Oggi All Music Italia ha il piacere di presentarvi la prima parte di una video intervista a Virginio recentemente tornato nelle radio italiane con un brano, Hercules, che ha spiazzato tutti.
Una canzone composta fianco a fianco con grandi autori negli States, cantata in lingua inglese e arrangiata da Corrado Rustici. Un brano in cui testo e musica si amalgamano alla perfezione con una cura del suono assolutamente rara nel nostro paese.
Scoprite con noi il percorso intrapreso dal cantante alla ricerca della sua identità più vera.
Sono passati più di tre anni da quando nelle radio passava La Dipendenza, secondo estratto dall’album Ovunque. Dopo l’estate del 2013 Virginio cantante si è eclissato dando maggiormente spazio a Virginio autore e, soprattutto al Virginio uomo.
Il cantautore ha iniziato un’importante collaborazione con Laura Pausini scrivendo due dei tre singoli estratti dal suo Best of, Limpido e Dove resto solo io, quindi ha sentito l’esigenza di fermarsi prima di volare negli States dove ha iniziato un importante stage di scrittura insieme ad autori americani grazie a Roberto Mancinelli per tornare ad ottobre di quest’anno stupendoci con Hercules, scritta insieme a Andy Marvel (35 milioni di copie vendute con Celine Dion e collaborazioni con Jason Derulo, tra gli altri) e Dimitri Ehlirch (Moby, Westlife).
Chi segue All Music Italia sa che il sottoscritto non realizza moltissime interviste (per fortuna ho dei validi collaboratori), ma ce ne sono alcune che tengo particolarmente a fare in prima persona. Sono quelle con artisti che so che potranno lasciarmi qualcosa a intervista finita, quelli che hanno tanto da dire e da insegnare, ma devi riuscire a chiederglielo nel modo giusto. Virginio è uno di questi artisti.
Nelle prime domande ho voluto scoprire insieme a voi l’importanza che hanno il tempo e lo spazio per lui, e che differenza ha trovato nel modo di lavorare in America.
Il tempo perché il suo secondo album si intitolava Finalmente e arrivava a cinque anni dal primo disco, un’attesa che allora potrà essergli sembrata eterna, eppure il ragazzo è cresciuto ed ora è lui ad avere capito l’importanza di saper aspettare.
Lo spazio, simboleggiato dal titolo del suo secondo album Ovunque, perché il viaggio è una caratteristica importante nella formazione di Virginio.
Che dire, vi lascio alle parole di un’artista che non vive DI musica ma PER la musica.
Buona visione
TO BE CONTINUED…