Dopo ben 36 anni da quell’enorme successo targato Sanremo 1982, Lisa, che lo ha iconizzato al momento come cantante per le ragazzine che mai più, nonostante diverse altre cose, comprese un altro Sanremo, si è ripetuto, Stefano Sani da Montevarchi, prova a ritornare alla ribalta.
L’età chiaramente non è più quella dell’acne giovanile, visto che il nostro vanta ben 57 primavere, però ciò non toglie che non abbia ancora qualcosa da regalare al mondo delle sette note ed il programma di successo Rai Ora O Mai Più si sta rivelando anche per lui un ottimo viatico per rimettersi in gioco. Lo raggiungo per farmi raccontare questa nuova esperienza e le nuove possibilità artistiche
Sono al settimo cielo, me la sto vivendo tutta. Sono proprio contento.
Stefano questa è davvero una nuova occasione importante: non un passaggio nostalgico in tv, ma una vera e propria maratona, un impegno lungo…
Che mi porta a stare a Roma finanche 5 giorni alla settimana. Faticoso, ma si fa perché il tutto è davvero bello. C’è un bel clima, belle sensazioni, grandi soddisfazioni.
Quale è stato il motivo che ti ha spinto a partecipare?
Quando me l’hanno proposto ammetto di aver titubato.
Come mai?
Perché le spiegazioni non erano chiarissime. Si parla di un mese e mezzo prima dell’inizio del programma ed ancora non era ben chiaro come volessero strutturarlo. Però la cosa che mi ha fatto decidere è stata la possibilità di interagire e cantare con i nostri coach.
Sapevi chi avresti incontrato in queste vesti?
Sapevo dei nomi probabili ma non sicuri. Sicuro era però che si sarebbe trattato di personaggi iconici della nostra canzone e che avrebbero dovuto comunque davvero lavorare con noi che invece dopo il successo eravamo spariti. Inoltre anche loro hanno avuto momenti di down nella loro carriera, quindi chi meglio di loro può capirci?
Sei stato abbinato a Marcella, te lo aspettavi?
Lasciami allora un attimo esprimere la mia gioia! Mi è capitata una grandissima artista, di quelle che a Napoli, visto che tu sei napoletano, ci sarebbe da sparar fuochi d’artificio. E’ una grande ed ha un repertorio che è veramente pienissimo di cose meravigliose.
Mi sembra tu sia contento…
Di mio speravo solo di capitare con una donna per avere occasione di duettare appunto canzoni uomo/donna. Mi è capitata lei, quale migliore possibilità? Da quando l’ho conosciuta sono in fibrillazione.
Lei però inizialmente sembrava non conoscerti…
Certo che mi conosceva! Non ricordava il mio repertorio ma di persona ci si conosceva; erano anni comuni quelli del mio successo. Però la cosa bella è che mi comunica stima continua, che le piace cantare con me ed io che posso dire? Avete capito con quale grande cantante duetto ogni puntata?
Del suo repertorio c’è il pezzo che ti piacerebbe tantissimo duettare con lei?
Io domani che abbiamo fatto nella seconda puntata e Senza un briciolo di testa che abbiamo fatto nella terza erano tra le mie preferite ed anche tra quelle di Marcella che si prestavano a poter essere duettate, perché chiaramente le sue canzoni sono molto da single.
Arriverai anche all’inedito l’ultima serata. Il tuo ce lo avevi pronto da un po’?
No, l’ho scritto nell’ultimo mese insieme ad un ragazzo di Savona che si chiama Fabio Mosello. Ha 27 anni ed è un piccolo genietto. L’abbiamo scritta a 4 mani. Si intitola Liberi di vivere. E’ una ballata pop/rock, forse un po’ diversa rispetto a ciò che la gente si aspetta da me, in base al mio passato. Ma rispetto a quello son passati talmente tanti anni…
Tra i tuoi colleghi, compagni di viaggio, come ti stai trovando?
C’è grande affiatamento. Metà non li avevo mai conosciuti e sono stati delle grandi sorprese. C’è molto cameratismo e nessun motivo per farci la guerra o provare invidia. A noi serve farci vedere e siamo tutti sulla stessa barca.
Cosa ti aspetti dal dopo?
La mia aspirazione è che il pezzo nuovo piaccia al pubblico e questo percorso mi dia occasione di poter fare concerti in giro per tutti quelli che ancora mi apprezzano ed aspettano… e anche altri magari nuovi.