È uscito per 2MuchRecords con distribuzione Believe Angel, l’album d’esordio della giovane artista napoletana Rosalba, nota per un nutrito seguito sui social.
Angel si può definire come il compimento di un percorso che ha portato la giovane artista napoletana ad esprimere la propria creatività musicale secondo il suo originale punto di vista. Un approccio diretto e senza filtri, che permette di conoscere sempre meglio una giovane artista che ha una personalità tutta da scoprire.
I testi sono coerenti con il mood che Rosalba esprime sui suoi canali social, mentre il sound ha un’impronta decisamente internazionale.
Angel comprende tre featuring di livello, 2nd Roof, Nashley e Uale, mentre le produzioni sono di Yuks, Moji, Uale, 2nd Roof, Foreigner e Maestro.
Ecco la tracklist:
1. Anime
(Prod. Yuks)
2. Offline
(Prod. Yuks – Uale)
3. Bad Vibes feat. Nashley
(Prod. Yuks)
4. Bipolare
(Prod. Moji)
5. Bubble Tea
(Prod. Yuks)
6. Filo Rosso feat 2nd Roof
(Prod. 2nd Roof)
7. Sogno
(Prod. Foreigner)
8. Shinigami
(Prod. Moji)
9. Ros4lba
(Prod. Yuks)
10. Luna Piena
(Prod. Maestro)
11. Teddy bear feat. Uale
(Prod. Yuks)
INTERVISTA A ROSALBA
Hai definito l’album come una sfida con te stessa. Cosa intendi?
L’album ha richiesto dedizione, concentrazione e costanza. Non è stato semplice perché è da pochi anni che ho iniziato a fare musica, prima ero abituata solo ad ascoltarla.
Riuscire a scrivere i brani, lavorarli e poi finalmente registrarli mi sembrava un’impresa davvero impossibile solo un anno fa, ma ora posso dire di esserci riuscita, e anzi non vedo l’ora di potermi rimettere sotto a lavorare a nuova musica, anche se ora come ora mi piacerebbe poter portare il disco live in giro, ma toccherà aspettare che passi questo momento particolare.
Hai dedicato il tuo album d’esordio ai fans. Quanto sono stati importanti durante il tuo percorso?
Sono stati fondamentali, con il passare degli anni ho costruito un rapporto davvero speciale e ho avuto il piacere di conoscere e fare amicizia con diversi di loro. Credo che il potere della condivisione sia questo, e vedere l’entusiasmo delle persone dopo aver pubblicato le mie prime canzoni è stato il motore che mi ha spinto a buttarmi a capofitto in un progetto musicale.
Il brano “Shinigami” ha ottenuto un riscontro più che buono. Per te cosa rappresenta?
Shinigami è il secondo brano che ho pubblicato, arrivava dopo il successo (passatemi il termine) del mio primo singolo ma l’ho fatta senza stare troppo a pensare a cosa stavo facendo, quindi in alcune cose è forse più “cruda” di quanto avrei immaginato. Mi ricorda in particolare i momenti passati a Los Angeles in studio da Dominic “DJ” Jordan (già in The Audibles, Moji) e ha alcuni frasi a cui sono molto legata. Dopo questo brano, l’idea di fare un disco è diventata più concreta.
In “Filo Rosso” hai dovrei con 2nd Roof. Come è nata questa unione artistica?
Ci siamo conosciuti grazie al mio management, loro ovviamente li conoscevo per le innumerevoli produzioni di livello che hanno sfoderato in questi anni, ma lavorandoci insieme ho avuto modo di apprezzarli anche a livello umano e credo che questa collaborazione mi abbia arricchito molto sotto diversi punti di vista.
Siamo stati in studio da Fede prima della pandemia, mi sembra a ottobre o novembre 2019, ma poi avevamo fermato un po’ i lavori per via della situazione generale. Ho avuto in mano i beat per mesi, ci ho scritto melodie e testi, ma non riuscivamo a trovare il modo di beccarci per registrare: a un certo punto pensavamo seriamente che non saremmo riusciti a inserirli nel disco, ma ad agosto per fortuna ci siamo siamo riusciti nell’impresa e abbiamo terminato il disco appena in tempo. Assurdo!
Il mio brano preferito dell’album è “Offline”. Quale messaggio intendi lanciare con questo pezzo?
Sappiamo tutti che i social possono diventare un’ossessione e creare un distacco con quello che ci circonda. Con questo brano ho voluto mettere in musica quei momenti in cui si sente il bisogno di staccarsi dalla “realtà digitale” per ritrovare il nostro equilibrio interiore, reale. Internet è fantastico, ma bisogna imparare a viverlo dando il giusto peso a tutto e tutti, per non esserne sopraffatti.
Rosalba, qual è l’aspetto dell’album del quale più sei orgogliosa?
Onestamente, di tutto. So che avrei potuto fare di meglio per carità, si può sempre fare, ma è stata la mia prima esperienza su un progetto così grande e che mi prendesse davvero nel profondo, poterlo avere oggi tra le mani o ascoltarlo su Spotify, mi provoca un grande senso di orgoglio ed è per me dimostrazione che non bisogna arrendersi nella vita, e credere in se stessi. E’ un disco sincero, dedicato a tutti quelli che in questi anni mi hanno aiutato a diventare la persona che sono ora, nel bene e nel male.
Su Instagram hai un gran numero di follower. Quanto questa tua popolarità social può aiutarti nel percorso musicale?
Dipende! Di sicuro in quest’epoca avere grossa visibilità social può essere visto come un boost per tutte le attività artistiche, ma penso che l’unica cosa che possa aiutarmi davvero nel mio percorso musical, sia fare buona musica. Ho voglia di imparare e di conoscere tutto di questo mondo,
Qual è la critica costruttiva che più ti ha ferito, ma con il tempo hai rivalutato?
Le critiche costruttive non mi feriscono, anzi mi spronano, mi fanno pensare “cavolo è vero, perché non l’ho capito da sola!”. Molto spesso invece vengo criticata per cose a cui non dovrei dare peso, ma che sul momento mi feriscono, e solo col tempo sto imparando ad evitare che accada.
Rosalba, se dovessimo incontrarci tra un anno, nell’ottobre del 2021, quale obiettivo vorresti aver raggiunto?
Spero che il mio disco sarà piaciuto a quelli che avranno voluto ascoltarlo e che possa avergli portato anche un po’ di serenità. Se l’emergenza sanitaria dovesse rientrare mi piacerebbe anche poterlo cantare dal vivo, con le persone che mi seguono, nei locali di tutt’Italia. Staremo a vedere!