Il Festival di Sanremo si è concluso da oltre un mese ed è tempo di primi bilanci.
Per quel che riguarda i Campioni che hanno partecipato alla kermesse ci vorrà ancora qualche giorno, quando pubblicheremo un articolo denominato Sanremo Top (in onore ad una serata televisiva che Pippo Baudo, nella sua gestione del Festival, aveva ideato e conduceva ogni anno un mese dopo la manifestazione, in cui si stilava la classifica delle vendite dei dischi sanremesi).
Ciò che è certo e oggettivo, è una constatazione che non fa piacere sottolineare: IL FESTIVAL DI SANREMO NON È PIÙ UNA MANIFESTAZIONE IN GRADO DI LANCIARE, PROMUOVERE E DARE LA GIUSTA VISIBILITÀ ALLE NUOVE VOCI DELLA MUSICA ITALIANA.
Ecco perché…
Iniziamo analizzando i passaggi in radio, uno scenario davvero desolante.
Le radio italiane non sembrano proprio voler supportare la nuova musica del Festival, ciò nonostante quest’anno le proposte fossero varie e di qualità. Ma eccovi qualche dato:
28 sono gli artisti, e di conseguenza i brani, che tra Campioni e Giovani hanno partecipato a Sanremo 2015.
Grazie al sito Radio Airplay possiamo conoscere il numero esatto di radio che hanno trasmesso in un mese (dal 16/02 al 16/03) le canzoni e i passaggi totali per ogni brano.
Dati alla mano, è possibile ottenere una media che rivela quante volte ogni emittente dovrebbe aver passato ogni canzone. Scontato, ma da ricordare, che la maggior parte dei passaggi sono avvenuti perlopiù su radio locali o regionali e in maniera decisamente minore sui grandi Network.
Ad un mese dal Festival questa è la situazione:
Giovanni Caccamo occupa la posizione #11 dei passaggi in radio sanremesi. La sua Ritornerà da te è trasmessa da 138 emittenti.
Media passaggi mensili per radio: 33.
I Kutso sono alla posizione #19 e la loro Elisa viene passata da 102 radio.
Media passaggi mensili per radio: 19.
Scendendo troviamo subito dopo il cantautore Enrico Nigiotti alla posizione #20. Viene passato da 92 radio.
Media passaggi mensili per radio: 19.
Netto distacco per Chanty che risulta alla posizione #23 ed è passata da 70 radio.
Media passaggi mensili per radio: 10.
Più o meno stessi risultati per Rakele, alla posizione #24, la cui canzone passa su 71 emittenti.
Media passaggi mensili per radio: 9.
Credo, il brano di Amara è alla posizione #26 e viene passato soltanto da 61 radio. Ma probabilmente tra queste ci sono dei network, infatti l’ascolto del suo brano ha un audience/numero di spettatori che la collocherebbe al quarto posto della classifica legata alle Nuove Proposte.
Media passaggi mensili per radio: 8.
Chiudono la classifica Serena Brancale alla posizione #27, passata su 74 emittenti.
Media passaggi mensili per radio: 6.
E il giovane rapper Kaligola, ultimo alla posizione #28, e che purtroppo viene trasmesso da sole 46 radio.
Media passaggi mensili per radio: 7.
Passiamo ora all’analisi vendite, dalla quale vanno al momento tenute fuori Rakele (il cui album uscirà il 7 aprile) e Chanty, che ha pubblicato un mini-EP in digitale.
Nessun album e nessun singolo al momento hanno ottenuto certificazioni d’oro e platino e dall’analisi.
Sono solo due gli album dei giovani ad aver fatto capolino in classifica: Qui per te del vincitore Giovanni Caccamo, che è rimasto nella chart per 4 settimane entrando al 55esimo posto risalendo fino alla posizione 33, in cui rimane stabile una settimana, per poi crollare alla 91 ed uscirne “definitivamente” la settimana dopo; e Musica per persone sensibili dei Kutso, comparsi in classifica per sole due settimane senza mai avvicinarsi alla top 50.
Anche per quel che riguarda i dischi in digitale la situazione è tragica: unico presente nel momento in cui scriviamo sempre Caccamo alla posizione numero 154. Basti pensare che il disco del vincitore tra i Giovani dello scorso anno, Rocco Hunt, è attualmente alla posizione numero 74.
Stessa sorte per i singoli brani in digitale, nella top 200 è presente solo il vincitore alla posizione 167.
Per quel che riguarda le copie vendute, le cifre sono davvero esigue.
