Mahmood e i Damiano dei Maneskin appaiono con dei Top da uomo e parte la critica feroce di un giornalista… critica che ha fatto imbestialire la sottoscritta, tentassima di cambiare per l’occasione il titolo di questa rubrica in “Musica pesantissima”. Il fatto è che siamo ancora qua a commentare e giudicare il look di qualcuno.
Siamo ancora qui a dire ciò che è giusto fare e ciò che non lo è, anche quando quello che “non lo è” non fa male a nessuno e non limita la libertà di nessuno. Mentre ciò che lo è sì.
Avevo deciso di riposare oggi pomeriggio, dopo una mattinata in piscina e prima del concerto di Radio Italia questa sera (leggi qua). Avevo deciso di risposare e, come spesso accade, scorro le news.
Mi imbatto casualmente in un articolo di un tizio (non conosco il suo curriculum, mia mancanza, lo ammetto) che critica Mahmood e Damiano dei Maneskin rei di indossare la maglietta corta, credendo, forse, che condendo il suo articolo con termini come genderfluid e crop top il tutto risulti più facilmente digeribile.
Non so, di questo articolo, cosa mi abbia dato più fastidio. Non so se la critica all’abbigliamento di Mahmood, Damiano e Achille Lauro (si poteva non citare Lauro quando si parla di moda?) oppure la spiegazione che il giornalista dà al motivo per il quale la maglietta corta stia meglio alle donne.
Cito testualmente, faccio copia incolla per dirla tutta.
…alle femmine sta benissimo, scoprendo il pancino e valorizzando le tette, ma i maschi li cancella, li trasforma in celenterati
Vorrei dire al tizio che ha scritto l’articolo che usare parole difficili non ti fa apparire migliore degli altri e se per te il “crop top” è un accessorio che scopre il pancino e valorizza le tette e, per questo, sta bene alle femmine, beh, mi spiace per la piccolezza del tuo mondo di uomini (veri), come scrivi tu perché nonostante esso sia ampiamente infarcito di paroloni che ti fanno sentire grande, ai miei occhi appari piccolo piccolo, ma tanto sono solo una donna che nemmeno ha mai indossato un crop top!
E cito uno che grande lo è stato veramente:
La semplicità è la suprema sofisticazione.
P.S. Non vorrei sconvolgere il tuo piccolo mondo maschilista, ma quel capo di abbigliamento gli uomini (veri, aggiungo io!) lo usavano già della seconda metà degli anni ’90. Eri già nato eppure non te ne sei accorto o, forse, non eri ancora abbastanza noto da scrivere cose “lesive” e farti ascoltare.