Diversi sono i luoghi in cui si annida il pop; le stesse provenienze degli artisti spesso fan si che proliferi in territori completamente differenti tra loro. A TUTTO POP oggi ve ne racconta tra altri spaccati, attraverso la musica dei sempre di tendenza Almamegretta, quella amata e chiacchierata al contempo di Anna Tatangelo e quella del giovanissimo Dylan Magon. Non vi resta che leggere ed ascoltare.
Almamegretta – La Cina è Vicina ( 2013 )
Quando parteciparono a Sanremo nel 2013 ( il primo della seconda tornata di Fabio Fazio ) gli Almamegretta avevano appena ritrovato il loro carismatico leader Raiz, dopo un periodo di separazione, carriera come band proseguita da una parte e come solista dall’altra, entrambe senza troppe fortune.
L’occasione per ritrovarsi era arrivata nel 2011 quando la band in occasione del ventennale della loro carriera decise di ritrovarsi per poter riproporre in giro il loro miglior repertorio, che tanta scuola aveva fatto nelle avanguardie degli anni 90. A Sanremo comunque le cose non andarono troppo bene; gli Almamegretta si qualificarono ultimi ed anche il loro disco nuovo, Controra, fu tenuto in calore per un altro paio di mesi e soltanto allora uscì anticipato da questo secondo estratto, La Cina è Vicina, che con un sound pacatamente elettronico, ci raccontava di come già nel quotidiano le barriere della diversità culturale e di provenienza siano abbattute; non ha più nemmeno senso parlare di barriere perché condividiamo spesso anche la stessa strada, lo stesso quartiere con uno straniero.
Il singolo ebbe un risalto comunque solo radiofonico ed anche l’album si spense abbastanza in fretta, fallendo la top 40 , nonostante fosse un disco di ottima qualità, sperimentazione e melodia unite e ricco di collaborazioni, da Enzo Gragnianiello a James Senese e Gaudi.
A Tutto Pop di oggi è quindi un’occasione in questo caso per rivalutare un brano che forse avete dimenticato. Ricordate pure…
La frase: “Tuo padre parla mandarino, mia madre pensa che sia un albero del tuo giardino, insormontabile…”
Anna Tatangelo – Essere una Donna ( 2006 )
Nuovamente al centro di polemiche tutt’altro che musicali, fresche di queste umide giornate di marzo, Anna Tatangelo, nella sua carriera, ne ha vissute anche di relative al mondo delle sette note. Un periodo di particolare accanimento mediatico, relazione personale a parte, lo rappresentò quello del 2006, quando la cantante di Sora si piazzò terza a Sanremo con questa Essere Una Donna, che partiva con i migliori propositi, ovvero avere un testo scritto da Mogol su musiche dell’allora compagno di lei Gigi D’Alessio, che si sgonfiarono abbastanza in fretta, appena Anna ne intonò il primo inciso.
Essere Una Donna è una canzone dal testo davvero raccapricciante e fa quasi specie che un signore delle parole come Mogol abbia potuto scrivere un brano di una pochezza simile. “Essere una donna non vuol dire riempire solo una minigonna” è entrata nell’Olimpo delle frasi in rima baciata più brutte della storia, ma detto questo, non può non esser raccontato però che la prova artistica della Tatangelo fu come quasi sempre impeccabile; perché si possono disquisire testi, scelte stilistiche, e persino sopracciglia o seno che all’occorrenza sta un po’ più su o un po’ più giù, ma la signorina canta davvero bene, con un’intonazione mai pressappochista, fornendo sempre delle ottime prestazioni, che man mano che va avanti con gli anni diventano pure più belle come scena.
Il singolo fu il quarto estratto dall’album Ragazza Di Periferia ed è ad oggi quello che ha ottenuto il miglior risultato, andando a piazzarsi al n° 4 della classifica dei singoli. Esso diede anche nuova linfa vitale all’album tutto che non a caso raggiungerà il disco di platino vendendo in totale ( in entrambe le versioni pre e post Sanremo ) oltre 125.000 copie che secondo i parametri di oggi lo renderebbero doppio.
La frase: “Essere guardata e a volte anche seguita mi pesa. Certi complimenti se son rozzi poi ti senti offesa”
Dylan Magon – Ricorda Che ( 2017 )
La carriera artistica di Dylan Magon, volto tra i pochi ad essere notati all’interno delle prime edizioni di The Voice of Italy (che pare stia per tornare), è piena di controversie.
Firmato un contratto iniziale con la Universal, il giovane diede alle stampe un primo progetto nel 2014, intitolato Diamante. Il disco a detta del giovane artista ( come raccontato qui ) non fu mai promosso davvero, tanto da spingere lo stesso a chieder la liberatoria dal contratto con l’importante etichetta. Successivamente si è presentato al Festival di Sanremo nella categoria giovani con il brano Ricorda che. La canzone entra nei 60 delle audizioni live ma non nei 12 che si contenderanno uno dei 6 posti reali per la kermesse.
La frase: “Usa specchi per guardarti e non per arrampicarti…”