Secondo le stime Giovanni Caccamo viaggia verso le 3.000 copie vendute, i Kutso sono a circa 2.000 e al terzo posto troviamo Amara con circa 1.500 copie. Gli altri artisti dovrebbero trovarsi tutti sotto le 1.000 copie vendute o giù di lì.
Non serve dirlo: la situazione è catastrofica. Non che negli anni precedenti le Nuove Proposte del Festival siano riuscite a fare faville, ma senza dubbio il 2015 è una delle annate peggiori e Giovanni Caccamo purtroppo, al di là dell’indubbia qualità, rimane uno dei giovani vincitori di Sanremo, almeno dal 2010 ad oggi, ad aver venduto meno dischi.
Andando a ritroso nel tempo ecco i piazzamenti dei prodotti discografici della categoria Giovani dal 2010 a 0ggi:
Nel 2013 il vincitore Rocco Hunt, nonostante l’album uscì a un mese dalla conclusione del Festival, riuscì a conquistare il primo posto in classifica e il disco d’oro. In classifica anche Zibba (24°) e The Niro (71°).
Nel 2013 troviamo il vincitore Antonio Maggio (24°), Andrea Nardinocchi (27°), il Cile (35°), Ilaria Porceddu (48°) e Renzo Rubino (51°).
Nel 2012 trionfa Alessandro Casillo (13°) ed entrano Giulia Anania (49°), Marco Guazzone (51°) e Celeste Gaia (87°).
Per trovare un vincitore di Sanremo Giovani che sia riuscito ad arrivare al disco di platino bisogna tornare indietro fino al 2011, quando Raphael Gualazzi vendette più di 60.000 copie con il suo album d’esordio. Quell’anno unico altro ingresso “giovane” furono i B-Twins al 14° posto.
Da molti è stato considerato fino a oggi uno dei vincitori più sfortunati del Festival, ma Tony Maiello nel 2010 arrivò alla posizione #42 e rimase per due mesi in classifica in un momento in cui certamente si vendeva qualche copia in più di oggi. Altre presenze quell’anno in classifica i Broken Heart College (40°), La Fame di Camilla (72°) , Jessica Brando (94°) e una trionfante Nina Zilli che arrivò fino al decimo posto e si aggiudico un disco di platino.
Purtroppo tutti questi dati non fanno che rendere concreta l’affermazione che Sanremo non è più in grado di lanciare e sostenere i giovani (salvo qualche rara eccezione come Arisa, Gualazzi e Nina Zilli), almeno con questa formula.
Il regolamento del Festival della categoria Nuove Proposte va rivisto completamente da zero, dato che le varie idee messe in atto finora non hanno prodotto risultati soddisfacenti.
Si è provato a farli esibire in prima serata ma nulla.
Si è tolta la clausola che prevedeva che le canzoni dovessero arrivare inedite al Festival facendole conoscere prima, sia in radio che in programmi tv e radio Rai come Domenica in. Nulla di tutto questo è riuscito a destare la giusta attenzione sulle nuove voci della musica italiana, il cui lancio sembra ormai esclusiva dei talent show, in particolare Amici di Maria De Filippi.
Sì, perché è innegabile che nel lontano 2000 la De Filippi creando il suo talent show è stata in grado di mettere in moto un, allora lento, meccanismo che negli anni è riuscitp ad evolversi trasformando il programma da semplice scuola di canto, ballo e recitazione a “casa delle discografiche” in cerca di nuovi talenti e con già una buona dose di promozione televisiva alle spalle.
Da quel momento è cambiato in molti dei giovani che ascoltano musica (in peggio perlopiù) il modo di avvicinarsi ai nuovi talenti… non basta più una bella voce e una personalità di spicco. No, ora l’artista deve essere “apparentemente” raggiungibile, va conosciuto nei suoi pregi e difetti, messo a nudo sotto le telecamere per mesi… non esiste più l’alone di mistero che una volta ricopriva gli artisti (come non ricordare le grandi dive come Patty Pravo, la Oxa, Ornella Vanoni per esempio e senza dimenticare i Renato Zero, i Vasco Rossi e via dicendo…) ora dobbiamo conoscere tutto dei nostri nuovi artisti del cuore… dalle loro famiglie ai loro gusti… assistere alle loro gioie e alle loro lacrime… persino alle passeggiate col cane a volte.
Secondo quanto emerso durante la settimana del Festival, per la selezione delle Nuove Proposte di Sanremo 2016 si adotterà il format talent show (QUI l’articolo in cui riportammo la notizia).
La domanda rimane: ce la farà il Festival di Sanremo a trovare la formula vincente per i giovani o dovremo arrenderci al fatto che solo i Talent show ne possano creare?
Voi cosa ne pensate?