Trailer del Paradiso è il primo singolo di Aenea (all’anagrafe, Alessandro Aquilini), disponibile negli store digitali dal 15 dicembre 2020. Il brano (Karma Dischi/Artist First) è una spietata canzone d’amore, con cui l’artista cerca di dare un senso al dolore.
Il pezzo è la pura e indomabile espressione di un amore mai vissuto e mai finito. “È l’irrefrenabile, è la mia impellenza di microfonare il cuore” – commenta Aenea – “è il sorriso di una donna che mi ha rubato gli occhi. È un atto di fede, di coraggio”. In Trailer del Paradiso, l’artista canta: “Bianca il tuo viso non mi stanca / E guardo il tuo sorriso / Trailer del paradiso e / Ora ti prego ridi ancora”.
Con questa canzone, Aenea si spoglia e mostra la sua parte più pura. A questo proposito, dice: “Per me è difficilissimo spogliarsi, affrontare nudo tutte le mie paure. Il mio cuore non sa tacere mai, prova tutto troppo forte. Però è un’urgenza, è una terapia. Provare a dare un senso al dolore”. Poi, racconta: “La canzone è nata da sola ma adesso sono io a vivere dentro di lei. Spero di incontrare carezze, spero di trovare qualcuno che riesca a sentire quello che sento io”.
Trailer del Paradiso è scritta e composta da Alessandro Aenea Aquilini, Matteo Gabbianelli, che è anche produttore del brano, e Leopoldo Lanzoni.
Aenea ha trovato nella musica la possibilità di esprimersi con purezza. Nella musica è completamente se stesso, con tutte le sue contraddizioni, con tutti gli ossimori che vivono in lui e con tutta la sua incoerenza, senza filtro alcuno. Nel palindromo che ha scelto come nome d’arte è racchiuso il segreto del suo percorso, dove fine e inizio si fondono in un cerchio perfetto. Aenea è il simbolo della circolarità del tempo e di ciò che è eterno dentro di lui. Manifestare la sua ipersensibilità tramite una melodia è la sua terapia: ha bisogno di esprimersi per trovare qualcuno che gli assomigli, per dare un senso al dolore. La sua prima canzone, Trailer del Paradiso, racchiude tutto ciò.
Per seguire Aenea, potete visitare il suo profilo Instagram.
Foto di Linda Ludovisi