Il primo dicembre è stato il giorno di uscita di Oh, Vita!, quattordicesimo album in studio di Jovanotti, a 30 anni dall’esordio di Jovanotti For President.
L’occasione per incontrarlo è stata la conferenza stampa di presentazione del nuovo lavoro, svolta a Milano nel temporary store Jova Pop Shop di Piazza Gae Aulenti a Milano, trasmessa in diretta sulla web tv Jova Tv, oltre che su altri siti web, esempio di una multicanalità che è da sempre un segno distintivo di Lorenzo.
L’artista di Cortona descrive il lavoro come un nuovo inizio e per l’occasione si è affidato alle sapienti mani di Rick Rubin, produttore americano di fama internazionale che con il suo tocco ha reso il lavoro un vero e proprio unicum nel panorama nazionale, una perla di musica italiana la cui portata è ancora tutta da scoprire.
“Mi sono ritrovato come 30 anni fa quando per la prima volta entravo in studio con Claudio Cecchetto. Volevo essere all’altezza della situazione” spiega Jova “Sono felice di questo disco, che considero un pezzo di vita e la sua importanza per me non è discutibile.”
Il disco si muove su due livelli paradossalmente opposti. Da una parte c’è il cantautore con brani in cui la predominanza è data dall’utilizzo della chitarra acustica, mentre dall’altra c’è una forte impronta hip hop. “Nelle 14 tracce ci sono due dischi diversi senza una apparente via di mezzo. Manca totalmente il pop elettronico che aveva contraddistinto i miei ultimi lavori”.
Rick Rubin ha sicuramente dato un’impronta che si può riconoscere solo dopo innumerevoli ascolti e nel racconto di Lorenzo sono significative le prime parole che il produttore di Malibu ha pronunciato: “Ho ascoltato la tua musica e ho visto i tuoi numeri. Non posso aggiungere nulla e non sono la garanzia di niente. Mi piaci come artista. Io posso regalare qualcosa a te e tu a me come musicista.” Rubin ha lavorato ai pezzi senza conoscere i testi, ma affidandosi solamente a un canovaccio fornitogli da Jovanotti affermando: “La canzone mi deve arrivare al di là del testo.”
Come detto con Oh, Vita! si chiude un ciclo durato 10 anni che è terminato con Lorenzo 2015 CC, che è stato un album strano, a tratti visionario che ha regalato 30 canzoni tra cui innumerevoli singoli radiofonici. Lorenzo si è anche soffermato sulla differente tipologia di lavoro intrapresa con Rick Rubin, rispetto a quella che aveva contraddistinto gli ultimi lavori in studio con Michele Canova.
“Il disco è volutamente scarno ed è stato concepito come un’opera d’arte. Mi sentivo nudo e i testi mi si presentavano in faccia per come erano. Nel disco non è stato utilizzato l’autotune per correggere imperfezioni (solo in un brano con la voluta intenzione di creare la voce di un robot che canta una canzone d’amore su una base suonata da un piano leggermente stonato) e ho dovuto fare i conti con tutti i miei limiti, anche con la mia S. Canova, invece, per esempio registra molte voci per poi crearne una sola. E’ un approccio completamente diverso, ma ugualmente funzionale.”
Il periodo è d’oro per Jova proseguirà con un tour nei palazzetti con date che celebreranno questi 30 anni di musica proponendo solo alcuni brani del nuovo album (si è parlato di 7 già provati con la band) e altri in una versione diversa, in linea con la nouvelle vague imposta dal lavoro con Rubin. “Questo disco getta una luce positiva e diversa sul passato. Questo significa che ho voluto rileggere i vecchi brani in una chiave rock & roll più scarna ed essenziale.”
Parlando di multicanalità non si può non menzionare il docufilm Oh, Vita! Making An Album che sarà in 45 Multisala Uci Cinemas in tutta Italia il 10 dicembre con una prima proiezione alle 10 del mattino e l’ultima a tarda sera. Un racconto della produzione dell’album con uno sguardo attento a ogni fase. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito http://jovaday.ucicinemas.it.
Altro esempio è Sbam! (che è anche il titolo di uno dei brani), una rivista che è anche un libro, un almanacco, un diario di viaggio, che si avvale del contributo di Giovanni Soldini, Davide Toffolo, Vasco Brondi, Federico Taddia, Dave Eggers e molti altri, senza dimenticare una sezione in cui si cita Gabriel Garcia Marquez.
E come dimenticare il temporary store Jova Pop Shop? Un vero e proprio negozio, realizzato da Universal Music in collaborazione con Mondadori Store, sito a Milano in Piazza Gae Aulenti, 4 – Torre C nel quale acquistare musica e merchandising marchiato Jovanotti che viene descritto così: “E‘ uno spazio, un negozio, un ritrovo, un social club, un laboratorio, una sala da ballo clandestina, uno spaccio di figate che apriremo a Milano in occasione dell’uscita del disco.” L’incasso di alcuni oggetti di merchandising in tiratura limitata sarà devoluto a 4 associazioni:
– LAD Onlus per WanderLAD
– ONLUS La Casa di Toti
– Parco Canile / Gattile del Comune di Milano
– ONLUS SOSPRIMOSOCCORSOCANIEGATTI
“Fai cose che ti gasano” è il principio dettato da Rick Rubin che per Jovanotti è diventato un mantra. E ora non ci resta che aspettare e capire la reazione del pubblico, ma le premesse sono più gratificanti.