Eurovision Song Contest 2021. Il contest musicale più seguito al mondo si è chiuso con la vittoria dei Måneskin che, con la loro Zitti e buoni, hanno trionfato permettendoci di riportare nel 2022 l’Eurovision in Italia dopo trent’anni.
Della felicità che è scoppiata contagiosa al momento dell’annuncio c’è un video che sta facendo il giro d’Europa, un video che riprende la reazione della stampa presente al momento della proclamazione della vittoria della band e, di conseguenza, dell’Italia.
Questo video ripreso anche da diversi siti… e ad attirare l’attenzione di tutti è stata la reazione vera, pura, liberatoria del nostro Simone Zani.
Quell’omaccione che piange nel video è lui, colui che in questa settimana ha realizzato, non senza fatica, fisica e mentale, e difficoltà, 34 interviste a 33 dei 39 artisti in gara. Traducendole e sotto titolandole la notte perché voi poteste vederle e leggerle la mattina.
“Un bergamasco scoppia in lacrime dopo la vittoria in Italia all’Eurovision Song Contest: -È stato un anno così difficile per noi ” titola un noto quotidiano online olandese che potete trovare qui.
Quando ho visto quel video sono scoppiato in lacrime anche io, per la seconda volta dopo l’annuncio della vittoria dei Måneskin. Perché quelle immagini rappresentano quello che è All Music Italia... un sito libero, un sito indipendente, un sito che lotta ogni singolo giorno per farcelo nonostante sia tra i tre più letti del settore.
Quell’immagine di Simone è per me l’emblema di come viviamo la musica noi di All Music Italia, dell’amore e della dedizione che ci mettiamo nel nostro lavoro. È un pianto liberatorio perché no, questo lavoro oggi come oggi, ci priva di tante cose e richiede tanti sacrifici.
Questa fa la differenza. O almeno noi vogliamo continuare a pensare che sia così. Continuate a credere nella musica, che voi siate artisti emergenti o non, giornalisti, addetti ai lavori o ascoltatori.
Ma questa è anche la storia di un paese, l’Italia, e di una persona, Simone Zani, che hanno vissuto un anno difficile… come tante maestranze perché in fondo anche noi che scriviamo di musica, siamo in un certo qual senso delle maestranze che stanno semplicemente cercando di resistere facendo il proprio lavoro.
Viva la musica, viva All Music Italia.