Stasera andrà in onda in tv la seconda puntata del Coca Cola Summer Festival 2015.
Quest’anno il nostro sito ha avuto il piacere di essere invitato a fare parte della giuria chiamata a valutare i Giovani in gara nella corrispondente categoria.
Premessa: alla terza edizione del Summer Festival (dall’anno scorso diventato Coca Cola Summer Festival), il sottoscritto (che in passato qualche Festivalbar lo ha vissuto in prima persona nel dietro le quinte) può dirvi che, in barba ai nostalgici, ha finalmente respirato un’aria simile a quella che c’era nella storica manifestazione ideata dall’indimenticato Vittorio Salvetti.
Ma sia chiaro: il Summer Festival non è il Festivalbar, e nemmeno vuole esserlo, però è sicuramente riuscito nell’arduo compito di riportare un po’ di musica nell’estate televisiva… e con ottimi risultati sia nel cast che negli ascolti tv. E di questo chi ama la musica non dovrebbe che gioire.
Sono oltre 60 gli artisti che, tra big della musica italiana, cantanti internazionali e giovani, compongono il cast dell’edizione 2015. Ecco un riassunto per chi non ne conoscesse le dinamiche:
Per quel che riguarda la classifica dei big, i Juke box, sistema su cui il Festivalbar si è basato per tanti anni al fine di decretare il vincitore della manifestazione, sono stati sostituiti dalla più attuale classifica dei passaggi radiofonici fornita da Earone che va ad unirsi al voto del pubblico che può esprimere le sue preferenze attraverso il web.
I giovani in gara, sei in tutto, sono valutati con tre diversi fattori: il voto della giuria composta oltre che dal sottoscritto, dai colleghi di Rockol, Rolling Stone, Soundsblog e OnStage, il voto del giurato big della puntata (rispettivamente nelle varie serate Emma, Marco Mengoni, Elisa e Gianna Nannini) e infine la preferenza espressa singolarmente dai big presenti in ogni serata.
Ma queste informazioni ovviamente potete trovarle su qualsiasi sito internet.
Quello che posso raccontarvi io è che vagando nel backstage sono poche e impercettibili le differenze con quel Festivalbar che manca ormai dagli schermi televisivi dal 2007.
Case discografiche ed etichette intente ad osservare le esibizioni dei loro artisti dai monitor pronti a cogliere ogni minimo dettaglio positivo o meno…
Uffici stampa che corrono come schegge impazzite al fine di controllare che tutte le interviste di rito vengano fatte…
E artisti, tanti artisti che vagano nell’attesa del loro turno; chi solitario e un po’ in ansia, chi sereno e intento a chiacchierare con i propri colleghi.
E infine tanti
addetti ai lavori, dai tecnici agli autori del programma, indaffarati e di corsa in un vero e proprio tour de force di quattro giorni (senza contare ovviamente l’immane lavoro di preparazione dell’evento dei mesi precedenti) sempre attenti ad ogni piccolo dettaglio per fare in modo che questa monumentale gara proceda senza intoppi.
Quindi vi assicuro che non è cambiato poi molto da quell’ultimo Festivalbar del 2007.
Forse qualcuno inizierà con il solito discorso, affermerà che invece tutto è cambiato, che ci sono un sacco di ragazzi provenienti dai talent show ecc., ma io credo che sia ora di farsene una ragione e capire che questa è una realtà ormai consolidata non solo nel nostro paese e che, spesso, questi ragazzi sono anche bravi! Mi viene anche da aggiungere che la loro presenza in fondo, che ci faccia piacere o no, è vitale in una manifestazione di questo tipo per attirare pubblico televisivo e non, questo è un dato di fatto con cui dobbiamo fare i conti e personalmente penso che se la loro presenza possa essere una componente della riuscita di una manifestazione che riporta in video anche artisti affermati che durante l’anno magari trovano poco spazio… allora ben venga. Per me il fine giustifica spesso e volentieri i mezzi… e ripeto, io ho trovato molti di questi ragazzi veramente bravi nel live.
Per quel che riguarda noi giurati, invece, posso dirvi che passavamo il tempo nell’attesa che venisse il nostro momento di salire nella Green room che ospitava noi e i cantanti in attesa di esibirsi, passeggiando nel dietro le quinte dello show, e chiacchierando con tutti fino al momento in cui, circa a metà serata, venivamo convocati sul palco per assistere alle esibizioni dei giovani e a dare il nostro contributo votando singolarmente e scegliendo quelli che più ci avevano convinto cercando allo stesso tempo di osservare le reazioni del pubblico e di individuare l’artista che potrebbe avere un roseo futuro discografico o, più semplicemente, la canzone dell’estate.
