24 Dicembre 2018
di Disturbo della quiete pubblica
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24 Dicembre 2018

Il cantante di Sanremo 2019 è maschio e ha 38 anni… anche quest’anno la f**a tocca portarla da casa

La Mosca Tze Tze analizza il cast del Festival di Sanremo 2019 e suddivide i cantanti in 5 categorie a partire da "Who is...?"

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L’identikit del cantante di Sanremo 2019 è facile: maschio, 38 anni.

Non scendo nei dettagli del colore degli occhi e del peso, soprattutto del peso, perché siamo sotto Natale ed è una variabile decisamente crescente.

I 24 concorrenti del Festival di Sanremo 2019 sono 44 soggetti che saliranno, da soli o in compagnia, sul palco musicale più ambito d’Italia.

Di questi 44 soggetti (ho spacchettato le band!) sono 38 maschi e 6 femmine, che già si spreca l’hashtag #anchequestannolafigalaportoio come quello già lanciato lo scorso anno da Michele Monina. Maschi battono femmine 86% a 14%.

Se consideriamo i duetti mezzo e mezzo e le band 1 (tanto sono tutte di maschi, non c’è problema a ripartire), va un po’ meglio, ma ci tocca sempre portare la figa da casa. Maschi 79% e femmine 21%.

Alla faccia delle quote rosa.

Che le femmine, oltre ad essere poche, ce le mettono tutte in coppia con un maschio. Non si sa mai a che potrebbe succedere a far salire una donzella sul palco da sola! Avranno mica paura del Girl Power?

Sono solo 4 le donne che partecipano al Festival di Sanremo da sole: Anna Tatangelo, Arisa, Loredana Bertè e Paola Turci.

Di Federica Carta e Patty Pravo non si sono fidati. Sarà che sono la più giovane (10 gennaio 1999) e la più vecchia (9 aprile 1948) in gara.

Il nostro cantante medio, maschio naturalmente, è nato il 3 agosto del 1980. Ha 38 anni compiuti.
Questo risultato è influenzato dai Boomdabash e Livio Cori, di cui non ho trovato le date di nascita. Livio è del 1990, non so quando… ho messo 1° gennaio. Dei Boomdabash non c’è scritto da nessuna parte. Stop.

Oltre a questo discorso prettamente anagrafico, vorrei suddividere i cantanti in qualche categoria agli occhi dei miei coetanei, quelli che vanno a lavorare in macchina ascoltando distrattamente da almeno 4 lustri la stessa radio commerciale che ascoltavano a 18 anni.

Il nostro ascoltatore tipo, leggendo il cast di Sanremo, la penserebbe più o meno così: e i big dove sono?

Lui, all’incirca 45enne con minori a carico ed un mutuo da pagare, leggendo il cast di Sanremo 2019 la prima categoria che creerebbe sarebbe: “who is…?” per non dire “chi c***o è“.
Who is può essere suddivisa in 2 sotto categorie: trap ed indie.

Il nostro utente medio ha conosciuto la parola trap poche settimane fa al telegiornale, ma non ha mai ascoltato Sfera Ebbasta in vita sua. Al massimo ha accompagnato il figlio adolescente a qualche concerto.
Per lui Achille Lauro è un armatore napoletano o è la nave a lui intitolata dirottata nel 1985. E una barca a Sanremo al massimo ci attracca, non certo ci va a cantare.
Ghemon lo cerca su Google e… niente, neanche a guardare la foto gli viene in mente chi possa essere.

WHO IS TRAP?
Achille Lauro
Ghemon

Il 45enne che ascolta la radio commerciale in auto al mattino non conosce la musica indie. Lui pensa che l’indie arrivi dall’India o al massimo sia la musica dei nativi americani. L’Indipendente per lui è un quotidiano. Quando aveva 18 anni lui quella che non passava in radio era la musica dei centri sociali, non quella indie!
Quindi di Ex Otago, Motta e Zen Circus non ha mai sentito parlare, anche se anagraficamente questi artisti gli sono molto più vicini di quel che pensa.
Cercando su Google l’unica nota di merito che ha trovato su Motta è la sua fidanzata Carolina Crescentini e spera che se la porti a Sanremo. Sul palco.

