15 Luglio 2024
di Direttore Editoriale
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15 Luglio 2024

Adriano Aragozzini, alla guida del Festival dal 1989 al 1993: “Non discuto l’artista, ma il signor Amadeus è un uomo è inesistente”

Amadeus avrebbe scartato due brani del suo artista, Giuseppe Gambi: "lui ha voluto scartare Adriano Aragozzini, non le canzoni"

Adriano Aragozzini Amadeus
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Adriano Aragozzini, storico direttore artistico del Festival di Sanremo dal. 1989 al 1993, ha volto l’occasione di un’intervista rilasciata a Libero per scagliare delle frecciate pesanti contro Amadeus, al timone della kermesse nelle edizioni dal 2020 al 2024.

Facciamo un passo indietro per i più giovani che magari per questioni anagrafiche non conoscono Aragozzini.

La carriera di Adriano Aragozzini si avvicina al mondo dello spettacolo quando, a 22 anni, comincia a lavorare come giornalista per Tv Sorrisi & Canzoni e Oggi. Proprio in questo periodo conosce Gino Paoli che lo sceglie come suo manager. Nel corso della sua carriera collabora con Domenico Modugno, Luigi Tenco e Patty Pravo ma si lascia anche scappare giovani talenti come Lucio Dalla e Renato Zero.

Nel corso della sua carriera organizza spettacoli dal vivo con artisti italiani e internazionali e produce film ed eventi in televisione. Alla fine degli anni ’80 lega il suo nome al Festival di Sanremo prima come direttore artistico (dal 1989 al 1991) con tra l’altro i meriti di riportare, su spinta di Renato Zero, Mia Martini sul palco della manifestazione e di riportare la musica dal vivo dopo alcuni con il playback, quindi come produttore esecutivo delle edizioni presentate da Pippo Baudo nel 1992 e il 1993.

Negli anni 2000 produce alcuni programmi televisivi e partecipa come critico televisivo in un programma di Piero Chiambretti.

L’intervista di Adriano Aragozzini e le stoccate ad Amadeus

A 86 anni il manager ha rilasciato interviste in occasione del matrimonio della figlia raccontando di essere al lavoro come manager di un tenore, da lui definitivo “meraviglioso”, Giuseppe Gambi.

Ed è proprio in relazioni a questo che arriva l’elogio a Carlo Conti e la stoccata ad Amadeus:

Proverò a proporlo al Festival di Sanremo. L’arrivo di Carlo Conti il prossimo anno a Sanremo è un fatto positivo per la musica italiana. Ha stile, classe, categoria. Può fare benissimo e mi dà fiducia.

Il signor Amadeus, tanto celebrato per questo ‘miracolo d’ascolti’, ha americanizzato il Festival. Se va a vedere gli ascolti della Rai, nel mio Sanremo del 1989 non c’è stata una serata che Amadeus abbia battuto, ma nessuno lo ha scritto“.

E proprio su Amadeus ci tiene a puntare il dito:

Come artista non lo discuto, ma come uomo è inesistente. Ho dei messaggi sul telefono che conservo.

Riguardano i giorni in cui l’ho cercato per proporre il mio artista, ma Amadeus ha scartato due brani. Ma ‘lui ha voluto scartare Adriano Aragozzini, non le canzoni. Il contenuto sono un documento che voglio tenere con me e che tirerei fuori semmai rispondesse dopo aver letto l’intervista“.

Anche sui conduttori televisivi attuali Adriano Aragozzini:

Alessandro Cattelan? Per carità.

Stefano De Martino? Non mi sembra una star.

Uno come Pippo Baudo nasce ogni cento anni, un nuovo Baudo non c’è. Mi piace Marco Liorni ma è sempre della generazione di Conti, eccetera. Guardi, se ci sono giovani bravi, io non ne conosco“.