Di recente All Music Italia ha pubblicato un articolo (qui) con le vendite del primo semestre del 2016 e il risultato è stato il solito putiferio dei fan degli artisti “flop” scesi in piazza a difendere il loro idolo, neanche fosse la lotta per il pane quotidiano.
Io credo che ogni tanto si perdano le proporzioni della cosa. A parte il classico ma a voi che ve ne viene in tasca?, perché in passato l’avrei fatto anch’io… visto che il fan è, per definizione della parola, fan-atico… se non fosse fan-atico non sarebbe fan… quello che penso è che tutto debba essere ricondotto alla stessa proporzione, il noiosissimo bilancio tra entrate ed uscite, tra investimenti e ritorni, domanda e offerta, portafogli pieno e vuoto, rata del mutuo e stipendio. Non so se mi spiego.
Quello che voglio dire è che è inutile che i fan di Annalisa, per fare un esempio (perché lo stesso discorso si potrebbe fare per quelli di Marco Carta), si scaldino tanto nei loro commenti, come quello di un nostro lettore a cui mi verrebbe da dire che del “flopp” a caratteri cubitali non lo abbiamo dato a nessuno…
Analisi pessima, il FLOPP si dà solo se dopo un anno non ha raggiunto nemmeno l’oro, Annalisa dopo un mese e mezzo ha venduto abbastanza vista l’uscita recente e voi dite già che sarà un FLOPP? Io boh
Mario (nome di fantasia), se la Fiat (FCA Spa, se vogliamo dirla tutta) quest’anno fatturasse 20 miliardi di Euro tu diresti che è un dato positivo? In base alla tua analisi, mi sa di sì… Io, invece, pur non conoscendo il loro piano industriale, di direi che è sarebbe un po’ un disastro. E sai perché? Perché da loro ci si aspettav di più, perché da loro ci si aspetta che facciano almeno quello che hanno fatto nel 2015 (22 miliardi di Euro, se non ricordo male) e quindi fare 2 miliardi in meno è un casino. Allo stesso modo, se la torneria del sig.r Rossi che ha 5 dipendenti (tra cui la moglie e i due figli) fattura 4 milioni di Euro, uno in più dell’anno scorso, la Torneria Rossi ha avuto un grande risultato, una crescita del 33%. Non trovi? Perché questa analisi va bene per le aziende dell’automotive e meccaniche e non va bene per la sig.ra Annalisa di professione cantante? Per i cantanti a fine anno i bilanci si fanno con altri parametri? Al di là del lato artistico (perché, diciamolo, a tutta la gente che ci sta dietro, dell’aspetto artistico frega una cippa lippa se i conti non tornano), è importante il bilancio tra entrate ed uscite… Se per Annalisa è stato speso 100, ci si aspetta un ritorno di almeno 300 per coprire tutti i costi e guadagnarci qualcosa. Se Annalisa fa un ritorno di 250, mi spiace dirlo, ma è un flop. E non un flopp però… e Annalisa, se continua a fare un ritorno di 250, la prossima volta si meriterà un investimento di 80 con cui farà 200 e sarà di nuovo un flop. E se Salmo e il suo Hellvisback, con un misero investimento di 50 (i numeri li sto sparando a caso, è solo per dare proporzione), senza averlo praticamente mai visto in TV, si piazza al 4° posto, non pensate che sia un mega successo???? Perché se 50 mi fa guadagnare 1000, per me vale molto di più di quegli stessi 1000 guadagnati spendendocene 950! Nelle mie tasche funziona così, non so nelle vostre…
Un altro esempio. Io ho un blog personale e, per qualche strana ragione, un giorno di giugno ho fatto più di 700 visite contro le solite 100/150 (o 51 di ieri). Mi è venuto il mal di mare quando ho visto quel numero!!! Se All Music Italia un giorno facesse 700 visite, verrebbe subito convocato un Consiglio di Redazione Straordinario dal #mioamicodirettorediallmusicitalia che, in preda ad attacchi di panico non sanabili dagli psicofarmaci, ci direbbe che dobbiamo capire cosa è successo. Chiamerebbe persino il nostro webmaster a Londra fregandosene del fuso orario e gli direbbe di contattare subito il signor internet in persona e risolvere la situazione al più presto perché 700 visite in un giorno o c’è la fine del Mondo o è un numero che non può esistere.
Che poi, come abbiamo già scritto, secondo noi il disco di Annalisa è un gran bell’album. Ecco, forse ci dovremmo chiedere come mai le cose belle non vendono…
Io oggi vi volevo dire solo questo.
Non prendetela sul personale. Anzi, signor Mario, non la prenda sul personale perché il suo è solo il primo commento che ho trovato. Però flop si scrive con una “p” sola. Sì, questo è personale.
Vostra
Mosca Tze Tze