10 Ottobre 2024
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10 Ottobre 2024

Naska presenta il suo terzo album: “Sono il principe del punk rock e unisco le generazioni”

Il completamento di questa parte del percorso artistico del cantautore è il concerto al Forum di Assago a dicembre

naska the freak show intervista
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Naska ha parlato ai nostri microfoni del suo nuovo album, in uscita l’11 ottobre, The Freak Show senza risparmiarsi e con la felicità di chi sa di avere portato a casa un buon lavoro. Un lavoro che non sarebbe stato lo stesso senza la presenza del suo cane, Dobby.

«Mi ha cambiato tanto. Sono stato cinque anni in casa con Simone Panetti ma lui è un po’ asociale. Io soffro stare da solo e Dobby mi fa troppa compagnia, sento meno la solitudine e soffro molto meno lo stare da solo. Parlo di questo tema in Piccolo, una delle canzoni più difficili che ho scritto. Tratto il tema della solitudine, del panico e della salute mentale ed è anche l’ultima che ho scritto del disco».

Un album che non contiene ballad, è interamente punk rock.

«Ci sono ma sono camuffate, sembrano più canzoni rock. Non ho pensato sul come fare una canzone o l’altra, quando sono in studio mi libero da ogni paletto e schema. Anche il concept è arrivato alla fine, dopo avere scritto Pagliaccio. Con il disco pronto ho deciso che doveva prendere le sembianze di questa canzone».

«Nel disco ci sono sia Diego, sensibile e riflessivo, mentre Naska lo trovi più in canzoni dove sembro più uno scappato di casa. Diego però c’è, è ben presente soprattutto quando racconto di dovere mettere la maschera nelle giornate più tristi e salire sul palco. Come racconto in Pagliaccio, quando salgo sul palco dimentico i problemi e diventa la medicina».

Citi i Nirvana. Sei più grunge o più punk rock?

«Ora che ci penso, Diego è più grunge e Naska è punk rock, American Pie, gin tonic».

Parli ai millennial ma anche alle nuove generazioni.

«Sì, agli spettacoli vedo i più giovani ma vedo anche i miei coetanei e mi piace essere l’anello di congiunzione tra questi due mondi. Mi piace essere definito anche il principe del punk rock, è un genere che non andava più ma io ho voluto riportare con le unghie e con i denti tutto in auge».

Non ci sono feat tranne Gemitaiz.

«Non mi piace mettere i feat, i dischi sono personali. Berlino era un singolo, era meno personale per quanto vera. Trovo difficile chiedere a qualcuno che non sia me di fare una strofa in un brano dove parlo di me. Ho pensato ai Finley o ai La Sad e sì, farei altri pezzi con loro ma non nei miei album. Se proprio dovessi scegliere qualcuno, da piccolo ero fan di Madman, Gemitaiz e Salmo. Manca solo Salmo…».

Il percorso è iniziato ma adesso arriva il completamento finale, il Forum.

«Non ho ansia da palcoscenico, non l’ho mai avuta. Odio aspettare, ma davvero tanto, e odio aspettare due mesi per fare il Forum. Farò passare il tempo facendo cyclette con le signore. Sul palco farò tutti e tre i dischi in ordine cronologico sparso. Ci saranno gli ospiti, qualcuno che canterà e qualcuno no. Dobby ci sarà sicuramente».

“THE FREAK SHOW”: VIDEOINTERVISTA A NASKA