Il 22 febbraio del 2014 nasceva All Music Italia ed oggi, esattamente quattro anni dopo, continua il percorso di quello che a noi piace definire, forse con un po’ di presunzione (che non sempre guasta), IL sito della musica italiana.
Per questa speciale ricorrenza lo scorso anno chiesi a Franco Zanetti, direttore di Rockol, di scrivere in mia vece un editoriale. Quest’anno ho voluto ripetere l’esperimento e la scelta mi è sembrata ovvia… un professionista che stimo particolarmente e che, in qualche modo, ha avuto un ruolo determinante per la nascita di All Music Italia… Michele Monina.
Era il 1999 quando Michele cominciò a scrivere di musica su quella che per me è sempre stata la rivista di riferimento del panorama editoriale/musicale italiano, Tutto Musica, l’unico mensile capace di cambiare pelle e rimanere al passo coi tempi e, allo stesso tempo, capace di far coesistere sulle proprie pagine la musica mainstream e il cosiddetto mondo indie, una rivista capace di innamorarsi di determinati artisti (ricordo Carmen Consoli, Caparezza e Bugo tanto per citarne qualcuno) e di dar loro spazio senza paura di essere accusati di spingere nessuno… perché l’unica vera spinta era la passione di chi scriveva.
Tutto musica, a differenza dei mensili musicali dai grandi nomi internazionali che troviamo oggi in edicola, era una rivista che sarebbe stata capace di esistere (e resistere) anche oggi nell’epoca di internet… perché i suoi contenuti erano originali, non invecchiavano mai… proprio per questo ho una collezione di tutti i numeri dal 2000 al dicembre 2004, mese in cui la Mondadori cessò la pubblicazione.
Per tutti questi motivi All Music Italia deve tanto a Michele Monina. I suoi articoli su quella rivista nel 2014 furono la fonte d’ispirazione per questo sito che, anche se col tempo ha preso una sua precisa linea editoriale, mantiene tutt’oggi l’anima e lo spirito di Tutto musica.
Vi lascio alle parole di Michele ringraziandolo pubblicamente per quanto scritto. #BuonCompleannoAllMusicItalia#BuonCompleannoAmi
Massimiliano Longo
BUON COMPLEANNO A VOI di MICHELE MONINA
Partiamo dalla fine. O meglio, da una non fine. Una fine che auspichiamo molto lontana nel tempo, magari proprio una non fine. Un po’ come quando si sogna la morte di qualcuno, che gli si allunga la vita. O gli si augura l’immortalità.
Una fine.
Quando chiude un giornale (e per giornale si intende un quotidiano, un magazine, un sito, insomma, un giornale) si tende a dire che è un peccato, una perdita per la democrazia, una ferita data dall’assenza di una voce in più, della così detta pluralità. Questo a prescindere da che giornale si tratti. Tutte cazzate, ovviamente. Non tutti i giornali meritano di esistere, e la chiusura di certe testate non possono che essere una boccata d’aria pulita, in un mondo così intasato di informazioni, di input.
Quattro anni fa, d’oggi, è nato un sito musicale che, a discapito di un titolo in inglese, ambiva a raccontarci tutta la musica italiana. All Music Italia, appunto. Cosa di meglio di un compleanno per parlare di una non fine?
Perché All Music Italia è un sito importante per la musica italiana, una voce non allineata, mossa dalla passione e scevra di pregiudizi, il tutto in un ambiente, quello della musica italiana, appunto, che di pregiudizi spesso si nutre, come di partigianerie, di consorterie.
All Music Italia non ha parentele importanti. Non ha editori ingombranti dietro le spalle. Non ha, ma ormai lo avete capito da soli, qualcuno cui dover quotidianamente leccare il culo. Questo lo rende un posto forse naif, perché essere senza bandiere oggi sembra davvero fuori moda, ma assai interessante da seguire. Spesso capace di portare alla luce anteprime di lì a poco confermate dalla discografia, decisamente attento agli esordienti, agli artisti indipendenti, a quelli, in sostanza, che il mondo dei grandi chiama minori, All Music Italia, e il suo direttore Massimiliano Longo, provano a raccontare la musica con leggerezza, a volte eccedendo negli entusiasmi, certo, ma sempre e comunque provando a non farsi fregare dal tifo da stadio.
Un modo di essere liberi che esula dalla lotta, fiori al posto di proiettili.
Son qui, quindi, proprio per fare i miei auguri a tutta la squadra di All Music Italia, perché la musica italiana ha un maledetto bisogno di libertà e di leggerezza, di attenzione indefessa verso chi, altrimenti, attenzione non avrebbe. Si vedano le campagne per portare sul palco dell’Ariston Cristina D’Avena o quella per il premio alla carriera a Milva, la campagna per mettere una quota esordienti nelle radio e i riflettori accesi su autori e artisti in erba.
Questa è la pluralità di cui abbiamo bisogno, pensateci quando piangerete la morte di siti inutili come i tanti che si limitano a copiare i comunicati stampa o, peggio, a copiare proprio gli articoli di All Music Italia.
Cento di questi anni, ragazzi. Continuate così.
Michele Monina