Irama è tornato. Oggi vi proponiamo un’intervista al giovane cantautore che lo scorso anno di affacciò alla scena con il suo disco d’esordio, riuscendo da subito ad emergere tra le nuove proposte musicali dell’anno.
Dalla provincia lombarda al palco di Sanremo Giovani con Cosa Resterà. Allora la gara non gli rese giustizia ma per il pubblico fu colpo di fulmine. La rivincita arriva al Summer Festival della scorsa estate, quando trionfa tra i giovani in gara con Tornerai da me.
Lo stesso palco domenica 25 giugno ospiterà il suo ritorno in scena ad un anno da quest’esperienza. Un anno che Irama ha vissuto alternando entusiasmi a periodi buoi, dai quali è uscito con una rinnovata energia che è il motore di Mi drogherò, singolo con il quale parteciperà al Wind Summer Festival.
Un brano lontano dagli “standard” ascoltati all’esordio, frutto di un cambiamento che Irama ci racconta in questa chiacchierata nella quale conosciamo meglio l’indole di questo creativo e inquieto cantautore.
Ecco l’intervista.
Partiamo da Mi drogherò. Per il tuo ritorno hai scelto una strada all’insegna della provocazione. Si tratta di calcolo per attirare maggiore attenzione sul nuovo progetto?
C’è sicuramente la provocazione. È una cosa che mi appartiene, non tanto per attirare l’attenzione quanto proprio per provocare. Chiaramente sono consapevole che così si attira l’attenzione e questo è un bene per me.
Lo scopo principale però non era attirare l’attenzione. È nato tutto spontaneamente, anche perché quando scrivo non ragiono troppo su questi aspetti. Sono onesto e scrivo quello che penso.
Sulla tua scrittura non ho dubbi. Mi riferisco nello specifico al titolo e all’immagine di copertina che sembra davvero una scelta provocatoria…
Non sono un bravo imprenditore. Sono un cantautore. È nato tutto spontaneamente: l’immagine è molto forte: me e una pastiglia a forma di cuore in bocca. Premetto che io sono contro ogni forma di droga, e lo si capisce dal senso del testo, che parla di tutt’altro. L’immagine è legata al concept che ho voluto sviluppare e che si può vedere anche nel teaser video che ho realizzato per presentare Mi drogherò.
Infatti hai hai pubblicato un teaser dal respiro fortemente cinematografico, con uno stile quasi pulp.
Il video di presentazione non è stato marketing ma il frutto di una scelta. Ho voluto approcciarmi in modo differente e mettermi in gioco. Ho scelto di recitare, avvicinandomi a qualcosa di differente, sviluppando l’idea di fare entrare le persone nella mia mente e far loro rivivere quello che io stesso ho vissuto scrivendo la canzone.
IRAMA – Mi Drogherò – VIDEO Teaser
Quando e cosa vedremo nel video ufficiale?
Ho finito di girare la scorsa notte. Sono veramente contento del risultato: mi sono messo in gioco su più fronti, anche a livello fisico, tra acrobazie e numerosi cambi location. Lo vedrete molto presto, probabilmente nelle ore in cui sarò sul palco del Summer Festival…
Da come ne parli mi pare che la realizzazione dei video sia una questione che vivi in modo molto partecipativo e sicuramente non passivo, sbaglio?
Ci metto anima e cuore. Scrivo i copioni, le scene, sono partecipe, non mi faccio certo girare un video da terzi. Seleziono personalmente una squadra e con loro costruisco il progetto, lasciando poi spazio ai loro talenti.
Non è poco avere questa libertà d’azione con una major e alla tua età…
Sicuramente è una fortuna ma vedo la libertà come un diritto estremo. A livello artistico non sono mai stato creato. Non è stata progettata nemmeno una virgola di me. Vale per il nome e per ogni frase delle mie canzoni.
Questa libertà credo mi sarà sempre dovuta. Per me la musica è libera espressione, non credo sarò mai capace di far qualcosa per accontentare qualcuno. Mi sento indipendente, forte dell’appoggio enorme della mia casa discografica.
Domenica 25 sarai sul palco del Wind Summer Festival. Torni nel cast dopo aver trionfato lo scorso anno tra i giovani. Come arrivi su quel palco?
Non vedo l’ora di infuocare quel palco. Sono molto energico anche grazie alla mia canzone, ho davvero voglia di vivere e trasmettere energia positiva. Nonostante l’anno scorso fossi tra i giovani e oggi tra i big, ho pensato che non cambia nulla, le persone alle quali comunico sono sempre le stesse.
Beh, quest’anno le aspettative su di te credo siano cambiate. Ormai il pubblico ti conosce…
Si, in effetti quello cambia. Resta che non vedo l’ora di salirci e di divertirmi come un pazzo.