WHO IS INDIE?
Ex-Otago
Motta
Zen Circus

La notorietà sale quando si inizia a parlare della categoria “Ma questi non sono big“. Si tratta di quei nomi sentiti una o due volte e che, agli occhi del nostro 45enne, non possono essere big perché i big sono altro.
Qui ci finiscono tutti i reduci dai talent, come i due vincitori di Sanremo Giovani, Einar e Mahmood (“Saranno mica big questi?!“).
Irama lo conosce bene se ha una figlia pre ed adolescente che è rimasta incollata alla TV a vedere Amici Di Maria De Fillipi. Ma a 23 anni sei un ragazzo, non un big.
Discorso analogo vale per Ultimo, lui che i 23 li farà a fine gennaio. Se l’ha (casualmente) ascoltato, di solito pensa che sia bravo, ma… a 23 anni sei un ragazzo, non un big.

I Boomdabash li conosce. Quest’estate hanno fatto il duetto con Loredana Bertè. Sì, ma poi? No, questi non sono big.

Enrico Nigiotti. Non l’ha messo nella categoria Who is, ma solo perché non è trap né indie. È passato troppo tempo dalle sue partecipazione ai talent (2009 Amici ed X Factor 2017, passando anche da Sanremo 2015 Nuove Proposte) perché se lo possa ricordare, ma a 31 anni non è neanche troppo giovane per essere definito big. Però il dubbio rimane: chi è? Quindi non può essere un big.

MA QUESTI NON SONO BIG!
Boomdabash
Enrico Nigiotti
Irama
Ultimo

C’è poi una categoria che il nostro 45enne, per qualche motivo, non riesce ancora a classificare. Non sono emergenti perché hanno un passato discografico importante alle spalle, ma c’è qualcosa, in ognuno di loro, che non lo convince appieno.

Il caso di Anna Tatangelo è emblematico: ha più partecipazioni a Sanremo che anni. Forse solo Bianca Atzei può competere con lei, ma Bianchina ha iniziato dopo.
Anna, classe 1987, ce la ricordiamo da talmente tanto tempo che tutti pensiamo abbia all’incirca 40 anni. Invece ne ha solo 32 da compiere.
2002 2003 2005 2006 2008 2011 2015 2019
Otto partecipazioni a Sanremo in 17 anni di carriera, in pratica un anno sì e un anno no. Fossi in lei prenderei casa in Liguria.

Arisa è brava. Arisa però fa delle Stories strane su Instagram (sì, il nostro 45 enne guarda le Stories su Instagram, anche se non le sa fare o non ha voglia di farle).
Arisa è del 1982, quindi non è “giovane”. Arisa ha partecipato a Sanremo per la prima volta nel 2009 con degli occhiali rotondi e vestita in modo strano, poi è cambiata. Forse è diventata ancora più bizzarra.
Pure lei, in quanto a frequenza di partecipazioni al Festival si difende bene. Ha solo iniziato più tardi rispetto a Lady Tata: 2009 2010 2012 2014 2016 2019
Sei in 10 anni. Alla faccia degli anni alterni.

Simone Cristicchi lo conosce. Fuori dal giro dei big come genere/personalità/tipo.
Di lui ricorda Vorrei Cantare come Biagio Antonacci e Ti Regalerò Una Rosa, con cui vinse Sanremo nel 2007.

Senza un’appropriata definizione ci sono anche i tre ragazzi de Il Volo. Così giovani (nati tra il 1993 e il 1995) ma così vecchi allo stesso tempo. Eppure vendono un sacco. Loro sono ciò che all’estero pensano dell’Italia. Come se tutti, nel 2018, andassimo in giro a cantare a pieni polmoni O Sole Mio… mentre vorrei far notare agli altri abitanti del mondo che qui la musica che va per la maggiore è quella trap. Non ho altro da aggiungere.

