Non so se ci sarai è il nuovo singolo della cantautrice Symo, il brano (di cui vi abbiamo parlato qui) è una ballad rnb che racconta di una storia d’amore che ha come palcoscenico Roma, la città della cantante.
Questo singolo, che apre un nuovo capitolo nella vita artistica di Symo, arriva dopo il successo dell’#Africachallenge, lanciata dalla cantautrice su TikTok, la piattaforma social del momento.
Symo sulle note del suo brano Africa, ha invitato la community a reinterpretare con vari video, il messaggio della canzone, un afrobeat che affronta il tema degli stereotipi con cui convivono le donne che hanno caratteristiche fisiche diverse donate dalle proprie origini, in questo caso in particolare origini africane.
La challenge è stata molto seguita e ha dato vita a un vero e proprio melting pot virtuale tra giovanissimi di diverse etnie.
Per l’occasione abbiamo realizzato un’intervista alla cantante
Intervista a symo
Non so se ci sarai è il tuo nuovo singolo, di cosa parla questa canzone?
La canzone parla di una storia d’amore e di ciò che si prova nella fase iniziale dove sei coinvolta ma anche insicura.
Nel brano dici “Io emozionata cosi neanche ai tempi di scuola”, che ricordi hai legati all’adolescenza e al primo amore?
Ma dipende, diciamo che le scuole medie sono quelle che ho vissuto con più intensità e divertimento, tant’è che i miei migliori amici di oggi sono i miei compagni di classe di allora. Riguardo ai primi amori nati a scuola, posso dire che erano nati solo per me, non ero mai corrisposta!
Nei tuoi brani c’è una forte componente rnb, da dove nasce la passione per questo genere?
Da ciò che ho ascoltato sin da piccola. Tutta la black music in generale. L’ Rnb anni 90/2000 poi mi ha accompagnata nella mia crescita.
Hai fatto una challenge su TikTok, com’è nata l’idea e che messaggio volevi mandare?
È nata per gioco, ho voluto riproporre una mia vecchia canzone in stile “Tik tok”.
Poi mano a mano è diventata virale, molti ragazzi e ragazze hanno reinterpretato Africa o perché semplicemente hanno apprezzato il sound della canzone o perché si sono sentite colpite dal testo e del contenuto che parla dei giudizi stereotipati a cui siamo continuamente sottoposti noi Italiani neri, in questo caso afro discendenti. Il brano racconta la mia storia e il legame che ha l’Italia con il paese nativo dei miei genitori.
Come convivono nella tua identità artistica le tue origini africane e il tuo essere una ragazza italiana nata e cresciuta a Roma?
In realtà queste due mie realtà sono esse stesse la mia identità artistica. Io sono questa: parlo romano e quando canto si sentono i miei geni del corno d’Africa.
Nel 2018 hai partecipato a Sanremo Giovani, cosa ti porti dietro da quell’esperienza, ci torneresti? Ti piacerebbe prendere parte a un talent show?
Sicuramente è un esperienza che non ricordo con grande entusiasmo ma mi ha reso la ragazza forte che sono oggi.
Questo tipo di format, così come i talent, sono un arma a doppio taglio, possono portarti in alto, ma se fallisci lo fai davanti a tutti e quando cadi dall’alto ti fai molto male.
Com’è stato cantare con Antonello Venditti? Come l’hai conosciuto?
Ho reinterpretato un suo brano Sora Rosa postando il video su YouTube, lui lo ha visto e mi ha fatta chiamare per aprire il suo concerto. È stato un esperienza indimenticabile mi sono misurata con un grande artista davanti a un grande pubblico.
Riguardo sempre alla musica rnb, in Italia non c’è mai stato un vero e proprio rappresentante del genere. Quale pensi sia il motivo di questa mancanza?
In realtà ultimamente qualcuno ha parlato di artisti che fanno rnb in Italia, ma si fa fatica magari a diventare “popolari” con un genere che non è nostrano, credo sia per questo.
Cosa dobbiamo aspettarci in futuro: altri singoli, un album o magari delle collaborazioni?
Altri singoli sicuramente, al momento non si parla ancora di album.