No, quest’anno non rimpiangerò il Festivalbar (anche se, ormai lo sanno anche i muri, mi piaceva davvero), quest’anno ho deciso di seguire il Coca Cola Summer Festival. O almeno provarci.
Ma c’è qualcosa che non riesco a capire.
A parte che lo stanno registrando in questi giorni e si deve votare senza assistere alle esibizioni che verranno mandate in onda in TV tra 15/20 giorni, quindi si va sulla fiducia. Ma ciò che mi è ancora meno chiaro è come sono definiti i giovani.
Quest’anno i sei giovani sono: Artù, Ermal Meta, Irama, Madh, Marianne Mirage e Lelio Morra.
E se, per quattro di loro non ci sono dubbi, per Madh ed Ermal Meta ce ne sono eccome.
Madh giovane è giovane ma l’anno scorso era in gara tra i big, quindi o è entrata in gioco la macchina del tempo, oppure è retrocesso come capita nel calcio. Misteri della TV.
Ma forse il caso ancora più eclatante è quello di Ermal Meta, partecipante all’ultima edizione del Festival di Sanremo oggettivamente nella categoria Nuove Proposte, ma con un curriculum che molti big si sognano di avere a fine carriera. Ermal è attivo sulla scena da 10 anni e non mi riferisco a quando cantava nel box di casa sua coi suoi amici, prima con la band (La Fame di Camilla la più nota) e poi come solista, ma soprattutto ha una lunga lista di collaborazioni che lo fanno entrare di diritto nell’Olimpo della musica italiana.
Francesca Michielin, Antonella Lo Coco, Patty Pravo, Annalisa, Marco Mengoni, Chiara, Francesco Renga, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia, Lorenzo Fragola, Emma, Sergio Sylvestre ed Alice Paba sono solo alcuni dei nomi ai quali Ermal Meta ha regalato una propria canzone o con cui ha collaborato. Vi sembra poco?
Qualcuno potrà controbattere dicendo che un autore non è un cantante e, al Coca Cola Summer Festival, sono in gara i cantanti con le loro canzoni. Allora guardiamo al suo curriculum discografico: il suo debutto da solista è avvenuto dopo 4 dischi pubblicati, uno con gli Ameba 4 (nel 2006!) e 3 con La fame di Camilla. A nessuno verrebbe in mente di dire a Pau dei Negrita che, se un giorno dovesse lasciare la band, dovrebbe ricominciare dalle “nuove proposte”! Allora è solo una questione di vendite?
Anagrafica non credo, perché Ermal ha 35 anni e, se il criterio fosse questo, tra i giovani ci finirebbe quantomeno la ventunenne Francesca Michielin.
Quindi: 35 anni, un curriculum invidiabile e lungo 10 anni, una sfilza di collaborazioni e canzoni di successo, come mai Ermal Meta è un “giovane”?
Visto che ci siete, spiegatemi anche la retrocessione di Madh.
Possibilmente senza tirare in ballo sempre Bianca Atzei.
Vostra… dubbiosa
Mosca Tze Tze