INTERVISTA AI MODÀ
L’ostracismo delle radio. In un recente passato un nervo scoperto che ti ha reso protagonista di accese polemiche…
Oggi non ci preoccupa. A noi non interessa il discorso radiofonico: ci basta riuscire a riempire le date del nostro Tour. Per noi l’importante è vendere biglietti e la discografia è cambiata: se prima c’erano solo le radio, oggi esistono molti altri modi per far arrivare la nostra musica alla gente.
Immagino che comunque non disdegneresti qualche passaggio radiofonico in più….
I passaggi radiofonici influiscono sicuramente sul risultato di un disco… Ma ci ho rinunciato perché non trovo una logica al fatto che non passiamo in radio.
Credo ci siano delle logiche editoriali dietro che ci penalizzano e non rendono onore ad una carriera di vent’anni. Non le comprendo ma le rispetto.
Logiche editoriali che escludi siano legate alla forza della tua musica…
Lo escludo e ne ho la conferma vedendo canzoni come Quel sorriso in volto che ti fa 20 milioni di visualizzazioni. Risultati addirittura superiori a brani del periodo in cui eravamo supportati dalle radio.
Risultati significativi e raggiunti senza streaming o altri mezzi social: noi non facciamo quelle robe là, noi siamo una band che scrive e suona.
Altro esempio: Lo show. Una canzone talmente attuale sia a livello contenuti – trattando di bullismo mediatico e social network – che a livello di suono – con l’elettronica, il rock e tutto. Un enorme dispiacere che una canzone del genere sia stata ignorata completamente. Ma ormai quando usciamo con un brano non lo mandiamo nemmeno più alle radio, perché grazie al cielo ci sono altri modi per farle arrivare al pubblico.
I risultati saranno sicuramente inferiori, ma il nostro obbiettivo oggi è quello di ricostruirci sfruttando i nostri punti di forza costruiti negli anni.
Tra l’altro questo “ostracismo” arriva dopo un lungo periodo d’oro, tutt’altro che avaro di passaggi radiofonici ed esposizione mediatica…
In realtà no, e voglio spiegartela meglio. Quando eravamo in Ultrasuoni abbiamo avuto grandi passaggi radiofonici dal 2011 al 2014, fino al primo San Siro, sui 3 network che avevano fondato l’etichetta (RDS, RTL 102.5 e Radio Italia ndr).
Dopodiché ci sono stati problemi tra i tre presidenti e da lì in poi l’unica radio a passarci fu RTL. Poi a conclusione del contratto discografico, fummo esclusi anche da lì.
Tutto il resto del mondo radiofonico ha continuato a non passarci nemmeno per sbaglio, come sempre fatto.
Ti sarai dato una spiegazione a queste scelte, che a tratti sembri raccontare come un ingiusto accanimento.
Abbiamo avuto la fortuna e la sfortuna di nascere attraverso un’etichetta gestita da delle Radio. Iniziò che Lorenzo (Suraci patron di Rtl 102.5 ndr) ci propose di entrare nella sua etichetta Baraonda e per la prima volta iniziammo a passare su una radio nazionale.
Da lì nasce la collaborazione tra le tre radio per fondare l’etichetta Ultrasuoni, e di colpo arriviamo su 3 network.
Un’enorme fortuna, ma se fossimo arrivati lì con un percorso tradizionale, legati ad una casa discografica multinazionale, eventuali problemi interni all’etichetta non avrebbero influito sulla nostra esposizione.
Molti artisti cambiano casa discografica senza che questo rovini i loro rapporti con le radio. Con noi fu inevitabile e ci ha portato a sparire.
Inizialmente vivevo molto male questa cosa e non ne capivo il motivo. Il rapporto con l’etichetta non è finito male, è stata una conclusione naturale a scadenza del contratto.
Non abbiamo fatto nulla di male, né ci siamo mai comportati male: in 7 anni abbiamo sempre portato soldi alle case discografiche e rispettato ogni aspetto del contratto.
Nessuna tensione quindi?
Con Suraci no. Ce ne sono state con gli altri due presidenti Montefusco (patron di RDS) e Mario Volanti (di Radio Italia) a seguito di una mia caduta di stile durante una conferenza stampa. Ho capito di aver sbagliato e sono stato da loro a chiedere scusa, tutto risolto.
Con Suraci perché è finita?
Avevamo idee diverse su molte cose.
Anche per via di tutto ciò oggi la dimensione live è ancora più centrale nel tuo lavoro. Nel 2019 una ripartenza sulla quale puntavate molto, che si è rivelata una falsa partenza causa pandemia, mentre oggi finalmente ci siamo. Livello ansia?
Ti dico che la potrei vendere al mercato…
Quale aspetto ti preoccupa di più?
Sicuramente la voce essendo fermo da 3 anni, nei quali non avevo una gran voglia di cantare senza un motivo.
Oltre ad allenare la voce, come stai lavorando alle date?
La definizione della scaletta sarà essenziale: stiamo cercando di includere il meglio degli EP pubblicati tra il 2019 e il 2022, consapevoli che non bisogna assolutamente dimenticare il passato e le hit che ci hanno portato al grande pubblico.
Immagino che avere già un gran buon riscontro in termini di biglietti venduti ti tranquillizzerà un po’?
Sì, vuol dire che l’affetto del nostro pubblico c’è ancora. Una sensazione che mi fa capire come alla fine basterà solo suonare e fare quello che abbiamo sempre fatto… anche se a tratti ci si spaventa, credendo di non saperlo più fare, alla fine è come andare in bicicletta… anche se è passato del tempo basta smettere di pensarci su e facendolo ci si rende conto che non si può disimparare…
Modà: le date del tour
02 maggio, Mediolanum Forum di Assago, Milano SOLD OUT
(recupero del 1 ottobre 2021, del 28 marzo e del 18 dicembre 2020)
03 maggio, Mediolanum Forum di Assago, Milano
(recupero del 2 ottobre 2021, del 29 marzo e del 19 dicembre 2020)
09 maggio, Arena di Verona, Verona SOLD OUT
(recupero del 2 maggio 2020 e del 26 settembre 2021)
13 maggio, Palacatania di Catania SOLD OUT
(recupero dell’8 ottobre 2021, recupero del 6 marzo e del 2 ottobre 2020)
14 maggio, Palacatania di Catania SOLD OUT
(recupero del 9 ottobre 2021, del 7 marzo e del 3 ottobre 2020)
17 maggio, Palasport di Reggio Calabria
(recupero del 12 ottobre 2021, del 17 marzo e del 6 ottobre 2020)
20 maggio, Palaflorio di Bari
(recupero del 15 ottobre 2021, del 13 marzo e del 9 ottobre 2020)
21 maggio, Palaflorio di Bari SOLD OUT
(recupero del 16 ottobre 2021, del 14 marzo e del 10 ottobre 2020)
26 maggio, Palazzo dello Sport di Roma
(recupero 19 ottobre 2021, del 20 marzo e del 12 dicembre 2020)
28 maggio, Pala Sele di Eboli (SA)
(recupero del 5 ottobre 2021, del 10 marzo e del 13 ottobre 2020)