16 Dicembre 2021
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16 Dicembre 2021

Intervista a Maninni: dal nuovo singolo, “Bari NY” al peso dello streaming nella musica di oggi

Il nuovo singolo arriva dopo il successo, in streaming e radio, di "Vaniglia"

Maninni Bari NY
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Ieri, 15 dicembre 2021, esce per Ghandi Dischi / Sony Music Italy Bari NY, il nuovo singolo di uno dei cantautori più promettenti dell’attuale panorama musicale italaino, Maninni. Per l’occasione All Music Italia lo ha raggiunto per un’intervista.

Fresco dell’ottimo riscontro di Vaniglia, singolo che ha superato 100mila ascolti su Spotify in meno di tre mesi ottenendo l’attenzione di diversi network radiofonici nazionali, l’artista torna con Bari NY, canzone scritta e composta dallo stesso Maninni con Diego Calvetti e Luca Giura.

La produzione del brano, una ballad intensa e malinconica, che racconta, descrivendo immagini e momenti, l’impatto della quotidianità su una lunga relazione, è di Diego Calvetti.

Prima di passare all’intervista approfondiamo meglio la natura di Bari NY. Ecco come la racconta Maninni:

In una coppia spesso ci si allontana quando finisce il dialogo, ci si abitua ad una routine quotidiana che porta alla rassegnazione e all’assenza di comunicazione.

In Bari NY il principio è quello di ritrovarsi, lottare per non perdersi, prendersi cura l’uno dell’altro. Nella mia canzone voglio raccontare come si ritrova la fiamma che si era spenta con degli stimoli nuovi e facendo riaffiorare i ricordi.

Attraverso momenti semplici, ma intimi, come una cena in due o una serata in riva al mare cantando una canzone, l’amore può rinascere e ci si riscopre più forti di prima.

Maninni Bari NY

MANINNI BARI NY – INTERVISTA

Ciao Alessio, benvenuto su All Music Italia. Il 15 dicembre è uscito il tuo nuovo singolo “Bari NY” ed entra a far parte del tuo nuovo percorso artistico, iniziato già nei mesi scorsi con la pubblicazione di nuovi brani. Come descriveresti questo pezzo?

Ciao a tutti e grazie! È un brano molto passionale che ha come obiettivo quello di rivivere emozioni che si perdono in una coppia dopo anni, attraverso momenti semplici ma intimi.

Il brano è prodotto da Diego Calvetti, un’istituzione del panorama musicale italiano. Ci vuoi dire qualcosa in più su questa collaborazione?

Diego è una persona fantastica, ci siamo conosciuti un paio di anni fa ed abbiamo iniziato a lavorare insieme. Oltre ad essere un professionista in quello che fa, è una gran bella persona. Lavorare al suo fianco è un vero piacere. In questo brano abbiamo giocato molto con synth analogici e strumenti acustici.

Dal presente torniamo al passato, da dove e come nasce la tua passione per la musica?

Tutto ha avuto inizio quando mio padre decise di portarmi ad un concerto degli U2, lì mi innamorai completamente del suono della chitarra e decisi che volevo fare quello nella vita. D’altronde all’inizio non volevo neanche cantare, o meglio non mi piaceva, quando poi invece ho iniziato a scrivere canzoni, qualcuno doveva pur cantarle…

Quali sono gli artisti da cui trai maggiormente ispirazione?

Son cresciuto con il rock internazionale degli U2 e dei Pink Floyd, arrivando agli Oasis e subito dopo mi sono appassionato al cantautorato italiano. Da Ligabue a Vasco Rossi, per poi arrivare a Lucio Battisti, Cremonini, Lucio Dalla, ecc…

Hai esordito giovanissimo e i tuoi progetti sono sempre stati intervallati da lunghe pause. Una scelta “imposta” o volontaria?

Diciamo che è stata una scelta volontariamente imposta, sapevo di non essere pronto, quindi era un limite che riconoscevo, mi sono preso una pausa di 2/3 anni per lavorare su me stesso, sulla mia musica e sul progetto. Ora mi sento pronto.

Il tuo ultimo singolo “Vaniglia” è andato molto bene sulle piattaforme digitali ed è stato ben accolto anche da diversi network radiofonici importati. Cosa ne pensi dell’attuale scena musicale e del peso effettivamente sempre più rilevante che sta avendo lo streaming nel decretare il successo di un brano?

Credo che l’attuale scena musicale e il peso dello streaming siano un’arma a doppio taglio, possono far bene come possono far male. Ogni settimana abbiamo la fortuna di ascoltare tanta musica nuova (basta dare un’occhiata alle nuove uscite), ma dall’altra rischiamo di far “invecchiare” troppo precocemente alcune canzoni che, magari, hanno bisogno del loro corso.

La cosa che ammiro molto delle piattaforme digitali è che danno la possibilità in qualche modo a chiunque di potersi esprimere e di pubblicare come meglio crede le sue canzoni, anche da indipendente.

“Bari NY”, insieme agli altri brani pubblicati più recentemente, farà parte di un album in futuro? Ci stai lavorando?

Stiamo lavorando intensamente a questo progetto, ci sono diverse canzoni pronte per essere ascoltate, altre ancora da mettere a fuoco. Non sappiamo ancora se faranno parte tutte di uno stesso album, ma ci stiamo lavorando.

Se dovessi definire la tua musica con tre parole, quali useresti?

Sincera, profonda ed energica.