A questa mia nuova rubrica mensile ci ho pensato di domenica mattina mentre sfogliavo una famosa rivista femminile. Però chiedo il vostro aiuto.
Come sapete, All Music Italia è nella Versione Beta, una sorta di periodo di prova per trovare il nostro posto nel mondo (siamo come degli adolescenti, insomma). Per questo vi proporrò due argomenti, due possibili rubriche e sarete voi a scegliere quale, da settembre, verrà sviluppata mensilmente. Quindi questa settimana e la prossima pubblicheremo due pilot, come fanno gli americani con le serie TV e poi lanceremo un sondaggio e decideremo insieme quale percorso seguire. Vi piace l’idea?
Dai, ora iniziamo con il primo argomento: #SanremoSaga.
Ecco, domenica mattina mi sono detta, ma che ne sappiamo noi, ascoltatori di musica nati nell’ultimo quarantennio, dell’evento musicale più famoso d’Italia, della sua storia e dei suoi protagonisti? Personalmente poco, molto poco, se non racconti di nonni e genitori che, negli anni ‘50, ascoltavano Nunzio Filogamo e i suoi amici vicini e lontani risuonare dalle radio di tutto il paese. O che, negli anni ‘60, spiavano dalle finestre dei vicini di casa ricchi che avevano già la TV o quelli che, negli anni ‘70, organizzavano a casa dell’amico che aveva comprato il televisore a colori per vedere la finale come al cinema.
E quindi vai di #SanremoSaga con gli occhi di chi, la storia del festival, l’ha sentita solo raccontare da persone che ricordano quel periodo di rinascita con la serenità dei giovani entusiasti e dei bambini curiosi.
Il Festival di Sanremo nasce ufficialmente il 29 gennaio 1951, ma questa è solo la data ufficiale.
Il primo evento organizzato nella città ligure, però, risale al 1931 e, non se ne capisce molto il motivo, era di canzoni napoletane! Non chiedetemi perché in liguria, nel 1931, ovvero quando mia nonna ancora non sapeva né leggere né scrivere, ma probabilmente sapeva già zappare e fare il pane, qualcuno decise di organizzare un festival di canzoni in dialetto napoletano. Chiaramente in quel periodo la gente c’aveva altro a cui pensare (non so neanche in quanti avessero la radio in casa), si era in pieno regime fascista che, nel 1929, aveva bandito l’utilizzo delle parole straniere dal linguaggio comune. Per fare qualche esempio: il ferry-boat, quello che collega la Sicilia al continente, fu ribattezzato treno-battello pontone, il cognac divenne arzente e la chiave inglese fu la chiave morsa. Ma vennero cambiati addirittura i nomi delle città… avete in mente tutti i nostri splendidi paesi di montagna, rinomate stazioni sciistiche? Ecco, tutti quegli incantevoli posti furono italianizzati, esattamente l’opposto di quel che succede adesso che quasi quasi chiamiamo il babbo dad così, se non ci dà retta, sappiamo pure il perché! Beh, Courmayeur divenne Cormaiore che credo che neanche Alberto Tomba ci sia mai andato a sciare a Cormaiore!
Nel 1931 un contadino (l’agricoltura occupava il 51,7% della popolazione attiva) guadagnava in media 90 lire al mese, contro le 200 lire dell’operaio… quindi l’operaio era oggettivamente ricco!
Entra in vigore il nuovo codice penale, il Codice Rocco, che reintroduce la pena di morte.
Il Giro d’Italia lo vince Francesco Camusso, mentre Francesco Lama vinceva e stravinceva le corse motociclistiche come il Valentino Rossi dei tempi d’oro.
Il 12 ottobre Guglielmo Marconi da Roma inviò il segnale radio che illuminò, a Rio de Janeiro il Cristo Redentore: le comunicazioni radio intercontinentali erano una realtà.
Questo era quello che succedeva nel 1931 ed è ben chiaro, quindi, perché, tra guerre mondiali e varie ed eventuali, si arrivò fino al 1951 per organizzare la prima vera edizione del Festival della Canzone Italiana.
Nel 1951 il capo del nostro governo era De Gasperi.
Il Giro d’Italia lo vinse Fiorenzo Magni e fu assegnata, per l’ultima volta, la maglia nera all’ultimo classificato, Giovanni Pinarello. Vincere la maglia nera era un premio ambito e non semplice: non bastava arrivare ultimi ogni volta, bisognava arrivare sempre e con il ritardo massimo consentito! Il motomondiale lo vinse il britannico Geoffrey Duke, mentre il titolo mondiale piloti di Formula 1 se lo portò a casa Juan Manuel Fangio. Il Milan vince il campionato di calcio.
Miss Italia fu eletta la diciottenne Isabella Valdettaro.
A livello europeo, fu istituita la CECA (Comitato Europeo Carbone e Acciaio), uno dei tasselli che porterà, tanti anni dopo, alla nascita della CEE prima e dell’UE ora.
Le elezioni politiche italiane segnano un calo dei consensi della Democrazia Cristiana che scende dal 49 al 38% dei consensi.
Il novembre 1951 è tragicamente famoso per l’alluvione del Polesine.
