Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato in questo articolo di Pablo Escobar, il nuovo singolo di Ivan Granatino che lo vede collaborare con Abraham De Palma.
Ora, in concomitanza con l’uscita del videoclip ufficiale del brano, abbiamo raggiunto l’artista per una chiaccherata con lui per conoscere i pregressi e gli sviluppi di questa nuova collaborazione e i piani per il futuro.
Cia0 Ivan, partiamo subito… come mai una canzone su Pablo Escobar?
Quando ho sentito per la prima volta la bozza di questo pezzo, che premetto non essere una mia idea, anche se poi l’ho sviluppata io, mi sono subito innamorato del sound… io, come tutti, ho patito l’apatia e la tristezza di questi tempi e questo sound mi ha dato subito una carica positiva e quindi ho detto “ci siamo“.
Dopo ho pensato alla definizione del pezzo. Pablo Escobar è comunque storia, un mito ripreso da film, serie tv, artisti, pezzi. Io ho voluto raccontare, insieme a Emanuele Marcellino e Vinz Turner, il Pablo dell’ostentazione, del lusso, della vita sfrenata.
La mia vuole essere ironia perché gli artisti devono anche saper interpretare qualcosa o qualcuno e non per forza essere così. Il senso di questo pezzo è che oggi più che mai si guarda all’apparenza più che alla sostanza delle cose. Questo è un dato di fatto.
Un video che ostenta molto come mai?
Proprio per lo stesso motivo. Luciano Filangeri da una parte, e Abraham dall’altra, perché il video è stato registrato tra Torino e Napoli, hanno voluto dare un’immagine al testo e lo hanno reso appieno veritiero.
Oggi se si guarda Instagram, Facebook, TikTok, tutti ostentano e tutti fanno storie dedicate all’apparenza.
Però devo dire che mi sono divertito un sacco ad interpretare il riccone di turno anche se nella mia vita di tutti i giorni io sono casa, famiglia e lavoro. Diciamo un artista normale che quando “entra in scena” sa tirare fuori il Mister Hyde che c’è in ognuno di noi.
Dobbiamo aspettarci un seguito a questo pezzo e soprattutto come mai con un produttore cinematografico hai fatto un feat?
Abraham è un artista a 360 gradi, un po’ come lo sono anche io. Lui è principalmente un produttore cinematografico, ma si diverte anche a cantare e a sperimentare nuovi mondi. È davvero una persona speciale e con una storia pazzesca.
Ha un’idea fighissima per il futuro e presto ve ne parlerà lui direttamente…quello che posso dire che Panama/Napoli si incontreranno nuovamente…per ora godiamoci Pablo…
Quest’anno è stato ricco e intenso ci racconti le emozioni?
Davvero… un up & down continuo… da una parte la pandemia che psicologicamente ha provato chiunque e dall’altra tante bellissime emozioni lavorative.
La prima su tutte, il primo vero successo mainstream, con Caramella. Come quest’anno, anche lo scorso anno è uscito il mondo ed io che da sempre ho scelto la carriera da indipendente, quindi in salita, ho realizzato un pezzo assolutamente leggero che è entrato nel cuore e nelle case di famiglie, giovani, bambini e mi ha fatto ottenere dei risultati incredibili solo grazie al pubblico.
Poi ovviamente la collaborazione con Gigi D’Alessio che è iniziata con la realizzazione di Guagliune e Anna Se Sposa… poi Sanremo come super ospiti e di recente il disco d’oro del disco Buongiorno in una sola settimana… ora Pablo e a settembre spero di regalarvi una chicca per gli amanti degli anni ’80… e poi l’album in autunno seguito dall’inizio del mio tour.
Noto che ti piace sperimentare vari generi ma tu come ti identifichi?
Io sono sicuramente un artista urban perché racconto e suono musica che amo molto. La musica urban nasce negli anni 80/90 che è fusione dell’R&B e del soul che si aggiunge all’elettronica.
Ascolto molta musica straniera e quindi prendo contaminazioni da questo, mantenendo la mia anima Latina quindi partenope e questo lo si sente in tutti pezzi che faccio. Sono molto contento che oggi la musica napoletana sia sdoganata. Mi ricordo agli albori quando Gigi ha iniziato, ha avuto vita difficile, oggi è cool.
Hai detto che in autunno ci sarà l’album ci vuoi e puoi anticipare qualcosa?
Si sicuramente, insieme al mio produttore Max D’Ambra e ad altre collaborazioni musicali, stiamo cercando di fare un disco Urban che ricorda molto la musica anni 80/90 e, perché no, anche con un accenno alla dance.
Avrò alcune collaborazioni ma sarà sicuramente un disco tutto mio perché ho voglia di fare un album a mia immagine e somiglianza senza guardare logiche di numeri o di commercio ma voglio arrivare al pubblico per quello che sono soprattutto nei miei concerti: adrenalina pura.
Con chi ti piacerebbe lavorare artisticamente che non hai ancora avuto il piacere?
Come dicevo prima amo sperimentare e quindi confrontarmi con i colleghi e creare sinergie… ho collaborato con tantissimi artisti da Gigi a Clementino da Franco Ricciardi a Luché fino ai Club Dogo.
Il mio artista italiano preferito è Jovanotti, lo dico sempre. Abbiamo la stessa energia sul palco e la stessa voglia di allegria da trasmettere al pubblico. Sarebbe il secondo sogno che voglio realizzare. Ovvio se poi guardiamo oltre oceano, l’elenco è infinto.
Cantante, musicista e anche attore non hai mai pensato a produrre qualcuno dato che sono dieci anni ?
Come dicevo la mia è una carriera da indipendente… a differenza di molti, io non sono mai sceso a compromessi perché non mi sarei più riconosciuto ma nonostante questo ho fatto davvero tante cose….
Oltre la carriera da artista mi sarebbe piaciuto anche fare l’attore e non è detto che oltre alle cose che ho già fatto non ne farò altre.
Ci pensavo proprio l’altro giorno con la mia manager che mi piacerebbe sperimentare anche la carriera da produttore ma non è facile trovare l’unicità ma ci lavoreremo sicuramente dopo l’uscita dell’album…. magari All Music Italia potrebbe aiutarmi a trovare giovani talenti… perché no.
Come un calciatore che diventa allenatore o dirigente potrei sicuramente pensare al mio domani come produttore.
Quando tornerai live in giro per l’Italia?
Finalmente qualcosa sta ricominciando a muoversi la musica ed io sto facendo delle ospitate, ma il mio vero live partirà il 6 gennaio 2022 dal Palapartenope per poi toccare Roma, Milano, Torino, Ecc.
Voglio fare una festa con tutta la Famiglia di artisti che mi hanno accompagnato negli anni e altri che mi accompagneranno nel nuovo disco. Una festa sul palco e fuori dal palco. Ovviamente voi siete invitati.
Ultima domanda. Per te sono più importanti le mode del momento o quello che ti arriva dall’ispirazione?
Sono due aspetti diversi del nostro mondo e che il più delle volte è difficile farle coesistere. Sarei ipocrita a dire che la moda, i numeri, le hit non sono importanti nella carriera di un artista ma se devo scegliere, come mi è già successo di fare, scelgo sempre l’ispirazione e la passione che sta nell’essenza delle cose.
Puoi fare una hit e stare sulla cresta dell’onda per uno o due anni ma solo se sei vero e coerente con te stesso, duri nel tempo ed io che lo si voglia o no esisto da dieci anni e ho uno zoccolo duro di fan che mi segue dal giorno zero e non mi lascia mai in tutto quello che faccio.