Come dicevo, nella prima fase della serata con noi sostavano nella stessa zona anche gli artisti che attendevano di doversi esibire… c’era chi ti ignorava, chi era troppo assorto nei propri pensieri e magari un po’ in ansia… e poi c’erano quelli che, anche se non sapevano chi eri, venivano ugualmente a salutarti e presentarsi…un particolare che fa sempre piacere.
Tra i ricordi che porto a casa ci sono varie “polaroid”… Elisa che, nel ruolo di giurata speciale, si è confrontata con noi giurati più volte durante le esibizioni dei giovani in gara… Fabrizio Moro che, con tutta la sensibilità artistica e umana che lo contraddistingue, si è seduto a chiacchierare con noi confessandoci di essere parecchio agitato all’dea di esibirsi in una delle piazze principali della sua Roma… J-Ax e Fedez inseparabili proprio come te li immagini da casa… e poi Emis Killa, si è seduto con noi ed inizialmente era un po’ stranito, non credeva fossimo la giuria… semplicemente era rimasto sorpreso che, per una volta, le persone chiamate a ricoprire questo ruolo fossero delle “facce giovani”. E di questo sicuramente va dato atto al coraggio della produzione che ha voluto rischiare portando in una manifestazione così importante chi ascolta musica e ne scrive tutti i giorni, chi si confronta abitualmente con il pubblico intuendone i gusti. Si parla spesso di dare spazio ai giovani in tutti i campi: la produzione del Coca Cola Summer Festival lo ha sicuramente fatto.
Ci sarebbero molti aneddoti che potrei raccontarvi ma li custodisco per me e condivido con voi solo altre due cose che mi hanno colpito molto… Briga, arrivato tranquillamente in scooter tra la gente, sorridente e molto disponibile con tutti… Loredana Berté che ho visto radiosa, serena e con una grinta e una voce rinnovate. Mi ha quasi commosso, sia nell’osservarla che nell’ascoltarla cantare… Emis Killa che dopo aver appreso dell’eliminazione del giovanissimo Giaime si è fermato a parlare con lui per arginare la delusione e per spronarlo ad andare avanti, e infine è comparsa anche lei, la produttrice di questa manifestazione, così discreta che quasi non ti accorgevi ci fosse, Maria De Filippi.
Di lei ho solo sentito parlare tanto negli anni e in modi completamente opposti, io come faccio sempre osservo, mi fido del mio istinto e, quello che più mi ha colpito di lei è l’attenzione che dimostrava verso tutto quello che accadeva nello show… lasciava che ognuno facesse il suo lavoro ma era comunque presente per capire se tutto procedeva nel verso giusto.
Ha assistito attraverso uno schermo a molte delle esibizioni della serata, ha ascoltato attentamente le canzoni, l’ho vista divertita sulle note di Maria Salvador di J-Ax feat il Cile, colma di orgoglio quando ha visto il calore con cui i The Kolors sono stati accolti dal pubblico… e in tutto questo ha trovato il tempo di confrontarsi con noi giovani giurati… di chiedere la nostra opinione senza filtri. Ci ha ascoltati curiosa e attenta, ben disposta verso critiche e osservazioni. Del resto credo che quest’attenzione e questa empatia con le persone e con il pubblico sia da sempre il segreto del successo di questa donna.
In conclusione posso dirvi che è stata una bella esperienza perché in questo lavoro e nella vita in generale devi sempre mantenere una certa una curiosità verso le cose… c’è sempre da imparare, anche quando magari credi di aver visto tanto… e soprattutto credo che prima di parlare delle cose sia necessario vederle, viverle e tastarle con mano senza precludersi nulla. Come mi ha scritto un amico: “Ognuno può avere le proprie idee ma deve anche essere in grado di non trasformare le proprie ideologie in limiti per il suo futuro o lavoro...”.
Alla fine di tutto posso solo che augurare a questa manifestazione di andare avanti ancora per molto tempo, migliorando anno dopo anno… e credo anche di poter (e dover) essere sincero dicendovi quello che non mi ha convinto: alcuni dei giovani in gara. Non per tutti sono riuscito a vedere un futuro discografico (ovviamente spero di sbagliarmi perché un giovane che ce la fa nella musica di questi tempi può essere solo motivo di felicità) e forse la ricerca in questa categoria andrebbe un po’ perfezionata. E infine il meccanismo di voto che li riguarda: penso che andrebbe rivisto e affidato soltanto alla giuria insieme al giurato big di turno. Questo perché credo che molti cantanti sul momento siano troppo presi dalle proprie performances per votare con la giusta attenzione le canzoni in gara. Almeno questa è la mia opinione.
Però c’è tempo per tutto questo, in fondo siamo solo al terzo anno, quel che è importante è che finalmente l’estate musicale in tv abbia nuovamente un punto di riferimento, e questo non è sicuramente cosa di poco conto.
Vi lascio con un video con due minuti di backstage. Buona visione!