Durante la settimana del Festival di Sanremo 2024 abbiamo incontrato Etta, che ci ha parlato del concetto di “punk” e del suo nuovo singolo, “Amadeus” (B Music Records / ADA Music Italy), in cui critica un sistema che spesso viene replicato in tantissime realtà lavorative, dove alle donne sono riservati ruoli marginali il cui fine ultimo è quello di agevolare e sostenere l’uomo di turno.
“Amadeus è stato solo un pretesto per farvi riflettere. Ancora troppe discriminazioni, ancora troppe differenze, ancora troppo silenzio in questo mondo, troppo distratto da inutilità e trash.
Oggi, purtroppo, le donne rivestono un ruolo già disegnato, già previsto. Io, invece, voglio rappresentare un tipo di donna forte, che si fa sentire”.
Ma non è tutto! Con sonorità rock, bassi distorti, chitarre stridenti e drumming esasperato, il brano parla infatti anche del cosiddetto “amore tossico” che, come da copione, da un lato comprendi che non fa per te, mentre dall’altro diventa la tua ossessione.
“AMADEUS”, VIDEOINTERVISTA A ETTA
Etta: il rock e le donne
Inquieta e irriverente, Etta utilizza il rock per veicolare messaggi che, il più delle volte, denunciano criticità, soprusi e violenze subite da donne. Ed ecco che i suoi testi parlano di emancipazione, di malessere psicologico, di discriminazione e di quanto sia ancora difficile essere donne emancipate e indipendenti.