Questo appuntamento è una sorta di giro di boa dopo un periodo molto intenso. Qual’è stato il momento più difficile di quest’anno passato immerso nel tuo progetto?
Il momento più difficile è legato alla responsabilità che mi sentivo addosso nello scrivere i nuovi pezzi. A inizio anno c’è stato un momento di blocco. Ho deciso di conoscermi meglio e di esplorarmi. In questi momenti ti chiudi, ti spaventi e se molto fragile. Io poi sono molto altalenante con le sensazioni, quasi bipolare. Nelle interviste come nella mia musica, oscillo tra l’incazzatura, la depressione e la gioia migliore.
Come hai superato questo momento?
È stato come sulle montagne russe. Dopo la paura iniziale vuoi correre a fare quella più dura del Luna Park e non scendere più. Ormai la macchina è ripartita e voglio rimanerci. Ho scritto un sacco di canzoni, sto crescendo e ho voglia di continuare a farlo.
Il momento che ci hai raccontato ha cambiato probabilmente anche il tuo modo di fare musica. Mi drogherò sembrerebbe l’inizio di un nuovo percorso. Si tratta di un esperimento, un test sul pubblico o dobbiamo abituarci a questo tuo nuovo volto musicale?
Il cambiamento c’è. Mi drogherò però è solo un colore tra i tanti che vi mostrerò nei prossimi mesi. Colori che saranno davvero molto diversi tra loro.
È quello che volevo sentirti dire. Non è però rischioso tornare con una canzone così di rottura rispetto a quello che ti ha reso così riconoscibile?
Probabilmente, ma io sono fuori dalle logiche di marketing. Ho deciso di uscire con Mi drogherò perché volevo un ritorno che fosse all’insegna dell’energia. Una rinascita. Volevo essere come in mezzo a centomila persone, alzare la mano e saltare più in alto di tutti per dire “guardate che ci sono anch’io”.
Chiaro, però aspettiamo il ritorno dei tuoi contrasti, del crash tra melodia/rime che hanno fatto apprezzare il tuo esordio.
Di sicuro. Anche perché solo nelle ballad riesco ad esprimere concetti più profondi e riflessivi.
Chi si aspettava questo ascoltando Mi drogherò potrebbe essere rimasto leggermente destabilizzato…
La vedo come una cosa positiva. Amo sorprendere. Amo quando le persone non si aspettano ciò che propongo. Amo sentirmi dire “non mi sembri tu”. Credo che sia parte della mia evoluzione, un insieme di scommesse che sono tutti gli aspetti di me che ancora non si conoscono e che via via emergono.
Il mio percorso per ora è stato cortissimo, sono ancora prima dell’inizio. Ho ancora tanto da dare e da dire. Alcune cose le voglio tenere ancora segrete, altre invece usciranno piano piano.
Non voglio essere una fiammata ma rimanere nel tempo.
Un ottimo pensiero. Ricordati però che la tua riconoscibilità è preziosa e legata a quanto abbiamo ascoltato nel tuo disco d’esordio.
Certo. Non ho cambiato genere. Ho molto materiale pronto che è l’evoluzione diretta dei pezzi precedenti e porta la mia impronta più conosciuta. Queste canzoni ci sono e sono i pezzi a cui tengo di più. Forse per questo oggi sono ancora al sicuro, protetti. Usciranno nel momento giusto per dei brani così “pesanti”.
Mi drogherò è un pezzo leggero?
No. Ma ha sicuramente un sentore leggero, pop. Nonostante ciò non ho scelto Mi drogherò pensando alla stagione estiva. Avrei avuto un pezzo molto più leggero ma non volevo fare quello che tira fuori il pezzo per l’estate. Non mi interessa e l’ho dimostrato al Summer Festival l’anno scorso.
Mi drogherò apre ad un nuovo disco. Ci puoi anticipare qualcosa sul nuovo album?
Il nuovo disco arriverà quando finirò di scriverlo. Di sicuro ti posso dire che ci sarà un’evoluzione vocale, in Mi drogherò c’è un assaggio di questo. Studiando molto e applicandomi ho imparato a cambiare il modo di usare la voce e lo stile. Questa sarà la vera novità. Ci saranno molte collaborazioni, sicuramente con musicisti e, forse, con altri artisti.
Ringraziando Irama per la sua disponibilità vi ricordiamo che il cantautore presenterà Mi drogherò sul palco del Wind Summer Festival domenica 25 giugno (QUI tutti gli artisti nel cast e le date di esibizione) mentre per tutta l’estate sarà protagonista di eventi live tra i quali potrebbero arrivare i suoi primi veri e propri concerti.