Il 5 novembre scorso è uscito per Matilde Dischi, con distribuzione Artist First, il nuovo singolo della cantautrice Miglio, con la tua saliva. Per l’occasione abbiamo raggiunto Alessia Zappamiglio, questo il vero nome dell’artista, per farci raccontare meglio non solo questo brano ma anche il suo percorso musicale e i suoi progetti futuri.
Con la tua saliva nasce piano e voce, come una ballad notturna sporcata dal grezzo che compone ogni sentimento vero e tormentato. La voce e i rullanti si mescolano dentro stanze di riverberi dilatati e il brano si chiude con un giro di elettrica che riassume l’aspetto istintivo di questa canzone, con richiami sonori anni ‘60 contaminati da influenze new wave.
Queso brano va a completare una trilogia che rappresenta il manifesto artistico di Miglio, il racconto di una generazione tra connessioni e solitudini comuni, cominciato col singolo autostrade – uscito all’inizio del 2021, un viaggio interiore, un perdersi di notte in un non-luogo qualunque, nell’odore di urina nei bagni della stazione – e proseguito con india, l’ultimo pubblicato, scritto guardando San Luca di notte, in un parcheggio, osservando la vita che c’è attorno, tra le scritte sui muri e la suggestione di un santuario, anche se non credi a niente.
Ma andiamo a farci raccontare tutto direttamente dall’artista.
Intervista a Miglio
Ciao Miglio, partiamo da una domanda più generale sulla tua produzione musicale. Ascoltando i tuoi brani quello che abbiamo notato è un’evoluzione, sia nella scrittura che nella produzione, nelle tue ultime tre produzioni “Autostrade” “India” è l’ultimo singolo “Con la tua saliva”. Ci racconti come si è evoluta la tua musica dall’inizio ad oggi?
Credo sia stato inevitabile, sono sempre alla ricerca dell’evoluzione, di stimoli nuovi e poi le esperienze di questi anni, gli incontri artistici e umani mi hanno portato ad andare avanti e migliorare. sicuramente nell’ultimo anno e in particolare con le ultime tre pubblicazioni recenti sono riuscita a concretizzare ciò che volevo fare, siamo andati esattamente nella direzione che volevo.
In molte delle tue canzoni ci sono spesso riferimenti a città specifiche. Quanto è importante per te “collocare” in un luogo specifico le tue storie? Qual è la tua città ideale per vivere e per scrivere?
Scrivo sempre di ciò che vivo o vedo, di ciò che mi sta attorno e inevitabilmente nelle canzoni ci finiscono dentro anche i luoghi che mi hanno suscitato qualcosa, anche quelli che ho solo immaginato (in India non ci sono mai stata però l’ho immaginata dopo una suggestione mia, dopo aver visto San Luca qui a Bologna)
Bologna è la città dove ho scelto di vivere, scrivere. È il posto del mio cuore.
Passiamo ora al tuo ultimo singolo “Con la tua saliva”. Quello che ci ha colpito in maniera particolare è la costruzione del testo, una canzone che è costruita sulla metafora del bacio per raccontare molto di più. Ci aiuti ad entrare nella tua riflessione più profonda raccontandoci il pezzo?
Con la tua saliva è una canzone che ho scritto a fine giornata, di notte, dopo una litigata. sentirsi all’improvviso vuoti, svuotati da ogni certezza, fragili, riconoscere le paure e poi salvarsi attraverso l’altro.
Interessante anche la scelta artistica della produzione, dichiaratamente “acida” e “sporca”. Nel tuo processo creativo la parte di produzione del brano arriva in un secondo momento o è parte integrante della scrittura?
Solitamente la produzione arriva sempre dopo la scrittura del brano. prima scrivo testo e musica con la chitarra, al piano oppure abbozzando qualche idea al computer e poi con i provini pronti inizio a lavorare in studio con il mio produttore e da lì ci si concentra su tutto il lavoro sonoro e di ricerca, poi ritorno anche sulle strutture testuali, è tutto un lavoro di revisione e crescita.
Appena uscito il brano ha conquistato la playlist editoriale “Scuola indie” e successivamente anche “Indie Italia” di Spotify, ormai a tutti gli effetti un riconoscimento di attualità. Ci piacerebbe sapere da te cosa, secondo il tuo punto di vista, unisce le diverse produzioni del momento sotto il “titolo” di indie?
Questa è una domanda difficile per me che tendo a non definire troppo alcune cose, soprattutto la musica, fatico a collocarla dentro a schemi, generi, contenitori. nel particolare caso di scuola indie credo sia semplicemente un “luogo” virtuale dove poter scoprire e ritrovare la musica nuova di questi tempi e ascoltarla.
Al giorno d’oggi il grande tema delle Donne è qualcosa di molto attuale anche nel mondo della musica italiana. Tu sei una Cantautrice, di quelle vere, che si racconta con coraggio. Quanto è complesso essere una giovane donna cantautrice di talento?
Lo è abbastanza e lo dico con un po’ di amarezza, non vorrei doverlo ammettere ma è così. il punto è che si tratta di un problema complesso generale, radicato su tutta una cultura basata su stereotipi di genere fermi e stagnanti da secoli e il nostro paese ha ancora molta strada da fare per sradicare e riuscire finalmente a vivere libero da certi preconcetti.
Ascoltando la tua produzione del 2021 tutto ci porta a pensare a un progetto più ampio che ingloberà questi primi 3 singoli. Stai lavorando a un album?
Il disco è pronto, uscirà a Gennaio.
In ogni caso, qual è il tema centrale e portante che ti piacerebbe fosse il filo conduttore di un tuo album?
Ho iniziato a lavorarci a fine 2020 con il mio produttore Marco Bertoni, erano brani che avevo scritto un po’ nei mesi e alcuni invece meno recenti, uno addirittura l’ho completato mentre lavoravamo al disco. in queste canzoni ci sono dentro tutte le cose che ho vissuto e ho visto, persone, luoghi, sensazioni che mi hanno attraversata. È un disco in bianco e nero ma a tratti illuminato, ci sono gli immaginari quotidiani che mi catturano, la provincia e i quartieri, c’è la solitudine ma c’è anche molto amore.
Miglio grazie mille per il tuo tempo e in bocca al lupo da parte della redazione di All Music Italia per la tua musica presente e futura.
Grazie a voi, è stato un piacere. A presto!