Notte Fonda è il nuovo singolo di Giulia Mutti, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 10 marzo 2022. Il brano, rilasciato da Matilde Dischi, segna il ritorno dell’artista sulla scena musicale dopo l’album La Testa Fuori.
Notte Fonda ha un sound prorompente, che si avvicina al pop rock con venature di elettronica, ma ingloba pianoforti, chitarre e batteria vere nella produzione. La parte musicale è legata all’importanza di un testo diretto e dal forte impatto. Le strofe sono incalzanti e serrate nella metrica, lasciando poi spazio a un ritornello aperto.
Il brano delinea i tratti di una storia d’amore in cui una coppia affronta alti e bassi, facendosi forza a vicenda. I sentimenti diventano un’ancora di salvezza e trionfano, facendo superare le difficoltà che si incontrano lungo il cammino. Notte Fonda vuole lanciare un messaggio di speranza: anche nella disperazione più totale, in noi vince la voglia di rinascere. Ecco, dunque, un fazzoletto pronto ad asciugare le lacrime, un biglietto di sola andata verso un porto sicuro, una mano da tenere stretta in un quotidiano in cui le standing ovation si mischiano ai fischi.
La copertina del singolo ritrae una pupilla che si dilata al buio per riuscire a vedere meglio. L’immagine si collega al tentativo di reazione e di recupero nei momenti bui, quando tentiamo il tutto per tutto per risorgere da situazioni difficili. E’ una metafora che ci insegna lo spirito di adattamento, il sapersi misurare in territori molto al di fuori della nostra comfort zone.
Abbiamo raggiunto Giulia Mutti in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo. L’artista ci ha parlato di Notte Fonda, ma ha parlato anche di sé rivelando qualche anticipazione musicale. Per scoprire tutto ciò che ci ha raccontato, non vi resta che leggere la nostra intervista: buona lettura!
Intervista a Giulia Mutti
Ciao Giulia, bentornata su All Music Italia!
E’ appena uscito il singolo Notte Fonda, che segna il tuo ritorno sulla scena musicale. Come hai vissuto questo periodo di assenza?
Prima di tutto grazie del bentornata, è sempre un piacere chiacchierare con voi di musica. Credo di aver interiorizzato in qualche modo, involontariamente, lo stallo in cui si è trovato il mondo negli ultimi due anni, che sono esattamente quelli che mi separano dalla mia ultima uscita, l’album “La Testa Fuori”. Non sono una particolare fan delle canzoni “usa e getta”, per cui, se mi accorgo di avere un progetto o una canzone che non è così a fuoco come dovrebbe, preferisco il silenzio. In un mondo che va velocissimo questo è un lusso che non voglio perdere.
Notte Fonda racconta di una coppia che riflette sulla propria condizione, caratterizzata da alti e bassi; ma grazie ai propri sentimenti, riesce a superare le difficoltà e a guardare al domani con maggiore serenità. Vuoi presentarci meglio questo brano?
Tutti facciamo i conti con la precarietà dei nostri rapporti, le paure, i dubbi, gli scatti d’ira, lo sconforto. Normalizzare il dolore non è facile, ci sembra sempre una condizione da cui scappare, invece in questo brano piangere per sfogarsi acquista importanza, al punto da desiderare una notte intera, quasi infinita per farlo. Dal punto di vista musicale è imprevedibile come i sentimenti di cui parlo, acida ed electro nelle strofe, più classica nei ritornelli. Si apre con un canto quasi ecclesiastico e dopo 15 secondi parte una cassa in quattro. Ha mille anime.
Il messaggio della canzone è che anche nei momenti bui bisogna trovare la forza di reagire. Notte Fonda è un brano autobiografico? Nasce da qualche esperienza particolare che hai vissuto?
Sì, lo è. Come tutte le canzoni che ho scritto parte da qualcosa che conosco, situazioni bene o male affrontate. Le canzoni restano i migliori specchi di momenti vissuti. Trovare la forza di reagire non è facile ma, se ci pensiamo bene, è quello che siamo portati a fare naturalmente come esseri umani.
Un verso del brano recita “Le nostre paure ci fanno compagnia“: quali sono le paure di Giulia? C’è qualche paura che ti fa compagnia?
Oh, me ne vengono in mente almeno una dozzina così su due piedi. La più grande è quella di non fare il massimo di quello che potrei. Penso che sia anche questo pensiero che mi faccia lavorare sodo, sul lavoro, su di me, sul rapporto con gli altri. L’importante è che le paure ci spronino invece di inibirci.
In Notte Fonda, canti: “Meglio che restiamo zitti se non sappiamo che dirci, tanto è normale che sia un casino capirsi“. Ed ancora: “Il silenzio è una risposta facile, dice tutto e non ingombra neanche“. Secondo te, nella società odierna che si basa molto sull’uso dei social c’è un problema di comunicazione?
Leggo sempre più spesso di influencer che si prendono giorni di “off” da Instagram e mi domando se stiamo sbagliando tutti qualcosa sul nostro modo di relazionarci. Siamo tutti giudicati e giudicanti ma ancora mi stupisce la cattiveria gratuita di certi commenti, cose che in faccia nessuno direbbe. La famosa arma a doppio taglio dei social è affilatissima.
Dopo l’uscita di Notte Fonda, quali sono i prossimi progetti di Giulia? Con l’avvicinarsi di primavera ed estate, sono previsti dei live?
Usciranno nuove canzoni che delineeranno ancora meglio l’estetica di questo progetto edito da Matilde Dischi ma soprattutto tornerò a suonare live! Abbiamo dato nuova veste ai brani del disco e suoneremo tante nuove canzoni in una veste intima ma anche energica, che mixa elementi acustici, elettrici ed elettronici. Vi aspetto.
Grazie a Giulia Mutti per questa intervista. A presto, ancora su All Music Italia!