L’edizione n° 4 dell’italica versione di X Factor annoverò frai suoi concorrenti il calabrese di nascita, pugliese d’adozione, Davide Mogavero.
Giovanissimo, appena diciassettenne, Davide sbaraglia la concorrenza ai provini, venendo scelto da una delle signore della discografia, Mara Maionchi, all’interno della sua squadra, votata quell’anno alla scelta di artisti giovanissimi, da poter indottrinare cercando di affinare le loro peculiarità, ma evitando di scontrarsi con un pensiero di sé troppo strutturato. In tal senso Mara scelse infatti anche Ruggiero Pasquarelli e Stefano Filipponi. Sin da subito era chiaro che mentre per Stefano era da ricercare una strada adatta, cosa che per Ruggiero sembrava abbastanza naturale con una spiccata capacità da intrattenitore più incline a mischiare le arti che a mirare dritto sulla musica, per Davide Mogavero la via della popstar sembrava più nitida grazie non solo alla faccia da bravo ragazzo che però se gliene dai occasione… ma anche per la particolarissima voce graffiata, che pur ricordando da vicino quella di Marco Carta, vincitore del “talent rivale” l’anno prima, appariva senz’altro più educata e corretta. Davide concluse secondo quell’edizione di X Factor, l’ultima mandata in onda dalla nazionale Rai Due, alle spalle di Nathalie Giannitrapani, che di li a poco calcherà il palco di Sanremo. Per lui si aprì la strada della discografia che lo portò ad onorare un contratto in essere con Sony ed a pubblicare per la stessa l’ep Il Tempo Migliore , da cui il primo singolo omonimo, Il Tempo Migliore, scritto per lui da Francesco Renga. Il brano conquistò la n° 13 dell’apposita classifica, mentre l’album riuscì ad accreditarsi per una sola settimana in top 30, toccando la n° 29. Il contratto non viene però rinnovato e Davide passa all’indipendente Dueffel Music con cui pubblica il suo nuovo album, Benvenuto Al Mondo, cantato sia in italiano che in inglese, nel 2012. Sempre nel 2012, s’iscrive trai giovani al Festival Di Sanremo ma il suo brano La Mia Bugia pur convocato alle audizioni live, viene in quel contesto scartato, non entrando nei 6 qualificati alla kermesse. Tra il 2013 ed il 2014 assieme a Cristina Di Benigno realizza un racconto dal titolo La Strada Verso Un Sogno su Wattpad dove sue sono anche le 5 cover che accompagnano a mo’ di colonna sonora lo scritto; tra gli artisti scelti da riproporre anche Bryan Adams, effettivamente molto vicino allo stile vocale del nostro e probabilmente anche alle sue intenzioni artistiche.
Nel 2015 si presenta a sorpresa ad Amici 14, tentando quindi nuovamente la strada del Talent. Nonostante arrivato in corsa, in una sfida tra l’altro persa, contro i The Kolors da esterno in Febbraio, viene salvato da Rudy Zerbi che lo aveva voluto proprio come sfidante. L’insegnante propose infatti l’aggiunta di un banco che venne votata positivamente dal consiglio degli altri docenti. Davide viene così ritenuto idoneo a restare nel programma e poi, dopo nemmeno due mesi, scelto da Emma che nella sua squadra bianca lo porta fino al serale, dove però… verrà eliminato alla prima puntata. Questo non gli impedirà di uscire col nuovo album Omonimo, dalle sfumature più rock, che però non andrà oltre una pallida apparizione in top 50.
Il Parere Del Critico
Perché avrebbe dovuto avere successo: Davide Mogavero, seppur fortunato perché baciato da ben due passaggi Talent ( cosa successa a memoria mi sembra a nessun altro ), avrebbe potuto esser lavorato meglio dalle sue etichette discografiche, dapprima la Sony. Spesso e volentieri al mondo d’oggi le etichette buttano via qualcosa che non funziona e fin qui… è pure giusto. Il reputare non funzionante però un artista a cui hai concesso solo la possibilità di un singolo appare quanto mai esagerato, soprattutto se il brano in questione può ritenersi uno scarto del suo autore, una delle cose più insignificanti scritte da Renga, non perché brutto ma perché molto solito, cosa insana per un giovanissimo. Magari con un po’ di lungimiranza a quella voce particolarmente espressiva, poteva essere concesso un team di lavoro che l’aiutasse ad affinare la sua scrittura e che, nel caso d’interpretazioni, scegliesse per lui proposte più adatte ad un diciottenne.
Meno colpevole in questo l’etichetta indipendente successiva, perché è indubbiamente più difficile per loro riuscire ad imporre all’attenzione radio, tra le altre cose, i loro progetti indubbiamente meno ricchi. Dalla sua però Davide Mogavero ha la scrittura e chissà che non sia in grado di fornire un colpo di reni grazie ad essa che non lo riporti sulle scene con vigore e magari una maggior fortuna ed attenzione.