Dalla vittoria di Musicultura 2021 a X Factor 2022, i Santi Francesi sono ora pronti per affrontare la finale di Sanremo Giovani 2023 con “Occhi Tristi“, brano che potrebbe permettere loro di entrare direttamente a far parte dei 30 Big in gara a Sanremo 2024.
“Occhi Tristi è la volontà di fare una promessa. Alzare la testa e guardare avanti, come un fiore che piega il proprio stelo per puntare al sole. Metafora della fiducia verso il futuro, quando il presente appare buio. È la descrizione di un rapporto in cui le paure e le insicurezze fanno a botte con l’esigenza reciproca di dedicarsi tutto l’universo, abbandonarsi l’un l’altro e dissolversi, lontano da tutto. ‘Svanire è dunque la ventura delle venture’ (E. Montale)”.
Il brano (testo di Alessandro De Santis e Cecilia Del Bono; musica di Antonio Filippelli e Mario Lorenzo Francese) è dunque una canzone d’amore, di quelle che raccontano un sentimento troppo forte, che attrae e respinge al tempo stesso i due innamorati, così come i poli di una calamita.
sanremo giovani 2023: “occhi tristi”, Videointervista ai santi francesi
Cosa rappresenta per voi il palco del Teatro Ariston?
Alessandro: Il palco dell’Ariston per noi rappresenta un’enorme possibilità. È come se, per la prima volta, fossimo completamente nudi di fronte all’Italia. D’altronde, quel palco rappresenta un po’ la musica italiana. Quindi, è una bella scommessa.
“Occhi Tristi” parla di una promessa. Ce n’è una che oggi vorreste fare a chi vi ascolta e vi sostiene?
Alessandro: La promessa è che cercheremo sempre di dire la verità alle persone che ci ascoltano. Di fatto, stiamo cercando di fare una sorta di patto con la verità, perché crediamo sia l’unico modo per rimanere in vita e anche il più vero e sincero per esporsi.
Ci dite un pregio e un difetto l’uno dell’altro?
Alessandro: Mario è una delle poche persone che riescono a farmi sentire al sicuro… è affidabile. Il suo peggior difetto, invece, è che sbatte le porte.
Mario: Alessandro riesce a tirar fuori la poesia dalle cose più semplici, ma si addormenta sempre nei posti sbagliati.
Foto di copertina di Silvia Violante