Povia attacca il DDL ZAN.
Le polemiche lanciate negli ultimi anni dal cantautore ormai non si contano più al punto che, a volte, il dubbio che siano un disperato modo di attirare l’attenzione su di sé e sulle proprie uscite discografiche, che da tempo passano inosservate, è lecito.
Questa volta Povia ci tiene a dire la sua tramite Facebook sul DDL ZAN, il disegno di legge che andrebbe a tutelare alcune categorie (disabili, omosessuali, lesbiche, trasngender, donne) aggravando la pena per chi commette reati e violenza legata al genere stesso della persona.
Una legge bloccata al momento da alcuni politici che ha riscosso l’appoggio quasi unanime di tutti gli artisti. Da Fedez ed Elodie, che si sono esposti in prima persona (qui e qui) passando per Mahmood e Michele Bravi. senza contare la campagna lanciata da Vanity Fair Italia che ha visto praticamente ogni artista del mondo della musica, cinema e spettacolo, scriversi sul palmo della mano DDL ZAN e postarlo sui social.
Povia contro il DDL ZAN
Ma un artista contro questa legge, o almeno un artista contro che si manifesta pubblicamente, c’è ed è Povia. Il cantautore non solo ci tiene a ricordare la canzone con cui arrivò secondo al Festival di Sanremo, Luca era Gay, un brano che parlava della conversione di un ragazzo gay all’eterosessualità (storia che a noi tanto ricorda i centri di correzione dell’omosessualità diffusi in molti stati del mondo e raccontanti molto bene nel film Boy erased – Vite cancellate), ma ci tiene a sottolineare che è al lavoro su un nuovo brano, Non esiste omofobia, una canzone di cui tutti sentiamo la necessità in un momento storico in cui, tra l’altro, succedono queste cose nel nostro paese…
- due ragazzi dello stesso sesso vengono picchiati in metropolitana semplicemente perché si stavano baciando
- una giovane ragazza, Malika, viene cacciata dai genitori con offese irripetibili, solo perché ama un’altra donna
- Il maggior insulto tra i ragazzini, quello che quando eravamo piccoli noi era figlio di pxxxxxa, ora è Fxxcio
- Nel 2020, e si parla solo di quelli denunciati, ci sono stati in Italia 138 casi di violenze su persone omosessuali perpetrate loro solo in quanto omosessuali
- Da un’indagine di Gay Help Line emerge che, su un campione rappresentativo di oltre 1500 studenti, oltre il 34% pensa che l’omosessualità sia sbagliata ed il 10% crede sia una malattia mentre il 27% degli studenti non vuole un compagno di banco gay
- Ogni giorno, nel silenzio, con la paura di parlare, di non essere compresi, centinaia di giovani ragazzi soffrono chiusi in se stessi per qualcosa che ancora li fa sentire diversi, subiscono bullismo, pensano al suicidio
Insomma… l’omofobia non esiste o forse sì, e c’è chi la alimenta con parole sbagliate, persone “culturalmente ritardate” (Cit.) o forse semplicemente disposte a tutto pur di attirare l’attenzione (nel post c’è anche il numero Whatsapp per comprare il nuovo disco) e noi decidiamo di dargliela, perché l’odio non va mai ignorato.
Qui a seguire le parole del post di Povia che, tra l’altro, nei commenti, aggiunge: “Mi fa ridere il fatto che l’utente medio (che io ritengo culturalmente ritardato) pensi che possa mettere un post così.. a caso, senza pensarci o senza aspettarmi critiche. Non è che la dobbiamo pensare uguale ma qui sono entrato nel merito, se passa la legge, tante cose non si potranno fare e dire, sarà un piacere farmi arrestare. Posso farmi prendere per il sedere da dei culturalmente ritardati? Naa”
IL POST
“CON LA LEGGE ZAN NON L’AVREI POTUTA CANTARE A SANREMO
Anche se vi dicono che non è vero, se ci fosse stata la legge zan la Rai non avrebbe mai ammesso questo brano. Altro che libertà o costituzione. Ricordate il casino che fecero nel 2009? Volevano bloccare il festival, ci furono anche interrogazioni parlamentari. Da questo brano in poi mi hanno sempre ostracizzato e messo in cattiva luce per aver raccontato una storia d’amore possibile come tante. Ero ‘politicamente scorretto’.
Luca era gay, 2º posto a Sanremo, premio Stampa/RadioTv, Premio Mogol, disco d’oro e platino. Più di 100 concerti. Non ho mai fatto tanta Tv come in quell’anno, ero richiestissimo. Ora sto scrivendo un brano dal titolo ‘NON ESISTE OMOFOBIA’ secondo voi se passa la legge potrò cantarlo? O Rischio la denuncia perchè smonto questa finta propaganda? O perché dico che “è la violenza che va condannata” senza distinzioni o differenze? Insomma il codice penale parla chiaro, l’articolo 61 tutela TUTTI.
Se passa la legge i gay entrano nell’articolo 604Bis e diventano a tutti gli effetti una “razza” Fossi gay? Mi incaxxerei solo per questo.
Ma tutto apposto?