Oggi vi proponiamo la seconda parte della video intervista con uno dei giovani cantautori più talentuosi e sensibili del panorama musicale italiano, Virginio.
Dopo la prima parte (che potere trovare qui in caso ve la foste persa), nelle nuove domande ho voluto approfondire con il cantautore il mondo che si nasconde dietro al suo nuovo singolo, Hercules.
Hercules è un brano che mantiene tutte le caratteristiche dello stile di scrittura e interpretativo di Virginio ma che, allo stesso tempo, è una naturale evoluzione del suo percorso di crescita artistica.
Quello che sicuramente colpisce da subito al primo ascolto è la cura nel suono e negli arrangiamenti di questo nuovo brano prodotto da Corrado Rustici e scritto insieme a due grandi autori internazionali: Andy Marvel e Dimitri Ehlirch.
La matrice della canzone rimane pop eppure allo stesso tempo viene “contaminata”, creando una perfetta alchimia, con la presenza di una chitarra rock e di un coro gospel.
Ma non fatevi ingannare dal primo ascolto che, probabilmente, vi spiazzerà in quanto vi troverete di fronte ad una produzione diversa (e coraggiosa) per il mercato italiano; Hercules mantiene intatta la cifra stilistica da cantautore pop e interprete energico e raffinato, di Virginio.
Hercules non è altro che la perfetta evoluzione della musica del cantautore, un brano in inglese non perché oggi sembra vada di moda cantare in inglese (la prima canzone di Virginio, scritta a 13 anni, è stata composta in inglese), ma semplicemente perché “è nato così e adattarlo alla lingua italiana sarebbe stata una forzatura…“.
Oggi Virginio è un ragazzo con più consapevolezze, libero da ogni etichetta e aspettativa che la tv, nel bene e nel male, ti imprime addosso… ed Hercules non è altro che il primo tassello di questa interessante maturazione artistica.
“…per noi è molto più semplice maneggiare l’infelicità che la felicità… a volte la felicità ti mette quasi in imbarazzo…“
Buona visione!