Devo ammetterlo: questa settimana non sapevo proprio cosa scrivere.
Ho perso un po’ il contatto con la realtà della musica, avendo passato gli ultimi giorni più a guardare il fondo del cesso che lo schermo del computer. Non è stata una bella esperienza… e non è stata colpa dell’alcool. Ma per fortuna:
Sì, sono guarita perché la Mosca Tze Tze si piega (in questo caso letteralmente), ma non si spezza… però non sa cosa scrivere. Perché mi sono persa tutte le copertine dei CD post-sanremo, mi sono persa il talent show della Raffaella Carrà, mi sono persa pure l’uscita dell’album di J-Ax per il quale mi sa che mi sono presa una cotta musicale. Già, sabato vado a comprarmi il CD. Io sono vecchia e dei digital download non so che farmene.
E quando mi sono ripresa, mi hanno spedita a fare un corso sulla comunicazione assertiva che tanto lo sappiamo tutti benissimo che io sono tutt’altro che assertiva (e il test che mi hanno fatto fare lo ha confermato: sono aggressiva diretta e indiretta, a parimerito!). Così il risultato è che non ho idea di cosa sia successo nel mondo, non mi ricordo quando sceglieranno il nuovo Presidente della Repubblica e neanche cosa scrivere per il mio articolo del venerdì.
Fino a qualche ora prima di scrivere questo articolo. Ero in palestra che stavo aspettando l’inizio della lezione di step quando mi accorgo che Simone mi ha taggato in una foto: “Mosca, questa ti può interessare!“
La foto è piccola e si legge a malapena, ma non ho trovato di meglio… ma: che cos’è ‘sta roba?!?!?! Devo essermi persa qualcosa di grandioso a non aver visto la prima puntata di Forte Forte Forte (a proposito, in quale giorno della settimana va in onda?)… cavolo, mi sono appena resa conto di averne perse due di puntate… altro che influenza, questo è un vero e proprio black out!!!
Su youtube ho visto qualcosa di davvero… inquietante: ci sono questi ragazzi sul palco, un sacco di ragazzi e un sacco di grandi speranze… questi aspiranti talenti cantano come belle statuine e la Raffa si aggira tra di loro come fosse il tristo mietitore, a suon di musica che alimenta ancora di più questa sensazione. Chi si ferma è perduto e chi viene toccato dal tristo mietitore, muore… ops… dalla Raffaella Carrà viene eliminato.
Altro che assertività! Altro che evitare i conflitti! Altro che tutto: che roba è!?!?!? È… di una tristezza immensa… non so se è peggio il testo, la musica o lei che cammina lentamente, come si fa alle processioni per il miracolo del sangue di San Gennaro! C’è qualcuno che paragona la musica al cammino dei condannati a morte, i famosi walking dead statunitensi.
Il giudizio pare unanime: che schifo! E voi, che ne pensate?
La Mosca Tze Tze (altruista nel scrivervi il testo che si fatica a leggere).
PREGHIERA CE LA FARÒ TESTO
Come sperare per questa emozione
ho dato tutto
ormai è andata
però mi sento come un marinaio
che governa la vela
in un mare agitato
ce la farò
io ce la farò
con un po’ di fortuna ce la farò
come un gabbiano che cerca il suo nido
ho un po’ di paura ma ce la farò
come scalare un’alta montagna
avendo raggiunto quasi la cima
potessi volare fino a lassù
sarebbe la gioia più grande per me
ce la farò
io ce la farò
e adesso che vorrei veder realizzati
tutti i miei sogni
ma se non accade
sarò più forte più forte più forte
e sono sicuro che ce la farò
con un po’ di fortuna ce la farò
come un gabbiano che cerca il suo nido
con un po’ di paura
ma ce la farò
come tirare in porta un rigore
per niente al mondo ti va di sbagliare
facile dire “se non è oggi, sarà domani ma ce la farò”