Daniele Silvestri il nostro 45enne se lo ricorda con il megafono e Kunta kinte. Certamente un big, uno che è nel giro da tanti anni, uno che ha la sua storia, che ha una storia, che sa quel che fa. Uno, però, che in TV non è che lo vedi tanto e, se non vai in TV la gente si dimentica di te. Quindi, periodicamente, torna a Sanremo per dire “Io esisto“, presenta belle canzoni, hanno successo e torna a fare quello che gli piace.

I Negrita il nostro 45enne li ha visti in concerto, anche al Leoncavallo (pur non essendo un frequentatore di Centri Sociali). I Negrita hanno una storia e a Sanremo ci sono già stati nel 2003 con Tonight, ma siamo sicuri che quella sia proprio la loro dimensione? Tra fiori e paillettes?

Paola Turci a Sanremo ci è stata già parecchie volte, in quanto a numeri più di Tatangelo e Arisa. 1986 1987 1988 1989 1990 1993 1996 1998 2001 2017 2019. Con questa siamo a 11. Quasi un record.
Lei ha sempre qualcosa da dire su quel palco, però, per fortuna sua, è difficile inquadrarla in una categoria.

UNDEFINED
Anna Tatangelo
Arisa
Simone Cristicchi
Il Volo
Daniele Silvestri
Negrita
Paola Turci

Ci sono due cantanti del cast che meritano una menzione speciale: quelli che piacciono alla moglie. Ogni volta che la moglie (fidanzata, amante o chi essa sia) li vede in TV, ha una crisi ormonale che la riporta a quando sentì per la prima volta Angeli Nel Ghetto cantata da un tipo con gli occhi azzurri e i capelli sparati in aria.

Quando salgono sul palco Nek e Francesco Renga, il mondo della moglie del 45enne si ferma per 4 minuti. Lei fissa il televisore 50′ 4k super ultra HD che lui ha comprato per guardare le partite di Serie A, lei fissa la TV con un principio di bava alla bocca lanciando di tanto in tanto uno sguardo schifato alla pancia dilatata di suo marito.
La moglie del 45enne in quel momento è uguale alla loro figlia adolescente quando vede Irama.
E niente, loro potrebbero cantare qualsiasi cosa, tanto le cose importanti per lei sono altre.

QUELLI CHE… LA MOGLIE DEL 45ENNE
Francesco Renga
Nek

Due cantanti vanno messe per forza tra Le Dive. Loro sono Patty Pravo e Loredana Bertè. Due donne nel giro della musica da prima che il nostro 45enne nascesse, due donne che la musica l’hanno fatta e continuano a farla sapendosi rinnovare più di quelli che, dalla carta d’identità, potrebbero essere i loro nipoti. Ma nel ruolo delle nonne non ce le vedo proprio.

LE DIVE
Loredana Bertè
Patty Pravo

Ho lasciato volutamente fuori da queste categorie i featuring, anche se la Patty l’ho citata. Questi sono i featuring improbabili, quelli che non ti aspetti e che speri ti sorprendano.

Federica Carta & Shade il nostro 45enne non sa chi siano. Anzi, si chiede, nonostante abbia letto tutta la sua biografia su Wikipedia, come mai una cantante del 1999 con un passato discografico che ha la profondità temporale del latte fresco sia tra i big. Cos’ha fatto lei più di Einar e Mahmood per meritarsi quel posto?
Sarà per merito di Shade? Sì, ma chi è Shade? Boh.

Patty Pravo con Briga. Della Patty abbiamo già detto ed è per merito suo che Briga, il rapper transitato da Amici (fonte web) finisce all’Ariston. Su di lui il buio totale.

Nino D’Angelo con Livio Cori. Tutti dicono che sul palco ci sarà Liberato. Ne parlano come se fosse una gran cosa, come se fosse l’evento dell’anno, come se tutti dovessimo conoscere Liberato. Sul web tutti si chiedono chi si nasconda dietro l’identità di Liberato (Livio Cori?), ma il nostro 45enne si chiede: chi cavolo è Liberato?

Ecco. Questo è il mio Festival di Sanremo 2019.
Chi vincerà secondo me?

Non lo so e non perché non ho ancora ascoltato le canzoni, quelle non contano niente ormai.
Comunque questo cast mi piace!

Vostra
Mosca Tze Tze