Ieri sera il Fabrique di Milano si è infiammato di fronte al sold out del terzo, e purtroppo per ora ultimo, live del Thomas Live, il primo tour di Thomas che ha fatto tappa nel capoluogo lombardo dopo la data zero di Crema e il concerto all’Atlantico di Roma.
Una scaletta che comprendeva 10 brani del secondo progetto discografico, Thomas, 5 del primo EP, Oggi più che mai, e alcune cover che hanno spaziato da Michael Jackson, punto di riferimento indiscusso del giovane artista, alla bellissima Fast Car di Tracy Chapman. Venti canzoni in cui Thomas ha potuto mettere in luce ogni aspetto della sua personalità artistica fatta di tanto studio, applicazioni e di quella punta di perfezionismo che è raro trovare in artisti così giovani.
Thomas ha cantato (sempre benissimo), suonato la chitarra, il pianoforte e, sopratutto, ballato tanto creando una precisa identità visiva per ogni brano e dando vita ad uno spettacolo in cui corpo e musica sono una cosa sola come ci ha raccontato il cantante nell’intervista che trovate in questo articolo.
Prima del concerto abbiamo chiesto a Thomas come vive questo Thomas Live, quali sono le canzoni che lo stanno stupendo maggiormente dal vivo, indagato sulla scelta del brano di Michael, Human nature, una canzone bellissima che Mr Jackson ha smesso di eseguire dal vivo nel 1993. E infine abbiamo scoperto, parlando con gli addetti ai lavori dietro le quinte, la passione di Thomas per tutto quello che riguarda la dinamica del concerto, dalle scenografie alle luci…
Scoprite meglio con noi quale è stato l’impatto di questo giovane artista con la dimensione live nel suo primo tour. Buona visione!