Anch’io, da giovane, ascoltavo Grignani, anzi, la musica di Gianluca Grignani era parte della mia vita.
Negli anni ho collezionato così tanti pezzi, rarità, promo, edizioni speciali, in italiano, spagnolo e, se li avesse fatti, anche in cinese, che credo di avere più dischi di Grignani io di Grignani stesso.
In questi giorni che tutti parlano di lui e non della sua musica, voglio andare controcorrente.
A Gianluca gli ho voluto bene come se lo conoscessi personalmente. Anni fa mi avrebbe fatto male leggere quelle cose di lui, ma, crescendo poi, ho capito che è un cantante e non un amico, quindi non è compito mio preoccuparmi della persona. Io sono qui per ascoltare e giudicare la sua musica.
Io la musica di Grignani l’ho proprio amata.
Destinazione Paradiso
La Fabbrica di Plastica
Campi di Popcorn
Il giorno perfetto
Sdraiato su una nuvola
Uguali e diversi
…poi qualcosa, tra me e lui, si è rotto. Siamo cresciuti, come è normale che sia.
Avevo 20 anni quando è uscito Destinazione, 27 con Uguali e Diversi.
Ecco… a 27 anni io (e 30 lui) non eravamo più uguali, ma talmente diversi che la diversità che ci avvicinava prima, era diventata distanza.
Mi piace citare la frase di un film che ho visto recentemente al cinema:
Siamo molto più vicini di quello che credi, siamo come le 11.55 noi…
Ecco, ai tempi di Fabbrica noi eravamo le 11.55, talmente distanti da essere vicinissimi, ma, crescendo, siamo diventati le 12.30 che tu chiameresti mezzanotte e mezza. Quanto di più opposto ci possa essere.
Ho continuato a comprare la tua musica per un po’, ho anche provato ad ascoltarla, ma non l’ho più sentita.
E venerdì, ancora una volta, ci ho provato a sentire la nuova raccolta, quella con i successi dei primi due grandissimi album (a parte qualche eccezione) rivisitati e duettati con dei colleghi. I tuoi colleghi devono volerti proprio bene, devono avere una gran stima di te come artista e della tua musica. Non sono mica tutti Bianca Atzei che duetta con il primo che passa!
Non l’ho comprato il disco e non so ancora se lo farò, ma ho ascoltato tutto l’ascoltabile su Spotify ed è stato un bel regalo, un tuffo nei 20 anni 20 anni dopo, una piacevole scoperta (però spiegami il senso del duetto con Ligabue perché proprio non l’ho capito) e tanto, tanto affetto. Oltre che tanta, tanta musica che ha segnato la storia. Se quella della musica italiana non so, ma la mia l’ha segnata.
La vetrina del negozio di giocattoli, una delle mie canzoni preferite di sempre e che ci sia tra questi 17 pezzi mi fa capire che, forse, non siamo proprio le 12.30, magari siamo le 12.25 o… giù di lì.
Un pupazzo identità
Oggi fugge dal retro
Libero… davvero
Gianluca, ricorda queste tue parole.
Tua affezionata
Mosca Tze Tze