Il 2014 è appena finito e, come ogni anno, mi sento di fare il mio resoconto, perché ai buoni propositi ci ho rinunciato già da un pezzo, tanto so che, entro la prima settimana di gennaio, non me li ricordo più e tutto viene rimandato, come al solito, ad un domani non meglio definito.
Il 2014 è stato l’anno della nascita di All Music Italia e anche mia. Perché io prima del 2014 non c’ero. Qualcuno direbbe che ero latente, ero un bisogno inespresso che il mondo non sapeva di avere, ma non condivido quest’impostazione markettara (da marketing e non da marchette) della mia esistenza. Non c’ero e basta, io sono nata l’anno scorso, prima non c’ero e stop.
In questo anno ne ho combinate di cose, ma soprattutto ne ho dette! I miei articoli preferiti, quelli che mi diverto di più a scrivere sono i WANTED con i quali vado a vedere cosa hanno combinato i cantanti che, dopo i successi degli anni ’90, sono passati un po’ nel dimenticatoio. Alcuni li ho scritti, alcuni ho in mente di farlo ed altri, invece, sono fermi in partenza.
Perché?
Il problema è uno: tutti questi cantanti, che io ho conosciuto come splendidi ventenni, ora che hanno passato la 40ina, stanno tirando su la testa e urlano al mondo CI SONO ANCH’IO!
Quindi immaginate la mia fatica… inizio a documentarmi su un cantante, leggo su Wikipedia che cosa sta facendo (spesso niente di eclatante o giù di lì, sagra della polenta taragna a parte) e butto giù qualche appunto. Poi lo cerco sui Social e trovo pagine non aggiornate dal 2011 in cui, solitamente, si annuncia un prossimo ritorno con frasi ad effetto come presto un nuovo album oppure sto lavorando alle nuove canzoni, non vedo l’ora di farvele ascoltare. I fans che anche loro, come il cantante in oggetto, non sono più dei ventenni ma hanno ormai moglie e figli a carico, commentano con grande entusiasmo, perché noi generazione cresciuta negli anni ’90, ad Amici ci andavamo per parlare e non certo per cantare e i talent show li seguiamo perché la mattina la sveglia suona presto e la sera si rimane a casa a guardare la TV, ma quei ragazzini non li consideriamo dei cantanti veri, perché siamo rimasti che, per fare successo, bisogna mandare le audiocassette registrate nel box a Claudio Cecchetto.
Scrivo il mio articolo, lo rileggo soddisfatta e avvio l’editor delle foto, perché anche l’occhio vuole la sua parte. Torno sul Facebook del mio amato cantante anni ’90 e lì l’amara verità: dopo 3 anni, 7 mesi e 14 giorni lui ha aggiornato quella stramaledettissima pagina pubblicando il nuovissimo inaspettato video di quella canzone di quell’album annunciato 3 anni e mezzo prima e mai arrivato fino a ieri. Impreco in ogni lingua da me conosciuta, lancio la matita contro il muro, stacco con violenza il mouse dalla porta USB e chiudo il notebook in preda alla disperazione. Ho lavorato per niente! Cioè, sono giorni che scrivo di questo tizio che da 3 anni, 7 mesi e 14 giorni manco aggiornava la sua pagina personale se non con foto degne della migliore pet teraphy che ora, appena io finisco di scrivere l’articolo, ecco che spunta con una nuova canzone. E uno poi non si deve inc***are?!!? Ne ho tutto il diritto! Non potevi tacere per 3 anni, 7 mesi e 21 giorni? No! Proprio per 14! Ma la vogliamo smettere con ‘sta storia?
Cioè ragazzi, parliamone! Io avevo in programma il wanted di Stefano D’Orazio (ex Vernice) e la redazione di All Music Italia riceve il comunicato stampa del nuovo pezzo (leggi qui), stavo scrivendo quello dei B-Nario che lanciano la canzone mentre ero già a metà dell’opera (leggi qui), Alessandro Errico pubblica il video e va a fare la serenata a Giorgio Napolitano (qui la mia intervista) e anche Daniele Groff che aveva finito di fare la colletta per il nuovo disco da anni ormai, proprio adesso decide che è arrivato il momento di tirarlo fuori (il disco, leggi qui)!
Io dico BASTA! Non se ne può più. Tanto lavoro (mio) per niente. La sagra del fungo porcino di montagna ha bisogno anche di voi! Non è ammissibile andare avanti così, io non lo accetto proprio.
A questa lista, poi, ci sono da aggiungere quelli che, smessa la carriera sui palchi, iniziano a lavorare dietro le quinte come autori… e sto parlando di nomi tipo Luca Urbani (Soerba) ed Emanuele Dabbono (concorrente della prima edizione di X-Factor… ok ok ok, lo so che negli anni ’90 non lo conosceva nessuno a parte, forse, sua moglie… ma lui è del 1977, quindi ci finisce di diritto nella mia classe candidata ai wanted) che si è messo a scrivere con Tiziano Ferro.
Ragazzi, quindi parlo direttamente a voi: datevi una regolata! Se avete intenzione di tornare alle attività nazionali, prima di farlo, fatemi uno squillo, mandatemi una mail, fatemi dei segnali di fumo. Insomma: avvisatemi perché io non c’ho tempo da perdere e potrei concentrare le mie energie su altre attività, come imparare a suonare la tastiera Bontempi che mi avevano regalato mamma e papà per il Natale 1981! Ho ancora le strisce colorate da appicciare sui tasti!
Iniziamo bene l’anno.
La Mosca Tze TZe