Disponibile da venerdì 4 ottobre sia in vinile che in CD, 10 Amori (Momy Records, Concerto / BMG) è il nuovo album di Marco Masini, prodotto da Gianluca Tozzi e Milo Fantini.
Al suo interno tutti gli amori di una vita, quelli che rimangono appiccicati addosso per sempre, dando la certezza dell’esistenza di un legame tra il passato e il presente e creando la speranza di un domani in cui credere.
“È sempre una scommessa uscire con un album. E la scommessa è sperare che qualcuno capisca il tuo nuovo pensiero. Un pensiero che cambia ad ogni piccolo movimento di questo mondo, a ogni coincidenza o destino già scritto ma non preventivato, oppure semplicemente perché ti accorgi di essere cresciuto”.
MARCO MASINI, “10 AMORI”: LA VIDEOINTERVISTA
MARCO MASINI, “10 AMORI”: GUIDA ALL’ASCOLTO
10 AMORI (PROLOGO)
Quanti sono gli amori veri nell’arco di una vita? Per fortuna più di uno. Le storie d’amore importanti, ma anche l’amore per un figlio, per i genitori, per le proprie passioni, per se stessi. Forse si possono contare sulle dita di due mani. 10 canzoni, 10 amori raccontati “che tengono insieme il passato e fanno ancora parlare al futuro”.
ALLORA CIAO (scritto da Marco Masini e Antonio Iammarino, che lo hanno anche prodotto insieme a Cesare Chiodo)
In questo brano dolcezza e amarezza si fondono nel racconto di un amore che è finito, non senza rimpianti e ricordi che feriscono, ma che rimangono come istantanee indelebili. L’ultima immagine, quella del suo andare via, torna in mente dolce e amara, insieme alla certezza di aver sprecato qualcosa di bello.
UN POSTO PICCOLO
Una contraddizione insanabile: da una parte il bisogno di scappare via quando si sta insieme, dall’altra la sofferenza per quella mancanza insopportabile e il desiderio di tornare uno accanto all’altro. Insomma, un cerchio senza soluzione, che non fa mai stare bene: “con un colpo di vernice si può guarire più veloce, ma guarire non ci piace”.
NON È UNA SCELTA
Quando ci si innamora di qualcuno che ha un’età molto diversa, le paure e i dubbi sul futuro si scontrano con la bellezza indispensabile dello stare insieme, dell’essersi trovati qui ed ora.
DOVEVAMO ESSERE NOI
Le grandi aspettative che si coltivano da ragazzi, dai tempi della scuola, quando senti che la tua generazione è diversa dalle altre e sicuramente non commetterà gli stessi errori di quelli che sono venuti prima. Poi passa il tempo e, da adulti, guardandosi indietro, ci si accorge che non siamo stati poi così diversi, non siamo stati migliori: “sapessi almeno cosa siamo per davvero, abbiamo fatto solo un indelebile casino”.
PARLARE AL FUTURO
Guardarsi allo specchio e domandarsi se è questa la vita che volevamo. Chiudersi a riccio, difendersi da ogni tipo di emozione per non correre il rischio di stare male, è davvero vivere? “Una vita che odora di vero mi fa più paura che stare da solo”.
MA PER TE SI
Trovare l’amore quando non ci credevi più, quando non ci pensavi neanche più. E cambia il modo di vedere le cose: non è più l’incanto incosciente dell’adolescenza, ma – improvvisamente – sentire che ci si può fidare di qualcuno, che si può pensare in due, dà un senso diverso a tutto.
LEGGERO
Un uomo solo, schiacciato dal peso delle cose della vita, si mette al volante di notte, diretto verso il mare. Vuole staccare dai pensieri, respirare, bere un mojito, vedere gente che balla e si diverte, sentirsi leggero. La serata non andrà come sperava.
QUALCUNO MI HA DETTO DI TE
Da un passato lontano riemerge il ricordo di una persona che era stata importante, ma aveva scelto di andare via, per inseguire la sua vita altrove. Dicono sia tornata a vivere in città, che le cose poi non sono andate come aveva immaginato: “qualcuno mi ha detto di te, che il tempo ti ha cambiata ma sei sempre uguale, con quell’abilità di farti ancora male”.
SPLENDIDO
La difficoltà, per un genitore separato, di vedere suo figlio solo una volta alla settimana e coltivare il rapporto con lui, vederlo crescere, in quelle poche ore concesse: “finisce troppo presto il nostro venerdì, ma non pensarci adesso mentre siamo qui… a tenere in piedi il mondo, tu ed io”.
DUE FIDANZANTI DEGLI ANNI ’30
Tuo padre e tua madre, un’altra epoca, linguaggi e alfabeti che non decifravi. Solo adesso che non ci sono più, ti sembra di capire tutto perfettamente: “ho imparato da loro che il silenzio è un manifesto, un gelato piano piano allo stesso tavolino”.
10 AMORI (EPILOGO)