Oggi L’Altra Faccia del talent, la nostra rubrica che scava nella Carrieria di artisti che hanno partecipato ad un talent show senza, secondo noi, raccogliere dallo stesso il successo meritato, esce in versione un po’ anomala, infatti trattiamo di Virginio, un artista che, oltre a vincere il talent show di Maria De Filippi, il successo lo ha trovato in veste di autore pur continuando la carriera da solista… ma a modo proprio.
Virginio Simonelli, in arte semplicemente Virginio, ha un passato artistico che non parte esattamente dal Talent di Maria De Filippi che gli ha però dato l’oggettiva notorietà, bensì già ben 5 anni prima da un Festival di Sanremo in cui aveva partecipato come giovane. Era il 2006, l’anno non proprio fortunato per la kermesse guidata in quell’edizione da Giorgio Panariello col supporto di Victoria Cabello e Ilary Blasi e si rivelò non molto fortunata anche per il nostro, all’epoca dei fatti appena ventunenne. Virginio, per chi aveva avuto modo di seguire le prove ed ascoltato i brani, era dato trai favoriti con la sua Davvero, canzone molto sentita, da lui firmata, che racconta di un difficile rapporto padre/figlio.
Purtroppo nel contesto il cantautore di Fondi non ne darà una grandissima prova live, forse colto da ansia da prestazione ed emozione ed il brano non verrà capito finendo eliminato al primo passaggio.
Nonostante questo viene pubblicato comunque un album omonimo che però, data anche la scarsa promozione non riceve alcuna attenzione, tranne la possibilità di un’uscita di un secondo singolo, Instabile. Anche qui però il ritorno si rivela scarso.
Passano anni un po’ tormentati dal punto di vista artistico, cercando quella possibilità che non arriva, con una certezza: non smettere di scrivere.
Qualcosa si smuove nel 2008, quando Tiziano Ferro pubblica il singolo Alla Mia Età, grandiosa ballad che non manca di cogliere un successo immediato e notevole.
Tuttavia per il cantautore pontino si palesano parecchie polemiche, perché il brano assomiglia in maniera imbarazzante proprio alla succitata Davvero di Virginio. Non si tratta solo di una somiglianza musicale ma proprio di tempistiche, spazi, fiati, cambi tra inciso e strofa. Insomma le due canzoni differiscono solo nel testo e di Virginio tra gli autori non c’è traccia.
Non ci sarà però nessun proseguo legale. Resta solo polvere alzata che non lede al Tiziano nazionale che aggancia addirittura la prima posizione degli album più venduti di tutto il 2009 con oltre 600.000 copie, e nemmeno a Virginio che anzi torna a leggere il suo nome sui giornali.
L’occasione propizia è dietro l’angolo ed arriva quando nel 2010 Paola & Chiara scelgono due suoi brani per la tracklist del loro nuovo album; si tratta di Adesso Stop! e Milleluci che diventa anche il titolo dell’album tutto, nonché secondo singolo estratto.
Stavolta il brano ottiene un buonissimo successo airplay e le due sorelle milanesi non disdegnano mai di ricordare che alla scrittura c’è anche il cantautore di Latina.
I tempi sono nuovamente maturi ed a fine 2010 per Virginio si spalancano le porte di Amici e la notorietà arriva.
Una volta dentro l’artista impara a farsi conoscere, a mostrare davvero punti di forza e fragilità e sin dall’inizio è abbastanza chiaro che la lotta per quel che riguarda il canto è una corsa a due tra lui e la talentuosa rossa Annalisa. Entrambi lavorano nella fase finale ad un ep e forse sarà proprio la bellissima ballad, che nel caso di Virginio farà da guida al suo lavoro, a dargli lo sprint finale per battere la “rivale”. Si tratta di Ad Occhi Chiusi e si piazzerà al n° 20 della classifica dei singoli.
L’album che la contiene s’intitola Finalmente ed irrompe al n° 4 in classifica, vendendo più di 42.000 copie e aggiudicandosi il disco d’oro. Al disco collaborano come autori anche Kekko Silvestre, Saverio Grandi e Roberto Casalino.
L’anno successivo esce un nuovo album intitolato Ovunque ma il pubblico recepisce decisamente meno; il disco raggiunge il n° 12 in chart ma si sgonfia prestissimo ed anche i 2 singoli Alice e La Dipendenza vengono per lo più ignorati dalle radio.
La fortuna sembra però girare a favore quando, ad Amici, Maria De Filippi s’inventa un minicampionato trai 9 big lanciati dalla trasmissione. Virginio è invitato e prende parte ma esce alla terza puntata come ultimo classificato e per lui le cose cominciano a scricchiolare nuovamente.
Ma se qualcosa da dire la hai, l’oblio non dura mai troppo! Un suo testo viene infatti subito scelto (su musiche di Elisa) per l’album della freschissima vincitrice di X Factor, Francesca Michielin e finirà a farne addirittura da titolo; si tratta di Riflessi di Me.
Non passa molto che un’altra firma appone ad un lavoro ancor più prestigioso: 20 – The Greatest Hits di Laura Pausini per cui firma due singoli inediti ovvero Dove Resto Solo Io e Limpido che ha addirittura la gioia di vedere interpretato assieme alla diva Kylie Minogue.
Come autore Virginio non ha da chiedere più permesso a nessuno e mentre lavora incessantemente ad altre cose per se stesso, si concede dei tempi anche per altri, continuando a firmare per Laura Pausini ma anche per i giovani Chiara e Lorenzo Fragola oltre che a mettere un altro punto importante a suo favore con un grande artista, firmando con Raf un singolo di lui dal titolo Rimani Tu.
Per questo appare alquanto strano che Virginio non sia stato cercato per la nuova edizione di Amici, appena partita, in cui c’è stata questa apertura verso autori giovani che tanto stan lavorando nella discografia, come supporto ai cantanti in gara, per aiutarli proprio nella scrittura. Sul web serpeggia che ci sia stata maretta tra il cantautore di Fondi e la regina del talent Mediaset, giacché mai invitato in nessuno degli suoi show. Ma si sa, le voci di questo tipo fermentano in fretta, ma poi vai alle origini della situazione e trovi solo fuffa.
Perché avrebbe dovuto avere successo? Il parere del critico:
Virginio ha senza ombra di dubbio una capacità di scrittura non comune, con un ché di malinconico ed intimo che si presta ad essere interpretato persino da artisti di fama conclamata. Se Laura Pausini, che può avere le firme che vuole o Raf che canta esclusivamente cose scritte di suo pugno, lo hanno scelto, qualcosa vorrà pur dire no? Inoltre un’altra sua caratteristica di scrittura è una visione pop abbastanza quadrata, con un ottima divisione dei tempi, degli spazi distribuiti tra strofe, incisi e variazioni ed anche questo oggi per molti autori è qualcosa di assolutamente improvvisato. Certo magari si perde un po’ in originalità, ma se cerchi un brano pop di quelli classici e per tutti, Virginio è un autore che puoi scegliere.
Questo in quanto autore, ma il nostro ha anche una bella voce, capace di spingere e al contempo di non perdere la sua pasta caratteristica quando invece è tenuta in modalità più soft. Insomma, certe volte ascoltiamo dei tali citofoni, che Virginio al cospetto è suono perfetto di teatro storico.