Prosegue la serie di interviste lampo con alcuni dei cantanti che si giocano un posto nella sezione giovani del Festival di Sanremo scelti tra i 40 finalisti di Area Sanremo e i 60 finalisti del regolamento Rai. Vi ricordiamo che sei degli otto posti saranno assegnati dalla Commissione Rai entro il 3 dicembre (le selezioni si svolgeranno il 1° dicembre), i restanti due verranno selezioni il 4 dicembre tra gli otto vincitori di Area Sanremo. Sei domande dirette, le stesse per tutti i candidati per scoprire qualcosa di più sul loro mondo e sui loro sogni.
E’ il turno del cantautore Ciri Ceccarini.
Sulle scene dal 2000, Ciri è un cantautore innamorato di sonorità che spaziano dall’elettropop, al rap e ritmi latini. Spesso in scena con spettacoli dedicati alle grandi voci dell’interpretariato e cantautorato italiano e non solo, come Renato Zero, Lucio Dalla, Rino Gaetano, Adele, Laura Pausini, Celine Dion e non solo, ama fondere il canto al teatro e alla danza.
Ha preso parte a numerose trasmissioni, tra le quali Le Iene, Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque e Domenica 5, Cominciamo bene ed altre.
INTERVISTA A CIRI CECCARINI
Con quale spirito affronti queste ultima selezioni che ti separano dal palco di Sanremo? Cosa potrebbe darti quel palco?
Lo affronto con grande emozione, grande concentrazione e una consapevolezza che di anno in anno cresce non tanto su ciò che è uno spettacolo ma sulle emozioni sempre diverse che può riuscire a dare. Per questo so che il palco di San Remo che, come dicono un po’ tutti i giovani, è un traguardo e al tempo stesso una vera partenza, per me spero possa essere l’occasione per veicolare ancora più emozioni, ad ancora più persone in modi e tempi ancora diversi da come ho potuto fare fino a oggi perché in fondo è vero che sono solo canzonette ma finalmente diventerebbero le mie…
Come si chiama e di cosa parla il tuo brano di Sanremo? Chi lo ha scritto?
Io spero proprio che a svelarvi testo e titolo sia Mamma Rai, a sua insindacabile discrezione. Significherebbe che sta accadendo qualcosa di importante… Vi posso dire gli autori che sono il maestro Antonio Patané per la musica e gli arrangiamenti, il giornalista Daniele Priori per le parole alle quali ho collaborato anche io.
Se anche per i Giovani ci fosse la possibilità di duettare con qualcuno come avviene il venerdì per i big, chi porteresti con te su quel palco?
Sicuramente Franco Battiato.
Conosci qualcuno degli altri candidati? Se sì chi ritroveresti con piacere sul palco dell’Ariston?
Andrea Bolognesi di Ravenna. Un altro giovane collega che, come me, suona e si esibisce qua e là lungo la nostra bella riviera romagnola…
Tra i giovani che sono passati negli ultimi 10 anni al Festival chi ti è rimasto nel cuore?
Simona Molinari per la grande maestria vocale, Renzo Rubino per la notevole dote cantautorale e Arisa perché è l’immagine dell’ironia, della forza e della classe messe al servizio della musica con timidezza e eleganza.
Come passerai la sera prima dell’audizione?
Mi riposerò perché nelle ultime settimane ho lavorato tanto al cd tirando quasi sempre tardi la notte. Insomma la mia notte prima degli esami sarà esattamente il contrario di quella di Venditti.