostro un lato diverso.

Come mai hai scelto proprio “In Peggio” come singolo di lancio?

Volevo qualcosa di leggero perchè il disco e soprattutto il pre-disco hanno un tocco malinconico e dei ragionamenti un po’ più profondi. Non volevo anticipare tutto con un singolo. Ormai la gente sente un singolo e crede di aver capito tutto.
Ho deciso, per questo, di far uscire due singoli leggeri.
In Peggio è una critica sociale anche se non si coglie al primo ascolto, mentre Cioilflow è altro.

“Cioilflow” credo possa rappresentare la prima vera e propria prova di maturità. Sei d’accordo?

Sicuramente. Anche l’assurdità di vedere Cioilflow nelle tendenze su TikTok. Il pezzo dove dico “Quando vedo gente pazza per i like” ci sono i ragazzi che ballano! C’è un bel contrasto. Mi è piaciuto.

Quindi… cosa dobbiamo aspettarci dall’album?

Qualcosa di nuovo. Non porto mai una cosa troppo uguale alla precedente. Tutte le tracce saranno diverse. Posso anticiparti che ci sarà un tocco anche di gospel. Sono stato il primo a portarlo in Italia nel genere. Era un mio sogno e sono riuscito a metterlo in un disco.

Pensi che il periodo di lockdown abbia influito sul tuo modo di fare musica?

Me lo chiedono tutti! Non pensare che facciamo una vita così movimentata! Come tutti abbiamo fatto le nostre cazzate, ma ti assicuro che non è così piacevole avere sempre gli occhi addosso.
Stiamo tanto tempo a casa. C’è chi gioca tanto ai videogiochi come Madman e Nitro. C’è chi ama scrivere e fumare come me.
Ma normalmente la nostra vita è tra casa e lo studio. La vita gira sempre intorno alla musica. L’isolamento non mi porterà a cambiare il mio modo di fare musica. La mia vita non è cambiata.

Secondo te come cambieranno i live dopo questo periodo difficile?

E’ una domanda che mi stanno facendo in tanti. Io rispondo che non me ne devo preoccupare perché lo sport e l’arte non si fermeranno mai. E’ imparagonabile cercare una soluzione on line. C’è voglia di live da parte nostra e da parte dei fans. Torneremo presto.