Questo è lo scenario socio-politico italiano nell’anno della prima edizione del Festival di Sanremo, tenutosi dal 29 al 31 gennaio presso il Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo e presentato da Nunzio Filogamo.
Signori e signore, benvenuti al Casinò di Sanremo per un’eccezionale serata organizzata dalla Rai, una serata della canzone con l’orchestra di Cinico Angelini. Premieremo, tra le 240 composizioni inviate da altrettanti autori italiani, la più bella canzone dell’anno. Le venti canzoni prescelte vi saranno presentate in due serate e saranno cantate da Nilla Pizzi e da Achille Togliani con il duo vocale Fasano.
Era più o meno una serata di musica live al bar: i cantanti si esibivano sul palco mentre la gente sorseggiava il proprio drink al tavolino e camerieri giravano a portare le consumazioni. Le votazioni avvenivano in sala con hostess che giravano tra i tavoli a raccogliere le schede delle preferenze.
I cantanti in gara erano tre che presentarono un totale di 20 canzoni! Ed ora criticano Fazio che ne ha fatte portare due a testa!!!
Canzoni in gara:
Al mercato di Pizzighettone (Nino Ravasini-Aldo Locatelli) Achille Togliani e Duo Fasano
È l’alba (Gian Carlo Testoni-Armando Trovajoli) Nilla Pizzi
Eco tra gli abeti (testo di Enzo Bonagura; musica di Carlo Alberto Rossi) Nilla Pizzi e Achille Togliani
Famme durmi’ (Virgilio Panzuti-Danpa) Achille Togliani e Duo Fasano
Grazie dei fiori (Gian Carlo Testoni-Mario Panzeri-Saverio Seracini) Nilla Pizzi
Ho pianto una volta sola (Dino Olivieri-Pinchi) Nilla Pizzi
La cicogna distratta (Carrel-Aldo Valleroni-Da Rovere) Duo Fasano
La luna si veste d’argento (Vittorio Mascheroni-Biri) Nilla Pizzi e Achille Togliani
La margherita (Ester B. Valdes) Nilla Pizzi e Duo Fasano
Mai più (Renato Fuselli-Filippo Rolando) Achille Togliani
Mani che si cercano (Gino Redi-Giovanna Colombi) Achille Togliani
Mia cara Napoli (Mario Ruccione-Salvatore Mazzocco) Nilla Pizzi
Notte di Sanremo (Enzo Luigi Poletto) Nilla Pizzi
Oro di Napoli (Angelo Brigada-Umberto Bertini) Nilla Pizzi
Sedici anni (Livio Gambetti-Mario Mariotti-Astro Mari) Achille Togliani
Sei fatta per me (Giovanni Fassino-Guido Quattrini) Achille Togliani e Duo Fasano
Serenata a nessuno (testo e musica di Walter Colì) Achille Togliani
Sorrentinella (Saverio Seracini-Arrigo Giacomo Camosso) Duo Fasano
Sotto il mandorlo (testo di Gian Carlo Testoni e Mario Panzeri; musica di Carlo Donida – edizioni musicali Radio Record Ricordi) Duo Fasano
Tutto è finito (Danilo Errico-Otello Odorici-Sergio Odorici) Nilla Pizzi
Vinse Nilla Pizzi con la celeberrima Grazie dei Fiori che collezionò 50 voti.
Al secondo posto arrivò La luna si veste d’argento, interpretata da Nilla Pizzi e Achille Togliani e al terzo Serenata a nessuno, interpretata da Achille Togliani. Il Duo Fasano rimase a bocca asciutta.
E non mancarono le polemiche, perché ogni buon festival che si rispetti ha la sua polemica: Nilla Pizzi aveva presentato anche Ho pianto ancora che però venne esclusa dalla fase finale dalla manifestazione!
Ecco la dichiarazione di Nilla Pizzi sulla sua vittoria:
«Mi sembrò una cosa fatta in famiglia. Cantai nove canzoni con il foglietto del testo in mano: anche se ho avuto sempre buona memoria quella sera temevo di dimenticare le parole. Quando mi dissero che aveva vinto Grazie dei fior non provai nessuna emozione, lo avevano previsto tutti, a cominciare da Achille Togliani».
ESTRATTO DEL REGOLAMENTO:
La Rai ha invitato a partecipare al Festival tutte le case editrici musicali italiane, con una canzone ciascuna, per un totale di 240 brani pervenuti. Una commissione li ha esaminati e ha scelto i venti migliori. Una commissione li ha esaminati e ha scelto i venti migliori. Dieci verranno proposti stasera, dieci domani: tutti saranno cantati da Nilla Pizzi, Achille Togliani (salito alle cronache rosa per una relazione con Sophia Loren) e dalle gemelle Dina e Delfina Fasano. [Borgna 1998] Al termine delle prime due serate il pubblico selezionerà le dieci canzoni migliori (cinque per ogni sera) e durante la serata finale, la terza, verrà decretata la più bella. Le votazioni si svolgono in sala: le hostess passano tra i tavoli con un’urna, all’interno della quale ognuno mette la scheda con la propria preferenza.
Le informazioni sono tratte dal web, in particolare da cinquantamila.corriere.it