All Music Italia torna ad intervistare Francesco Gabbani in occasione dei Seat Music Awards 2021, il grande evento musicale che anche quest’anno è tornato su Rai Uno in diretta.
Francesco Gabbani è in questi giorni in radio con il suo nuovo singolo La rete, una canzone estremamente immediata ed orecchiabile che ha immediatamente conquistato la classifica Earone. La rete è infatti uno dei singoli più passati dalle radio, segno di un particolare apprezzamento dei network radiofonici che all’ex vincitore di Sanremo hanno deciso di dare ampio spazio.
Insieme a Francesco abbiamo dunque avuto occasione di parlare di questa ultima canzone, ma non solo. Ecco come l’artista toscano ha spiegato il significato del suo ultimo singolo:
La rete è una canzone che spero possa dare un consiglio di come fare per svincolarsi a quella che è una rete mentale che di solito ci creiamo. Noi siamo capaci di crearci una sorta di trappola mentale, ci autosuggestioniamo. E oggi con la vita molto diffusa sul web è facile di cadere in trappole mentali, di senso di insoddisfazione per il fatto che cerchiamo di sdoppiare la nostra personalità. Ma i pescatori di noi stessi siamo noi, noi siamo la causa del nostro male, basta cambiare la prospettiva.
La rete, come c’era da aspettarsi, sarà il primo estratto dal prossimo progetto discografico di Gabbani, per ora senza titolo né data di uscita ufficiali.
La rete è il primo singolo di quello sarà il mio prossimo disco, al quale sto ancora lavorando. Ho qualche canzone già pronta, l’idea è quella di riuscire a pubblicarlo nel 2022. Non so ancora quale sarà il concept dell’album, io di norma me ne rendo conto a lavoro fatto. Un po’ l’approccio mi sembra che sia quello legato ad una ricerca interiore, Viceversa invece parlava del senso di collettività, di rapporto fra gli individui.
Con Francesco Gabbani ci rivedremo presto al cinema: il cantante ha infatti ricevuto un ruolo nel film La donna per me, per il quale ha anche scritto un’altra canzone.
Qui sotto potete recuperare la nostra video intervista a Francesco Gabbani.